Atletica TV con Riva e il festival dei coach

09 Novembre 2022

La puntata del talk con l’azzurro specialista della pista e della strada: “Europei a un’ora da casa mia, ci provo anche nel cross”. Tante voci dell’Ifac di Padova: Wightman, Airale, Vaccari e…

Tanti argomenti e tante voci nel nuovo talk di Atletica TV. Una puntata ricchissima con ospite l’azzurro Pietro Riva, dopo una stagione su pista e su strada che l’ha visto migliorarsi in ogni distanza, mentre l’obiettivo si sposta sui prossimi Europei di cross Piemonte 2022 in programma tra poco più di un mese, l’11 dicembre a Venaria Reale. Ma c’è anche un messaggio speciale del suo allenatore, il campione olimpico di maratona Stefano Baldini. E una serie di interviste realizzate all’International Festival of Athletics Coaching (Ifac) dello scorso weekend a Padova, l’annuale conferenza mondiale organizzata dall’associazione europea degli allenatori di atletica. Tra gli interventi quelli di Geoff Wightman, papà-coach del campione mondiale dei 1500 metri Jake Wightman, e Laurent Meuwly, tecnico della fuoriclasse olandese Femke Bol, tre volte d’oro (400, 400hs e 4x400) agli Europei. Parlano poi Marinella Vaccari, che ha condotto Sara Fantini al primato italiano e al bronzo europeo nel martello, e Marco Airale, allenatore di sprinter come la britannica finalista olimpica Daryll Neita, oltre a Franck Dick, presidente di European Athletics Coaches Association (Eaca), e al consigliere federale Domenico Di Molfetta.

RIVA, CHE STAGIONE - Record personali in quattro specialità diverse, dai 5000 passando per i 10 km su strada e i 10.000 su pista fino all’ultimo in ordine cronologico, nella mezza maratona con 1h00:30 a Valencia il 23 ottobre, quinto azzurro di sempre: un crono che ha dato al 25enne piemontese delle Fiamme Oro anche la nomination nel sondaggio European Athletics sull’atleta del mese. Nella stagione del pregevole quinto posto continentale sui 10.000 metri, dopo aver corso nel gruppo di testa. “Un anno super positivo - commenta Pietro Riva - che è andato forse anche oltre le aspettative. Agli Europei di Monaco ero molto consapevole di quanto potessi valere. Ho gestito al meglio le energie, guadagnando posizioni e man mano anche fiducia. Mi ricordo gli ultimi tre giri al cardiopalma, ma per il momento forse mi manca ancora qualcosa per arrivare a una medaglia”. Era la gara del trionfo di un altro azzurro, Yeman Crippa: “Sono molto contento dei suoi successi, è un grande amico. Un campione che è rimasto umile, identico a quando ci siamo conosciuti qualche anno fa”.

VERSO IL CROSS - “La corsa campestre non è il mio forte - prosegue Riva - ma ci terrei a far bene a un Europeo in casa, nel mio Piemonte. C’è tanta concorrenza e sono il primo a dire di non essere sicuro di poter raggiungere un posto in squadra. Sarò al via nel test event del 20 novembre al parco della Mandria, alle porte di Torino. Un paio di atleti probabilmente sono superiori su questo terreno, penso al campione italiano Iliass Aouani e anche a Yohanes Chiappinelli, insieme a molti pretendenti”. Da quasi tre anni si è trasferito a Rubiera (Reggio Emilia) per farsi allenare da Stefano Baldini. Nel futuro c’è la maratona? “Mi affascina, ma non ci penserò finché non vedrò un punto di stallo sulle gare meno lunghe. Perciò magari quando scenderò sotto l’ora nella mezza... ma è un progresso che deve partire dal basso, cioè dalle distanze della pista, che mi devono dare la velocità necessaria”. Quale è il rapporto con un coach che ha vinto le Olimpiadi? “Per me è un mentore, più che un allenatore. Non è solo un rapporto tecnico, mi dà tanto anche dal punto di vista mentale. Cerco di imparare il più possibile, spesso cercando di fare qualcosa in più rispetto a quello che chiede, e magari lì mi rimprovera perché vado fuori dallo schema. L’allenamento non mi pesa mai con lui, mi segue in tutto, è straordinario per il suo impegno e la sua disponibilità”.



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