Paralimpici: Caironi da primato nel lungo di Ancona
14 Marzo 2022Ancora una volta protagonista Martina Caironi. Ad Ancona, nei Campionati italiani paralimpici indoor e invernali di lanci, il risultato d’eccezione arriva nel salto in lungo. All’esordio stagionale la portacolori delle Fiamme Gialle, già argento alle Paralimpiadi di Tokyo e primatista del mondo nella categoria T63, realizza la migliore prestazione di sempre al coperto con 5,23, a soli quattro centimetri dal suo limite outdoor. Per la bergamasca, che ha scritto pagine storiche dell’atletica paralimpica a livello globale, un battesimo strepitoso al nuovo anno e una grande carica per i prossimi appuntamenti agonistici: “Prestazione molto buona che in parte mi aspettavo, anche se forse è arrivata prima del previsto. Con il mio nuovo allenatore Gianni Marcarini abbiamo sistemato alcune cose nel salto in lungo e tutto questo mi fa venire ancora di più l’acquolina in bocca per la stagione estiva che verrà”. Al secondo salto vola già a 5,14, seguito da un altro tentativo superiore ai cinque metri (5,09) per poi trovare la misura migliore alla quarta prova, tutte prestazioni ben oltre il vecchio primato di 4,96 registrato nell’edizione indoor del 2021.
In apertura, al Palaindoor del capoluogo marchigiano, applausi per i record italiani di Alessandro Ossola (Fiamme Azzurre) nei 60 T63, di Riccardo Bagaini (Sempione 82) nei 400 T47 e di Valentina Petrillo (Omero Bergamo) nei 60 T13. Ossola, che aveva già sfoggiato un importante sesto posto nei 100 metri alla sua prima Paralimpiade a Tokyo, corre i 60 in 8.30 bruciando il suo precedente primato dell’anno scorso di 24 centesimi. Bagaini, bronzo europeo outdoor, eccelle invece nel giro di pista al coperto con 52.07 e si migliora di ben 56 centesimi rispetto al 2021, mentre Petrillo fa incetta di titoli nei 60 e 400 (1:05.08), ma è sui 60 che fissa il limite nazionale a 8.27 strappandolo per quattro centesimi a Elisabetta Stefanini (2012).
L’atteso sprinter Maxcel Amo Manu (Fiamme Azzurre) taglia il traguardo dei 60 T64 in 7.21, a 19 centesimi dal primato da lui più volte ritoccato nel corso della stagione indoor, in scioltezza e senza rivali vista l’assenza di Riccardo Cotilli (Sempione 82). Nella sfida T44 targata Fiamme Azzurre Marco Cicchetti ha la meglio con 7.69 sul ritrovato Emanuele Di Marino (7.90). Le giovani leve dell’UniCredit FISPES Academy, Diego Levato (Freemoving) e Riccardo Dalla Mana (Riviera del Brenta), chiudono in 8.34 e 8.64 rispettivamente per la categoria T12 e T11. In chiave femminile, acuto di Luana De Grandis (Icaro Onlus), capace di battere di quasi un secondo (11.99) il record dei 60 T38 di Maria Concetta Maganuco di tre anni fa, mentre nella categoria T12 vittoria di Antonella Inga (Freemoving) in 8.79. Nel lungo indoor donne Agnese Spotorno (Cambiaso Risso for Special) salta 4,34 e conquista il primato nazionale T20 fermo al lontano 2007 (3,77).
Per i lanci, svolti sulle pedane dell’adiacente campo Italico Conti, il doppio bronzo paralimpico Oney Tapia (Fiamme Azzurre) rompe il ghiaccio in questa stagione avvicinando i 13 metri (12,94) nel peso F11, mentre l’altro azzurro Nicky Russo (Atletica Virtus Lucca) riparte da 12,39 nella categoria F35. Buone prove da parte di Giuseppe Campoccio (Paralimpico Difesa) che bissa l’oro tricolore nel peso (9,77) e nel disco F34 (22.66). Le gare sono iniziate con un minuto di silenzio in memoria delle vittime della guerra in Ucraina.
Nella seconda giornata Riccardo Bagaini (Sempione 82) dopo il record italiano nei 400 e quello sui 60 dello scorso gennaio, fa tris stabilendo anche il primato indoor sui 200 T47. Il crono del velocista piemontese abbatte il muro dei 23 secondi (22.93) e frantuma di ben 80 centesimi il precedente di Samuele Gobbi del 2013. Anche per lui la stagione parte già col piede giusto. Non delude nemmeno il compagno di squadra, il corridore in carrozzina Nicholas Zani (Sempione 82). È ancora suo il record dei 60 T33 che riesce a migliorare di oltre un secondo (15.80) ed è suo anche quello sui 200 (48.15). Niccolò Pirosu (Fiamme Azzurre), classe 2000, sigla la migliore prestazione italiana nei 200 T12 (25.28), mentre per la categoria T38 firma il primato Jacopo Cuculo (Safatletica Piemonte) con 28.52. Nei 1500 T38 è Andrea Verzelletti (Icaro Onlus) ad abbassare il limite nazionale a 5:08.24. La lunghista T37 Francesca Cipelli (Veneto Special Sport), azzurra di Tokyo, atterra a 3,86 e al maschile Marco Cicchetti (Fiamme Azzurre) vince la sua gara T44 con 6,82, misura realizzata due volte, senza trovare l’opposizione di Roberto La Barbera (Pegaso), bloccato da un fastidio muscolare in riscaldamento.
Tornando ai lanci, di nuovo in pedana Oney Tapia (Fiamme Azzurre) che si assicura agevolmente la vittoria nel disco F11 con 39,77 mentre Lorenzo Tonetto (Trionfo Ligure), azzurro agli Europei di Bydgoszcz, è primo nella categoria F64 con 48,49. È però Alessio Talocci (Anthropos Civitanova) a portare il primato del disco F20 a 31,44, guadagnando altri 34 centimetri rispetto al suo precedente risultato. Nel peso femminile F20 Chiara Masia (Polisportiva Luna e Sole) fa sua la gara con 8,65 davanti alla compagna di squadra Alice Peltz (6,01). La pluridecorata tricolore Carmen Acunto, vincitrice nel disco F55 con 13,82, guida la Handy Sport Ragusa verso la riconquista della Coppa Italia di lanci 2022, alla sua prima tappa ad Ancona.
Nelle competizioni Fisdir, la due giorni di gare ha prodotto tre record italiani realizzati da Andrea Mattone, due a firma di Agnese Spotorno e uno a testa siglati da Marta Bidoia, Alessio Talocci, Chiara Zeni e Federico Giannini. Mattone, fresco di passaggio sotto i colori dell’Anthropos Civitanova, riesce a superarsi in tre gare: i nuovi primati si riferiscono infatti ai 60 ostacoli (10.11), all’alto (1,54) e al triplo (11,58). In quest’ultima specialità Mattone è riuscito a saltare sempre sopra il precedente limite del 2021 (10,96), trovando l’acuto definitivo all’ultimo salto. È targato Anthropos anche il record italiano nel getto del peso. Alessio Talocci, già in pianta stabile in Nazionale, trova la misura di 10,85 migliorando se stesso di 18 centimetri rispetto all’anno scorso. Spotorno ha ottenuto la nuova prestazione anche nei 200 metri (29.66) e sempre nella categoria open Marta Bidoia (Riviera del Brenta/Aspea Padova) cresce nei 400 metri, distanza sulla quale già deteneva il record italiano. In questa edizione chiude in 1:09.82, limando il precedente 1:10.18 realizzato nel gennaio 2021. Nella categoria C21, riservata alla sindrome di Down, è Chiara Zeni (Osha Como) a fare la voce grossa nel giro di pista. Per l’azzurra ecco il nuovo record italiano sui 200 metri (33.61), che la conferma come punto di riferimento nella velocità. Arriva dal triathlon (60 metri, getto del peso, salto in lungo) l’altro primato C21: a ottenerlo è Federico Giannini (Pietro Mennea Atletica Chieti) che totalizza 2359 punti, incrementando la prestazione di Casarin (2243 punti nel 2020).
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