Atletica TV: la svolta di Dosso e Arese
28 Settembre 2022Due volti emergenti sono gli ospiti di Atletica TV nella nuova puntata: Zaynab Dosso e Pietro Arese. Due coetanei, classe ’99, che nell’estate appena trascorsa si sono messi in evidenza agli Europei di Monaco: medaglia di bronzo con la staffetta 4x100 e finalista nei 100 metri la sprinter, quarto invece sui 1500 il mezzofondista sfiorando il podio. Nel talk settimanale si raccontano anche al di fuori della pista. “Per me è stata la stagione della svolta”, riflette la portacolori delle Fiamme Azzurre, già in luce durante l’inverno con il primato italiano dei 60 indoor e appena tornata dalla vacanza in Costa d’Avorio, il suo luogo d’origine. “Era da sette anni che non ci andavo, è stato come riscoprire le mie radici. Per sentirmi me stessa fino in fondo, perché a volte ci dimentichiamo di quello che siamo realmente. Dopo quasi un mese, oggi sono invece rientrata in campo e ho ripreso la preparazione: mi sono quasi chiesta se mi ricordavo come si corre...”. È di nuovo al lavoro anche il torinese delle Fiamme Gialle: “La finale europea corsa in quel modo, nelle prime posizioni, mi ha dato la carica per il prossimo anno. Una gara di livello tecnico spaziale, vinta da un fuoriclasse come Ingebrigtsen. Sentivo di aver fatto un salto di qualità negli allenamenti, sapevo di poter valere molto, anche se non esattamente quanto. Nelle mie più rosee aspettative c’era un sesto posto, però non fino al punto di potermi giocare il bronzo”.
Una medaglia in parte inattesa, quella della 4x100 femminile agli Europei, ma che è il culmine di un percorso di crescita costante nel corso degli anni: due finali mondiali, tre stagioni con altrettanti record italiani e quindi il bronzo di Monaco con una formazione inedita, per l’inserimento di Alessia Pavese in ultima frazione al posto dell’infortunata Vittoria Fontana. “Tutte avevamo un motivo in più per dare il 110 per cento - spiega Zaynab - ed è stato molto emozionante, anche condividere l’ansia per il primo cambio con Dalia Kaddari che era veramente lungo... ma buono”. In tribuna tra i tanti a fare il tifo per il quartetto che comprendeva la “colonna” del gruppo Anna Bongiorni (e in batteria Gloria Hooper) c’era anche Pietro Arese: “Che brividi in quei momenti - rivela - e mi sono sembrati infiniti, nell’attesa del passaggio del testimone”.
Lo sguardo è rivolto alla prossima stagione: “Ho ancora bisogno di maturare - ammette la reggiana che si allena a Roma con il coach Giorgio Frinolli - e poi potrò puntare al record italiano dei 100 metri. Dopo aver corso quest’anno in 11.19 mi mancano cinque centesimi per raggiungere il crono di Manuela Levorato. Intanto ci sarà da pensare agli Europei indoor di Istanbul, all’inizio di marzo”. Con una nuova coinquilina, la primatista nazionale dei 100 ostacoli Luminosa Bogliolo: “Ci equilibriamo a vicenda e poi sa cucinare, meglio di così...”. “Spero di tornare a indossare la maglia azzurra agli Europei di cross a Venaria Reale dell’11 dicembre - è il prossimo obiettivo dichiarato di Arese - che saranno molto più che in casa... quasi in camera mia! Proverò a entrare nella squadra della staffetta e con quello che si è visto quest’anno nel mezzofondo, potrebbe esserci un team competitivo per una medaglia. È un circolo virtuoso, cominciato qualche anno fa: vedere gli avversari che vanno forte è un grosso stimolo”. Da quattro stagioni si è trasferito a Varese per allenarsi con Silvano Danzi, nel College del Mezzofondo: “Un modo per cercare di portare avanti una “dual career” da studente-atleta che poi ha dato i suoi frutti”.
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