Marcia d’argento: Giampaolo e U20 secondi!
04 Marzo 2022Giovani azzurri sul podio ai Campionati Mondiali di marcia a squadre di Muscat, in Oman. L’Italia conquista l’argento con la formazione under 20 maschile e anche il secondo posto nella gara individuale sui 10 chilometri con Diego Giampaolo in 44:14 a soli otto secondi dal vincitore, Wang Hongren (Cina, 44:06), superando in volata l’altro cinese Zeng Yu, terzo con lo stesso crono di 44:14. Per il team azzurro si rivela fondamentale anche il piazzamento di Nicola Lomuscio, ottavo in 45:33, mentre chiude dodicesimo Pietro Pio Notaristefano con 46:13. È la prima volta di una medaglia italiana nella prova under 20 maschile in questo evento, sulle nove edizioni finora disputate da quando è stata introdotta. Oro alla Cina con 4 punti (contano i risultati dei primi due nelle competizioni giovanili), Italia d’argento a quota 10, bronzo per la Spagna con 13.
A trascinare gli azzurri è Diego Giampaolo, 18 anni compiuti da pochi giorni, romano di Ostia che si allena tra la pineta e il centro sportivo di Castelporziano, sugli stessi percorsi dove Massimo Stano e Antonella Palmisano hanno costruito gli ori olimpici. Quando la sfida si accende a metà gara, con l’attacco del turco Mazlum Demir (poi undicesimo), il portacolori delle Fiamme Gialle Simoni riesce a inserirsi nel gruppo degli inseguitori e viaggia intorno alla quinta posizione, sotto il sole di Muscat e su un percorso insidioso per i saliscendi. Poi l’indiano Amit Khatri, nel terzetto di testa insieme ai due cinesi, va in fuga ma viene squalificato poco prima del traguardo.
Nello stesso momento il keniano Heristone Wanyonyi, campione mondiale under 20 nella scorsa stagione e terzo in rimonta, riceve uno stop di un minuto per finire quarto in 45:18. Sul rettilineo concusivo l’azzurro entra così alle spalle della coppia cinese, perde qualche secondo per un malinteso con i giudici che indicavano la strada a un atleta doppiato, ma rilancia l’azione e trova le energie per sorpassare Zeng Yu negli ultimi metri.
Pluricampione italiano delle categorie giovanili, adesso c’è anche la ribalta internazionale per il ragazzo nato il 29 febbraio del 2004, appassionato di cinema e studente di grafica e comunicazione. Cresciuto sotto la guida del papà ex specialista Luca e avviato alla marcia dal tecnico Orazio Romanzi, vanta un record personale di 42:26 ottenuto a Pescara in gennaio. Arrivano dalla Puglia i due atleti che completano il trionfo di squadra in Oman, entrambi classe 2003: Nicola Lomuscio, di Andria, e Pietro Pio Notaristefano, tarantino di Mottola come la campionessa a cinque cerchi Palmisano, per rinnovare la tradizione infinita della marcia italiana.
“È una grandissima emozione - racconta Giampaolo - anche perché non me l’aspettavo, al debutto in maglia azzurra. Ho provato a tenere quando gli altri sono partiti davanti, con un po’ di fatica, perdendo qualche metro. Ma non ho mollato e alla fine non mi sono certo accontentato di arrivare terzo, e nonostante l’incomprensione con un giudice sapevo di potercela fare per prendermi il secondo posto e poi la medaglia a squadre, una gioia ancora più grande. Sto lavorando molto sulla tecnica, anche insieme a Patrizio Parcesepe, il coach degli ori olimpici Stano e Palmisano.
Per me è un onore potermi allenare spesso insieme a campioni come loro e agli altri azzurri che fanno parte del gruppo di Ostia. Un esempio sotto ogni punto di vista, anche per la mentalità vincente”.
Nella gara under 20 femminile è quarta l’Italia che a livello individuale piazza al decimo posto Vittoria Di Dato, 50:20 per la lombarda, e al diciannovesimo Sofia Fiorini in 52:08, invece non completa la prova l’altra toscana Giada Traina. Doppietta della Cina con il successo di Jiang Yunyan (47:48) davanti alla connazionale Jiang Jinyan (48:03) che vale quindi anche l’oro per team, poi terza la finlandese Heta Veikkola (48:11). Sul podio a squadre Cina (3), Australia (12) e Spagna (20) che precedono l’Italia (29). Quarta in 48:53 la 17enne Valeriya Sholomitska, unica partecipante dell’Ucraina presente all’evento. Prima della partenza alcune atlete, tra cui le azzurre, mostrano la bandiera ucraina per dire no alla guerra e il presidente World Athletics, Sebastian Coe, depone una cornice di fiori gialli e azzurri (i colori della nazione colpita dal conflitto) accanto alla linea d’arrivo.
l.c.
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