L’Italia che vince, l’atletica con gli eroi di Wembley

12 Luglio 2021

Gli ori europei U23 di Tallinn premiati dal premier Draghi a Palazzo Chigi con la Nazionale di Mancini campione d’Europa e Berrettini finalista a Wimbledon: “Orgogliosi di voi, siete nella storia”

di Nazareno Orlandi

C’è anche l’atletica nell’Italia che vince. È il ritratto dell’Italia migliore e c’è spazio per cinque promesse azzurre del nostro sport, emozionate e fiere, fianco a fianco con la Nazionale di Roberto Mancini campione d’Europa a Wembley e con Matteo Berrettini, primo finalista azzurro a Wimbledon. Un grande onore, quello vissuto oggi pomeriggio a Palazzo Chigi da cinque campioni europei under 23 di Tallinn: Dalia Kaddari (200), Simone Barontini (800), Gaia Sabbatini (1500), Alessandro Sibilio (400 ostacoli), Andrea Dallavalle (triplo). Idealmente presente anche Nadia Battocletti (5000). All’indomani della giornata da sogno per lo sport azzurro, il presidente del Consiglio Mario Draghi ha ricevuto e premiato i protagonisti di una domenica di imprese. E tra le perle italiane di un memorabile 11 luglio 2021, è stato sottolineato anche il valore della meravigliosa spedizione azzurra dell’atletica in Estonia, il maggiore risultato collettivo di sempre per l’atletica giovanile, in virtù del primo posto nel medagliere agli Europei under 23, con 6 ori, 5 argenti e 2 bronzi.

Il premier Draghi - prima della cerimonia che si è svolta in diretta tv su Rai1 alla presenza della sottosegretaria allo sport Valentina Vezzali, di un’ampia rappresentanza di ministri, del presidente del CONI Giovanni Malagò, della vice presidente vicaria Silvia Salis - si è soffermato a lungo con gli azzurri dell’atletica e si è congratulato per i risultati di Tallinn. Poi, nel suo intervento, ha ricordato che “per la prima volta in tredici edizioni degli Europei under 23 l’Italia ha ottenuto il primo posto nel medagliere. Con la Nazionale e con Berrettini, ci avete fatto emozionare, commuovere, gioire e abbracciare. Ci avete reso orgogliosi”.

“Lo sport segna in maniera indelebile la storia delle Nazioni - ha proseguito Draghi - la Coppa Davis del 1976, l’urlo di Tardelli, il record del mondo di Mennea, Schiavone e Pennetta che vincono al Roland Garros e agli Us Open, i Mondiali di Berlino: oggi siete voi a entrare nella storia, con i vostri sprint e le vostre imprese in campo”. E poi l’abbraccio finale: “Lo sport è un ascensore sociale e il governo ha deciso di investire molto nella pratica sportiva. Voi siete dei modelli, anche per merito delle vostre famiglie. Tutta Italia vi accompagna a Tokyo per la rincorsa olimpica”. 

Ad accompagnare gli azzurri è stato il presidente Stefano Mei, arrivato a cerimonia in corso. A portare il saluto, il Segretario Generale della FIDAL Alessandro Londi: “Ringrazio il presidente Draghi per questo invito - le sue parole - appassionato di maratona, è stato anche un nostro tesserato ed è vicino al nostro movimento. Dico grazie ai nostri atleti per le prestazioni agli Europei U23 di Tallinn. Sono sicuro che alle prossime Olimpiadi avremo giornate altrettanto degne”.

Il presidente Malagò si è complimentato con le tre federazioni rappresentate a Palazzo Chigi: “È stata una giornata meravigliosa per lo sport italiano e per il Paese intero - le parole del numero uno del CONI - tre federazioni ci hanno reso ancora più orgogliosi: la FIGC di Gravina, la FIT di Binaghi e la Federazione Italiana di Atletica Leggera del presidente Stefano Mei. L’atletica, insieme alla ginnastica, è ciò che ha dato il via a tutto, il primo ragionamento sull’attività motoria”.

FOTOGALLERY (Palazzo Chigi - Presidenza del Consiglio dei Ministri)

I VIDEO DELLA CERIMONIA (Palazzo Chigi - Presidenza del Consiglio dei Ministri)

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Gli azzurri con il presidente FIDAL Stefano Mei


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