Sei sardi al Golden gala
09 Giugno 2022Kaddari, Patta, Tortu, Agrusti e i master Zucca e Melis alla rassegna mondiale dei grandi dell'atletica
(robyspezzigu) Dalia Kaddari, Lorenzo Patta e il sardo-brianzolo Filippo Tortu sui 200 metri e il marciatore sassarese Andrea Agrusti nella prova dei 3000 metri. Mai così tanta atletica leggera sarda presente e protagonista al Golden Gala Pietro Mennea quinta tappa della Wanda Diamond League con 16 campioni olimpici di Tokyo e tante altre stelle dell’atletica mondiale. Dalia Kaddari, atleta quartese classe 2001 cresciuta alla Tespiense Quartu e ora in forza al Gs Fiamme Oro (gruppo sportivo delle Polizia di Stato) aveva la nona corsia nella prove del big match dei 200 metri al femminile, palcoscenico per (almeno) quattro regine dello sprint mondiale. Alla fine, dopo aver osato un passaggio veloce, chiude con il tempo di 23.29 (+1,3) alle spalle della leggenda Allyson Felix (la sprinter americana più vincente di sempre che ha annunciato il suo ritiro dalle gare). La gara è stata vinta con l’ottimo 21.91 dalla jamaicana Shericka Jackson davanti alla connazionale Elaine Thompson-Herah con 22.25, alla campionessa mondiale Dina Asher-Smith (Gran Bretagna) e alla campionessa olimpica di Tokyo dei 400 Shaunae Miller-Uibo arrivate con 22.27 e 22.48. Tanto onore quindi per l’azzurra, campionessa italiana assoluta e campionessa europea U23 in carica, Dalia Kaddari, che non ha sfigurato al cospetto di una starting list da brividi.
Nella gara show dei 200 metri (fuori dal programma Diamond League) con i tre campioni olimpici azzurri della 4x100 Filippo Tortu (sardo-brianzolo in sesta corsia), Fausto Desalu (in ottava) e Lorenzo Patta (oristanese cresciuto all’Atl.Oristano e ora al GS Fiamme Gialle, in terza) opposti all’argento olimpico Kenny Bednarek (Usa, in settima). Alla fine era quest’ultimo a imporsi con 20.01 (v -0,1) con Tortu buon terzo, solito finale in crescendo dopo una partenza e una curva da migliorare, con il tempo di 20.40 davanti al compagno di staffetta Fausto Desalu con 20.59 mentre l’altro staffettista d’oro Patta (sicuramente il più svantaggiato dal vento contro) dopo l’ottima partenza cedeva nel finale per chiudere con il nuovo personale di 20.91 all’ottavo posto (aveva 20.98 stabilito a Sassari a maggio).
“Son partito con troppa calma-ha dichiarato Tortu- e poi recuperare , nonostante abbia fatto un buon finale, è difficile. Pensavo di fare meglio ma poi va bene così”.
Altro reduce da Tokyo presente a Roma era Andrea Agrusti (specialista della 50 Km sassarese cresciuto nei Guerrieri del Pavone e ora al Gs Fiamme Gialle della Guardia di Finanza, nella foto di copertina di Francesca Grana). Per lui nella troppo corta gara dei 3 Km, vinta dal compagno di squadra Francesco Fortunato con 10:57.77, settimo posto con il tempo di 13:31.9.
Alla rassegna, nei 100 metri master, hanno preso parte anche i due velocisti del Gruppo Pol. Dil. Assemini, Michele Zucca (SM40), 11.67. e Riccardo Melis (SM45), 12.15.
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