Furlani 8,24, trionfo a Hengelo e record U20!
04 Giugno 2023Vola ancora, e stavolta il vento è regolare, anzi addirittura contrario. Il nuovo fuoriclasse del salto in lungo Mattia Furlani trionfa a Hengelo (Olanda) e firma il record italiano under 20, superando dopo 19 anni l'8,11 con cui Andrew Howe conquistò la medaglia d'oro ai Mondiali U20 di Grosseto 2004. Furlani (Fiamme Oro) centra la misura al primo salto, nonostante un vento contrario di -0.7 e di fatto conferma le meravigliose impressioni di Savona (8,44 ventoso, +2.2), con una rincorsa veloce e uno stacco perfetto, praticamente senza lasciare nemmeno un centimetro sull'asse di battuta. Ai Fbk Games, tappa Gold del Continental Tour, il 18enne azzurro si ripete ad altissimi livelli anche al secondo salto con 8,14, di nuovo controvento (-0.6). Con l'8,24 odierno sfiora lo standard per qualificarsi direttamente ai Mondiali di Budapest in programma ad agosto (fissato a 8,25) e diventa il quarto italiano della storia dopo Howe (8,47), Giovanni Evangelisti (8,43) e Simone Bianchi (8,25). Liste alla mano, il saltatore che si allena a Rieti con mamma Khaty Seck e papà Marcello diventa anche il quarto europeo U20 di tutti i tempi dopo l’8,35 del russo Sergey Morgunov, l’8,30 del greco Miltiadis Tentoglou e l’8,27 dello spagnolo Eusebio Caceres, al pari dell’8,24 del russo Vladimir Ochkan. Furlani può finalmente festeggiare per aver migliorato il primato personale, venti centimetri in più rispetto all’8,04 con cui nella scorsa estate ha vinto l’oro agli Europei U18 di Gerusalemme, e può godersi il successo in uno dei meeting più prestigiosi del secondo circuito internazionale, peraltro garanzia di un bottino cospicuo di punti in ottica ranking mondiale: battuti due rivali di valore come il sudafricano Cheswill Johnson (8,08/+1.1) e lo statunitense Mr. Jump JuVaughn Harrison (8,07/-0.9) fresco vincitore al Golden Gala di Firenze nell’alto con 2,32. Nella sua serie c’è anche il nullo al terzo, due salti da 7,91 (+0.4) e 7,70 (-0.4) e la rincorsa soltanto abbozzata all’ultimo ingresso in pedana, ma soprattutto c’è la consapevolezza di poter competere nell'atletica che conta.
FURLANI: “PAZZESCO, SEMPRE PIÙ CONFIDENZA CON LA RINCORSA” - “Grande!”, il primo commento di Andrew Howe sulla pagina Instagram di Atletica Italiana. Howe che nella stessa giornata ha rischiato di perdere due primati italiani per effetto di una nuova generazione di talenti: oltre a quello U20 anche la migliore prestazione italiana U16, avvicinata a Parma dal quattordicenne Daniele Inzoli con 7,48 (Howe 7,52 a Fano nel 2000). “È stato pazzesco - esulta Mattia Furlani, che al primo anno della categoria juniores (under 20) sa già interagire con il pubblico e coinvolgerlo nello show - Una gara veramente emozionante, uno stadio incredibile, pieno di gente. Mi sono divertito tantissimo. Aver vinto un meeting di questo livello mi riempie d’orgoglio, è il top del top. Sono contento di essere entrato in gara molto concentrato, solitamente i miei primi salti sono i migliori e anche stavolta è andata così. Sto trovando sempre più confidenza con la rincorsa. No, non mi dispiace per quel centimetro che manca per i Mondiali di Budapest: abbiamo ancora tutto il tempo per piazzare una misura ancora più lunga. Ho visto che Andrew Howe ha subito commentato su Instagram, gli ho risposto con un cuore: lo ringrazio, sono da sempre un suo fan ed è un onore che adesso faccia il tifo per me”.
FBK GAMES, DUPLANTIS 6,11 - Nello stesso pomeriggio, la sorella di Mattia, Erika Furlani (Fiamme Oro) è quinta nell’alto con 1,82: successo a quota 2,00 per l’ucraina Yaroslava Mahuchikh. La perla del meeting, dedicato alla leggenda olandese Fanny Blankers-Koen, è il 6,11 dello svedese Armand Duplantis nell’asta, prima di assaltare senza successo il record del mondo a 6,23. La padrona di casa Sifan Hassan vince anche i 1500 metri (3:58.12) dopo la world lead dei 10.000 nell’anteprima di ieri (29:37.80). Sempre per gli Orange, Femke Bol si appropria di un altro record del meeting dopo quello del Golden Gala nei 400hs: oggi si esprime in 50.11 nei 400 piani. Sotto i dieci secondi il britannico Reece Prescod nei 100 metri: 9.99 (+0.4). [RISULTATI]
IN POLONIA - A Chorzow (Polonia) nello stadio Slaski che fra tre settimane ospiterà gli Europei a squadre, Simone Barontini è quinto negli 800 metri con il crono di 1:46.29. L’anconetano delle Fiamme Azzurre resta nel cuore del gruppo per l’intera gara, condotta su ritmi non esagerati, e poi chiude di slancio riuscendo a recuperare tre posizioni negli ultimi cinquanta metri, nella gara vinta dal polacco Filip Ostrowski (1:45.67). Nel Memorial Janusz Kusocinski, tappa Silver del Continental Tour, c’è anche il secondo posto di Gaia Sabbatini (Fiamme Azzurre) nella prima uscita stagionale sulla sua distanza prediletta, i 1500 metri. Il crono non la premia (4:08.07), anche frutto di come si sviluppa il copione, con le lepri che lavorano per l’etiope vicecampionessa mondiale indoor Axumawit Embaye (4:02.63) e la gara che si spezza da subito in due, con la teramana nelle posizioni calde del secondo gruppo e sempre in testa nell’ultimo giro. Quanto accade ai -200 metri negli 800 femminili condiziona la prestazione di Eloisa Coiro (Fiamme Azzurre): la romana rischia di cadere a causa di un contatto con la polacca Agata Kolakowska che le frana davanti dopo essere stata ostacolata dall’australiana Catriona Bisset, ma riesce a rimanere in piedi e completare la prova al sesto posto in 2:01.07. Successo per la scozzese Jemma Reekie (1:58.94). Brillano ancora, dopo il Golden Gala, l’ivoriana Marie-Josée Ta Lou, 10.82 con vento nullo nei 100 e la quattrocentista polacca Natalia Kaczmarek (50.02). Sconfitti dagli azzurri Fabbri e Iapichino a Firenze, ma vincenti oggi a Chorzow il pesista neozelandese Tom Walsh (21,48) e la lunghista Ese Brume (6,81/+0.1) [RISULTATI]
IN AUSTRIA - Quarto posto di Nadia Battocletti nei 5 chilometri su strada a Vienna. La portacolori delle Fiamme Azzurre chiude in 15:24, a una manciata di secondi dal record italiano che detiene con 15:13 dalla passata stagione. Nella capitale austriaca è tutto keniano il podio nella gara vinta da Naomi Chepngeno in 14:57 davanti alle connazionali Purity Kajuju Gitonga (14:59) e Gladys Chepkurui (15:05). Per la trentina adesso l’obiettivo si sposta verso l’attività su pista, già iniziata sfiorando il primato italiano nei 10.000 con 31:06.42 a Londra. “Tutto sommato un buon test - le parole dell’azzurra - e mi serviva una gara su questa distanza. Speravo in un crono migliore, ma in pratica ho corso sempre da sola perché le prime tre sono andate via subito. Si torna in pista sabato nei 5000 di Montesson, in Francia, dove andrò in caccia del minimo per i Mondiali di Budapest fissato a 14:57”. [RISULTATI]
IN NORVEGIA - A Bergen, in Norvegia, si piazza seconda Nicla Mosetti (Bracco Atletica) sui 100 ostacoli in 13.27 (-0.3) sabato nei Trond Mohn Games, meeting Silver. Nei 3000 siepi decimo Ala Zoghlami (Fiamme Oro) in 8:34.26 e dodicesimo Leonardo Feletto (Atl. Mogliano, 8:50.51), nell’alto 1,78 per Asia Tavernini (Us Quercia) che è quarta. [RISULTATI]
naz.orl. - l.c.
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