Cade storico record italiano targato Toscana
31 Gennaio 2022Splendida impresa di Sveva Gerevini, protagonista del record italiano assoluto nelle prove multiple indoor. L’azzurra firma il primato nazionale del pentathlon con 4434 punti al meeting di Aubière, in Francia. Undici in più, dopo tredici anni, rispetto al 4423 della toscana Francesca Doveri ottenuto ad Ancona nel 2009. Esulta la 25enne cremonese dei Carabinieri, al termine di una formidabile giornata che la vede superare i propri limiti al coperto in tutte e cinque le specialità, con il miglior risultato della carriera in quattro gare su cinque considerando anche le prestazioni all’aperto. Sensazionale il progresso sul personale di 4031 stabilito nel 2020 con il successo agli Assoluti di Ancona, per una crescita di oltre quattrocento punti. Nel meeting internazionale X-Athletics si piazza al quarto posto, mentre la polacca Adrianna Sulek prevale con 4569 davanti alla spagnola Maria Vicente (4495) e Leonie Cambours (4457). Al maschile nell’eptathlon quinto Dario Dester (Carabinieri) con 5748 nella gara vinta dallo svizzero Simon Ehammer a quota 6289.
Sveva Gerevini tra l'altro era stata protagonista anche lo scorso anno del Meeting di Firenze impregnato sulle prove multiple e organizzato dalla Prosport, meetiong che tornerà quest'anno il 16 e 17 luglio allo stadio Bruno betti di via del Filarete e nel quale la Gerevini potrebbe essere di nuovo tra le stelle del cast.
LE CINQUE PROVE - Comincia subito bene la trasferta per la lombarda, con il suo crono più rapido di sempre nei 60 ostacoli in 8.50, quattro centesimi in meno del recente 8.54 di sabato scorso ad Ancona. Nell’alto con 1,72 aggiunge un centimetro al suo primato, nel peso lancia a 12,18 siglando il personale indoor, a 26 centimetri da quello all’aperto. Anche nel lungo si spinge dove non era mai arrivata, oltre la barriera dei sei metri, e ci riesce per due volte con 6,07 e 6,12. La prova conclusiva sugli 800 metri si trasforma in un’esaltante galoppata in solitaria: una corsa non solo per migliorare se stessa ma verso il record italiano. Missione compiuta in 2:09.10 (personale outdoor demolito di oltre cinque secondi) per esplodere di gioia, dopo quasi otto ore di gare, quando c’è l’annuncio del risultato ufficiale. Sei volte campionessa tricolore assoluta, laureata come tecnico di radiologia, nell’eptathlon all’aperto ha un primato di 5907 realizzato nel 2019, ottava azzurra di sempre con il miglior punteggio delle ultime dieci stagioni. L’atleta di Casalbuttano è allenata dal tecnico Pietro Frittoli come l’azzurro Dester, che nella seconda giornata dell’eptathlon maschile inizia con il personale nei 60 ostacoli in 8.12, migliorandosi di un centesimo, mentre nell’asta non va oltre 4,53 e chiude con 2:45.71 sui 1000 metri. Podio tutto elvetico, con il secondo posto di Andri Oberholzer (5963) e il terzo di Finley Gaio (5843).
PARLA SVEVA - “Ho dato l’anima! - le parole di Sveva Gerevini, ancora incredula - avevo fatto i calcoli prima degli 800 e sapevo di dover correre in 2:09 per migliorare il record italiano. Poi, offuscata dalla fatica durante l’ultima prova, mi è balzato in mente che sarebbe servito 2:07, quindi quando all’arrivo ho visto esultare il mio coach Pietro, il mio compagno d’allenamento Dario e il mio fidanzato e fisioterapista Lorenzo... ho pensato che fossero matti! Invece avevano ragione loro. Mai l’avrei pensato, soprattutto un finale così. E soprattutto dopo una stagione pessima come quella scorsa, con tre infortuni in successione, la distorsione alla caviglia sinistra a gennaio, lo strappo al bicipite femorale sinistro a marzo e poi la frattura al secondo metatarso del piede destro a giugno. E invece eccomi qua, è stupendo”.
La cavalcata verso il record è partita in mattinata con gli ostacoli: “Volevo fare meno di 8.50, mi sentivo troppo aerea sull’ostacolo, poco rapida. Nell’alto, ho fatto una marea di salti ma quando ho indovinato l’1,72 al primo colpo ho pensato sarei andata ancora più su. Poi il peso: all’ultimo turno sono andata ‘di ignoranza’ ed è uscita la misura buona”. Le soddisfazioni maggiori, nelle ultime due prove, lungo e 800: “Finalmente mi sono presa questi benedetti sei metri e so che c’è ancora margine, perché il primo nullo era ancora migliore. Infine gli 800, con sette secondi di personale indoor, quando in realtà non sapevo nemmeno come ci sarei arrivata fisicamente. Ancora non realizzo”. Ma è così, Sveva. È record italiano. E in meno di dodici mesi, grazie al ciclone Gerevini-Dester (6076 ad Ancona nel 2021 per Dario), le multiple italiane sbarcano in una nuova era.
(notizia tratta da Fidal.it)
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