Mondo: Gardiner va a 300 all'ora
31 Gennaio 2022Da Tokyo alla South Carolina (Columbia) a velocità superiore: la vetrina estera settimanale si apre con la miglior prestazione mondiale dei 300 metri indoor di Steven Gardiner, stella di Bahamas, che ha strapazzato il precedente limite dello statunitense Noah Lyles (31.87, vecchio di quasi cinque anni), portandolo a un eccezionale 31.56. Un crono migliore del personal best di Gardiner all'aperto (31.83), che nel contesto outdoor troverebbe collocazione nella top ten di sempre. Per Gardiner, habitué sulla distanza al coperto, un netto cambio di velocità dopo l'esordio in Alabama di quindici giorni orsono, in 32.06, e il protrarsi della striscia di vittorie: nel 2021 ha perso solo una volta, sui 200 a Losanna, così come nel 2019 sempre sui 200. Per trovare una sconfitta del carabico sui 400 (a parte il DNF della finale di Diamond League a Zurigo nel 2018), occorre risalire alla finale mondiale di Londra, nel 2017. Weekend tutto su high notes anche per l'altra stella dei Giochi, Jasmine Camacho-Quinn, che in South Carolina è scesa in pista due volte: sui 200, dove ha firmato il miglior crono mondiale dell'anno in 22.68, ventiquattr'ore prima sui 300, migliorando in 36.52 il 36.63 dell'esordio, nello stesso meeting in Alabama dove aveva aperto la stagione Gardiner.
I PRIMATI AL PERISCOPIO. Doppio exploit nella cronologia dei primati europei Under 20. Dopo il nuovo limite del lungo maschile del francese Erwan Konate a Karlsruhe (7,98), è arrivato ieri da Sollentuna (Svezia) il record europeo di categoria sui 3000 metri del 18enne danese campione europeo U20 dei 5000 Joel Ibler Lillesø, che ha migliorato addirittura un primato detenuto da Jakob Ingebrigtsen (7:51.20). Interessante notare, dietro il talento danese, il primato iraniano (7:51.90) di Mohammad Reza Abootorabi, atleta 32enne con passaporto iraniano e svedese.
CARICA VICHINGA. Norvegesi sempre più in confidenza con il tema-record, non solo con gli astri Warholm e Ingebrigtsen, ma un po' ovunque. Le ultime 48 ore hanno portato i nuovi limiti nazionali nell'asta uomini con il 5,75 di Pål Haugen Lillefosse sempre a Sollentuna (in un meeting dedicato al salto con l'asta) e sui 200 donne con Elisabeth Slettum (23.39). I cugini danesi, stavolta, non sono stati da meno: sono caduti i record nazionali dei 400 uomini con Benjamin Lobo Vedel (45.95), dei 200 donne con la sprinter Ida Kathrine Karstoft (23.39), per ironia della sorte in una riunione in Norvegia, e quello ancora più "pesante" sui 60 uomini di Kojo Musah (6.56), che ha tolto cinque centesimi al record che già deteneva. Il velocista a suo nome anche il primato nazionale sui 100 (10.14).
STAGIONE USA. Venerdì partenza delle gare del fine settimana con la doppia world lead sui 60hs uomini di Trey Cunningham, 7.49 in batteria, 7.46 in semifinale, e successiva rinuncia alla finale nel Texas Tech Open di Lubbock. Sempre sui 60hs maschili, l'approdo ai vertici di categoria dell'appena 19enne Leonard Mustari nel Bob Pollock Invitational di Clemson, in Florida. In batteria e in finale, doppio record continentale U20 con 7.64 e 7.58, seconda prestazione mondiale all-time di uno junior con gli ostacoli senior, a soli 0.03 dal campionissimo cinese Liu Xiang.
Dalla riunione della Florida, anche il progresso della triplista Jasmine Moore (14,55), il 7.12 sui 60 di Grace Stark, più nota per gli ottimi risultati sugli ostacoli alti, e il 20.33 sui 200 di Javonte Harding, secondo crono stagionale dietro al 20.27 di Matt Boling nel Razorback Invitational di Fayetteville, venerdì, dove ha bissato con la vittoria nel lungo (8,05).
WILLIAMS ANCORA 6.48. Nella riunione di Fayetteville, anche il miglior score 2022 nell'eptathlon del portoricano Ayden Owens (6.272), poi migliorato in Francia dallo svizzero Ehammer, il miglior 800 donne di gennaio (2:00.92 di Brooke Feldmeier), un altro 6.48 sui 60 della freccia Micah Williams e altre gemme dalle distanze brevi, come il 7.86 della ostacolista Alia Armstrong, il 22.80 sui 200 della nigeriana Ofili e il 45.78 del 19enne Jenoah McKiver, già in luce sui 600 in 1:16.08 la settimana precedente. Altri sprint: primato liberiano di Emmanuel Matadi a Houston (6.55) e 400 a sensazione della canadese Lauren Gale in Colorado (51.53).
VOLA VLOON. Nella tappa di Tours dell'Elite Perche prestazioni di ottima fattura del primatista olandese Menno Vloon (5,86) e dell'astista USA Wooten (5,81). Nella gara donne la bielorussa Zhuk (4,60), bronzo europeo indoor, ha prevalso sulla star cubana Silva (4,53). Vicino Praga (Nehvizdy), ieri un buon meeting di concorsi: tra i risultati, doppio 2,27 nell'alto del belga Carmoy e del malese Randhawa (primato nazionale indoor), con terzo posto (2,23) del fenomeno statunitense JuVaughn Harrison, al ritorno in Europa dopo il bronzo mondiale U20 di Tampere nel 2018. Nel peso, 18,90 della tedesca Sara Gambetta a 48 ore dal personale di Kladno (18,53) e 20,91 del campione d'Europa Tomas Stanek.
OSAKA-RECORD. Primato della corsa nella Osaka International Women's Marathon, a firma di Mizuki Matsuda in 2:20:52 (posto assicurato per la maratona iridata di Eugene), che ha chiuso la fatica con una seconda metà di gara di un minuto meno veloce della prima (1:09:57 ai primi 21 km, 1:10:55 sui secondi). Ottima 42 km, con sei atlete sotto le 2:25, e le piazze d'onore per Mao Uesugi (2:22:29) e Natsumi Matsushita (2:23:05). Nella mezza maratoana spagnola di Siviglia, sorpresa del semisconosciuto keniano Sabastine Kimaru, che in 59:02 ha firmato un esordio coni fiocchi e, largamente, la miglior prestazione mondiale da inizio anno.
PEREZ-PRIMATO IN SPAGNA. Prevedibile aspettarsi i primati nazionali sulla distanza dei 35 km di marcia (ora nel programma ufficiale) ai campionati spagnoli di Lepe. ma Maria Perez ha fatto di più, centrando in 2:39:16 la miglior prestazione europea, che resta però seconda alla performance della russa Klaudiya Afanasyeva (2:38:24 nel 2019). Ai piani altissimi della distanza, a livello statistico, permane il 2:43:43 di Eleonora Giorgi a Grosseto, nella prova inaugurale dei Campionati italiani di società 2020, un crono che ha rappresentato la miglior prestazione mondiale, al netto di quelle realizzate dalle marciatrici russe e prive dei requisiti per l'omologazione. A Lepe, primato nazionale anche tra gli uomini con il successo, in 2:27:54 di Miguel Angel Lopez, già campione del mondo e d'Europa dei 20 km.
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