Mondo: Ayana 2:17:20 al ballo delle debuttanti

16 Ottobre 2022

L'olimpionica di Rio sui 10000 metri vince la maratona Amsterdam con il miglior esordio di sempre sui 42 km. Genzebe Dibaba 2:18:05. Corse di livello internazionale anche a Toronto, Nuova Delhi e Tokyo.
di Marco Buccellato

Un esordio senza precedenti sulla distanza di maratona, oggi, nella Platinum Label Road Race di Amsterdam, con protagonista Almaz Ayana, oro olimpico sui 10000 a Rio (con record del mondo) e due volte oro mondiale sui 5000 (2015) e 10000 (2017). L'etiope, dopo l'incoraggiante test sulla mezza di Newcastle (1:07:10), ha vinto l'edizione numero 46 della classica olandese in 2:17:20, il crono migliore di sempre per un'esordiente, migliorando il 2:17:23 di Yalemzerf Yehualaw ottenuto in aprile a Amburgo (record nazionale), e sfiorato dalla stessa in 2:17:26 con il successo di due settimane fa a Londra. La Ayana era appena alla quinta gara su strada della carriera, la prima sui 42 km, una corsa che passa alla storia per l'incredibile composizione della classifica femminile, con un podio interamente occupato da atlete all'esordio sulla distanza, tutte sotto le due ore e diciannove minuti (!). Dietro la Ayana, infatti, altre due sensazionali matricole, Genzebe Dibaba, seconda in 2:18:05 e staccata a due chilometri dal traguardo, e la più giovane Tsehay Gemechu Beyan, terza in 2:19:59, e anche la quarta debuttante, l'eritrea Amanuel in 2:22:45.

Un risultato d'assieme che rivoluziona l'albo d'oro della maratona di Amsterdam, con il record della gara della Ayana (precedente il 2:17:57 della keniana Angela Tanui lo scorso anno), oltre alla terza e quarta prestazione firmate da Dibaba e Gemechu. Per la vincitrice, anche la settima miglior prestazione di sempre (e undicesima assoluta), la quarta in questo pazzesco 2022, laddove è mancata solo la gioia del record etiope, nel frattempo passato nelle caviglie di Tigist Assefa, autrice dello spaziale 2:15:37 di Berlino in settembre. Di seguito riportiamo gli intermedi della Ayana, 16:15, 32:43, 1:05:54, 1:09:26 a metà gara, 1:22.06, 1:28:04, dei passaggi non rapidi come le precedenti grandi maratone viste recentemente (Berlino e Londra), ma che offrono la lettura della splendida seconda parte di gara dell'etiope, con negative split (1:09:26/1:07:54!), l'arma vincente dell'affermazione di oggi.

Altrettanto incredibile Genzebe Dibaba, al primo finish dell'anno dopo il ritiro di Ras Al Khaimah, anche lei in 1:09:26 a metà corsa e 1:08:39 nella seconda parte. Le due primedonne dell'atletica etiope si incrociavano per la tredicesima volta, la prima fuori dalla pista, con un bilancio, prima del confronto diretto di oggi, di 8 a 4 in favore della Dibaba, sempre sui 3000 e sui 5000 metri. La terza, la Gemechu, con un palmares decisamente inferiore alla coppia Ayana-Dibaba, vanta il bronzo mondiale sui 5000 metri a Doha, ed era reduce dal personale sulla mezza maratona ottenuto a fine agosto in 1:05:01. 

DOPPIETTA ETIOPE. Nel lungo chilometraggio maschile, con ben dieci atleti al comando, dal 25esimo chilometro fino alle ultime battute, ha vinto un altro etiope, il 26enne Tsegaye Getachew (2:05:11 di personale), che a un chilometro dal traguardo ha rotto gli indugi e confermato in 2:04:49 il dominio etiope dello scorso anno, quando vinse Tamirat Tola con il record della corsa di 2:03:39. Ben tre atleti sotto le 2:05 e nove sotto le 2:06, con compagni di podio il keniano Titus Kipruto Kibiego in 2:04:54 e l'altro etiope Bazezew Asmare Belay in 2:04:57. Quarto l'altro keniano Abraham Kiptoo in 2:05:04, un secondo appena sul miglior esordiente maschile di giornata, l'etiope 20enne Huseydin Mohamed Esa (2:05:05).

Nel campionato nazionale olandese, titoli a Khalid Choukhoud, quattordicesimo e primo degli europei in 2:09:34, quindicesima prestazione continentale nel 2022, e Leonie Balter, decima in 2:37:41.

ASPETTANDO NEW YORK. La classica di Central Park chiuderà il 6 novembre il calendario delle World Marathon Majors Series, con la classifica parziale aggiornata dopo la maratona di Chicago. L'etiope Gotytom Gebreslase guida tra le donne con 34 punti, Eliud Kipchoge comanda tra gli uomini con 50 punti davanti a Amos Kipruto (41), l'etiope Tamirat Tola e Benson Kipruto, appaiati a 34 punti.

TORONTO MARATHON. In Canada, corsa conclusa da poco, successi dell'etiope Yihunilign Adhane in 2:07:18 sui keniani Kiprono Kipkemoi (2:08:24) e Felix Kandie (2:08:44). Tra le donne doppietta Kenya con Antonina Kwambai (al personal best in 2:23:20) su Ruth Jebitok (2:23:58), terza l'etiope due volte iridata nel cross e nei 1500 metri indoor Gelete Burka (2:24:31). Tra le canadesi, notevole il quinto posto di Malindi Elmore in 2:25:14.

SENZA KIPLIMO. La mezza maratona di Nuova Delhi ha rinunciato al detentore del record della corsa (58:53) e top runner dell'edizione odierna, il campione mondiale sulla distanza Jacob Kiplimo, che ha rinunciato per un leggero infortunio. Tra gli uomini ha vinto l'etiope Chala Regasa in 1:00:30 sul keniano Felix Kipkoech (1:00:33) e l'altro etiope Diribi Boki (1:00:34). Solo ottavo in 1:01:05 l'altro nome di richiamo della corsa, Muktar Edris. Più interessante, in proporzione, il timing donne, con il successo della keniana Irene Chebet Cheptai in 1:06:42 (personale migliorato di un secondo), davanti al bronzo dei 5000 mondiali di Eugene Dawit seyaum (1:08:02) e alla ugandese Stella Chesang (1:08:11, record nazionale). Quinta, in un esordio sulla mezza maratona che si è rivelato positivo, l'etiope 21enne Lemlem Hailu (1:08:50). 

MEZZA DI TOKYO. Ancora Kenya nella mezza maratona di stamane a Tokyo, dominata dagli africani di stanza in Giappone. Tra gli uomini successo in 1:00:10 di Vincent Kipkemoi su Alexander Mutiso (1:00:29) e Benard Kimeli (1:00:36), primo giapponese Kenta Murayama (nono in 1:02:14). Tra le donne vittoria con ampio margine di Caroline Nyaga (1:08:23) su Dolphine Omare Nyaboke (1:09:46) e la giapponese Haruka Yamaguchi (1:10:35). Nella maratona di Poznan un altro successo keniano, della 41enne Caroline Kilel, prima con il record della corsa in 2:27:01. Etiope il vincitore maschile, Bazu Worku in 2:11:27. A città del Capo ancora un successo di Stephen Mokoka nella più nota 42 km sudafricana. Il quinto classificato ai mondiali di Doha ha chiuso in 2:09:59, due secondi sotto il crono che gli garantì il successo la scorsa stagione. Etiope la prima delle donne, Meseret Dinke, in 2:24:04, ben un minuto e quaranta secondi sotto il record della corsa. 

GIOCHI SUDAMERICANI A ASUNCION. Conclusa in Paraguay la 12esima edizione della manifestazione. Brasile saldamente primo nel medagliere, e alcune prestazioni di discreto livello, come l'8,07 del peruviano Mandros nel lungo, il 76,81 del cileno Kehr nel martello e il 64,99 (primato della manifestazione) dell'altro cileno Romero nel disco. Romero può vantare la perla del successo NCAA, dove ha sconfitto il futuro campione europeo e argento mondiale Mykolas Alekna. Ancora, 6,64 nel lungo del bronzo mondiale di Eugene Leticia Melo, e acuti colobiani con i 6.112 punti dell'eptatleta Araujo e con il 62,97 della giavellottista Ruiz. A proposito di giavellotto donne, exploit di fine stagione del bronzo mondiale di Eugene Haruka Kitaguchi, che allo Sports Festival di Utsunomiya ha centrato la sua miglior misura dell'anno (non lontana dal proprio record nazionale), con 65,68.

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