Meucci 1h00:11 secondo alla RomaOstia
17 Ottobre 2021Si va forte sulle strade della RomaOstia Half Marathon. È una splendida gara per Daniele Meucci che conquista il secondo posto con l’ottimo tempo di 1h00:11 dopo aver corso nel gruppo di testa prima di essere staccato soltanto nel finale dall’etiope Adisa Tola, vincitore in 59:54. Un crono di grande valore per il portacolori dell’Esercito, campione europeo di maratona nel 2014, su un tracciato in cui non possono essere omologati record per le caratteristiche del percorso in base alla distanza in linea d’aria tra partenza e arrivo. Ma è comunque eccellente la sua prestazione, inferiore di quasi un minuto al personale di 1h01:06 stabilito nel 2013, mentre il primato italiano appartiene a Eyob Faniel (1h00:07 nello scorso febbraio). In una mattinata fresca con il vento che si fa sentire dietro agli atleti nella fase centrale, esulta per il ritorno ad alti livelli l’ingegnere pisano, 36 anni compiuti da pochi giorni, condizionato da problemi fisici nelle ultime due stagioni. L’azzurro precede il sudafricano Mathanga Mbuleli, terzo in 1h00:17, e tra i battuti ci sono nomi eccellenti come quello di Abraham Cheroben (Bahrain), argento mondiale nel 2018, che si piazza quarto con 1h00:29 mentre è quinto il keniano Lawi Kosgei in 1h01:21. Nella top ten anche Antonino Lollo (Atl. Bergamo 1959 Oriocenter, 1h04:22) e Andrea Soffientini (Azzurra Garbagnate Milanese, 1h04:39), rispettivamente nono e decimo, ambedue al personale.
MEUCCI: “SENSAZIONI RITROVATE” - “Finalmente, era ora!”, commenta Meucci. “Ho ritrovato le sensazioni che mi mancavano da tempo. Sono particolarmente soddisfatto di aver realizzato il secondo miglior crono italiano di sempre. Ho anche cercato di vincere attaccando al 15° chilometro ma alla fine sono contento del secondo posto. C’erano condizioni favorevoli, con il gruppo di testa che correva a un buon ritmo e mi sono detto di provare a stare con loro. È la conferma che sto lavorando bene e che è giusto il cammino intrapreso con il tecnico Luciano Di Pardo. Non ci vediamo spesso per motivi di famiglia, ma ci confrontiamo sempre, anche insieme alla mia compagna Giada Bertucci che mi segue negli allenamenti”. Una gioia per lasciarsi alle spalle quasi due anni pieni di imprevisti. “Dopo il record italiano sui 10 chilometri, a Valencia nel gennaio del 2020, sono rimasto fermo per una microfrattura e poi mi ero preparato alla maratona di Londra della passata stagione, che non è andata bene tra l’andatura delle lepri e il meteo inclemente. Ero ripartito, ma a marzo quando stavo per rientrare dal raduno in Kenya ho preso il covid e ci ho messo tre mesi per ricominciare l’8 giugno, nell’anniversario della scomparsa del mio primo allenatore Massimo Rosellini. Nelle ultime tre settimane, rispetto alla mezza di Padova corsa in 1h02:40, la condizione è andata decisamente avanti. Ora penso a recuperare, perché l’adrenalina non fa sentire la fatica ma in realtà ne ho fatta di più, e punto a una prossima maratona”.
LONEDO ESORDIO OK - A oltre due anni e mezzo dall’ultima RomaOstia, il popolo dei runner torna a colorare le strade che dall’Eur portano al mare, con più di 5000 partecipanti. Nell’edizione numero 46 della classica mezza maratona, cade il record della manifestazione al femminile. Sul traguardo si impone in volata la keniana Joyce Chepkemoi Tele con 1h06:35, davanti alla connazionale Betty Chepkemoi Kibet (1h06:37). Entrambe scendono sotto il primato della gara di 1h06:38, realizzato nel 2012 da Florence Kiplagat. Podio interamente del Kenya, con il terzo posto di Gloria Kite in 1h07:54, seguita dalla ceca Moira Stewartova (1h10:16). Quinta e migliore delle italiane Rebecca Lonedo, protagonista di un bel debutto in 1h11:45 sulla distanza dei 21,097 chilometri. La 24enne dell’Atletica Vicentina continua a crescere anche su strada, dopo i recenti progressi su pista e il terzo posto tricolore sui 10 km dello scorso weekend.
PARIGI - Alla maratona di Parigi, undicesimo posto per Catherine Bertone (Atl. Sandro Calvesi). La valdostana classe ’72, argento a squadre agli Europei 2018, rientra sulla distanza con 2h37:00: “Mi sono divertita fino al trentesimo chilometro, correndo bene nella prima parte e transitando in 1h16:30 alla mezza, ma l’ultimo tratto era più duro”. Curiosità: vent’anni fa, nel 2001, aveva chiuso a Parigi in 2h55:29 che era il record personale, migliorato poi a più riprese fino a 2h28:34 nel 2017. Vittoria nella gara femminile dell’etiope Tigist Memuye con 2h26:11 mentre al maschile prevale il keniano Elisha Rotich in 2h04:21.
l.c.
SEGUICI SU: Instagram @atleticaitaliana | Twitter @atleticaitalia | Facebook www.facebook.com/fidal.it
File allegati:- RISULTATI
Condividi con | Tweet |
|
Seguici su: |