Ostacoli record: Simonelli 13.40, Carraro 12.89!

17 Giugno 2023

Due primati under 23 nella rassegna tricolore ad Agropoli: dopo il 13.29 ventoso della batteria, il romano in finale supera il primato di categoria che resisteva da 31 anni. Al femminile la bresciana vola sui 100hs

di Luca Cassai

È un pomeriggio fantastico per i giovani ostacolisti azzurri con due nuovi record under 23 ad Agropoli (Salerno) nella prima giornata dei Campionati italiani promesse. Nei 110hs si esalta Lorenzo Simonelli che sfreccia in 13.40 con vento regolare di +0.9 in finale e supera nettamente la migliore prestazione nazionale di categoria: il 13.51 di Laurent Ottoz datato 1992, un limite rimasto imbattuto per più di 30 anni, togliendo 17 centesimi al personale di 13.57 del Golden Gala di Firenze. Sulla pista intitolata a Pietro Mennea, il 21enne romano dell’Esercito è protagonista di una straordinaria doppia volata perché è ancora più impressionante il 13.29 ottenuto in batteria, a soli due centesimi dal record italiano assoluto, ma con vento di +2.5 e quindi oltre il consentito. Arriva il primato anche al femminile nei 100 ostacoli con il super progresso di Elena Carraro in un clamoroso 12.89 (+1.8) al termine di un appassionante duello con Veronica Besana che si vede sfilare il record di 13.01 stabilito a Lucca appena due settimane fa. La 22enne portacolori dell’Atletica Brescia 1950 si migliora di due decimi esatti rispetto al recente 13.09, mentre l’avversaria chiude in 13.12 dopo essere stata in testa fino alla penultima barriera, prima di colpire l’ultima e subire il sorpasso. Per i nuovi primatisti, Simonelli e Carraro, c’è anche un gran balzo in avanti in campo assoluto: entrambi diventano i quarti di sempre a livello nazionale. Si vola sul rettilineo nei 100 metri, ma in questo caso con troppo vento a favore: Eric Marek (Atl. Bergamo 1959 Oriocenter), ex giocatore di football americano, in 10.19 (+3.0) e fa il bis dopo il titolo indoor, al femminile 11.68 (anche qui con +3.0 di vento) per la novità Aurora Volpi (Cremona Sportiva Atl. Arvedi). Nel martello 65,88 vincente della campionessa mondiale under 20 Rachele Mori (Fiamme Gialle), sulla pedana del triplo crescono Enrico Montanari (La Fratellanza 1874 Modena) con 16,36 (-0.4) e Chiara Smeraldo (Cus Genova) a 13,44 (+0.7) mentre nei 10.000 di marcia Andrea Cosi (Atl. Firenze Marathon) con 39:36.48 avvicina il suo primato e Alexandrina Mihai (Atl. Brescia 1950) firma il personale di 45:12.18. Cade una migliore prestazione italiana promesse anche nella 4x100 metri. La staffetta dell’Osa Saronno Libertas, con il quartetto formato da Riccardo Sala, Emanuele Trento, Edoardo Luraschi e Mattia Antonietti, fa correre il testimone in 40.29 per battere il primato nazionale di categoria per club stabilito nel 2015 dall’Atletica Riccardi 1946 Milano con 40.56 e poi eguagliato dalla Sef Virtus Emilsider Bologna nel 2017. Domenica in palio i restanti 21 titoli sul totale di 42 della rassegna tricolore, tutta in diretta streaming su www.atletica.tv.

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FOTOGALLERY (di Francesca Grana/FIDAL)


OSTACOLI - Due delle gare più attese nell’intero weekend, per il valore degli atleti in pista, ma la realtà va oltre l’immaginazione: si scatenano gli ostacolisti con due migliori prestazioni italiane under 23 di portata storica ad Agropoli. Spettacolare la finale dei 100hs dove la carica agonistica spinge Elena Carraro (Atl. Brescia 1950) a uno sbalorditivo 12.89 (+1.8) nel match con l’ormai ex primatista Veronica Besana (Atl. Lecco Colombo Costruzioni, 13.12) dopo il 13.07 di entrambe in batteria (ventosa per la bresciana in +2.7 e regolare per la lecchese con +2.0). Per il terzo posto emerge Martina Cuccù (Team Atl. Marche, 13.61). Al maschile è invece ‘one man show’ nei 110hs di Lorenzo Simonelli (Esercito) che fa sgranare gli occhi per il 13.29 della batteria, con l’anemometro a +2.5, e poi firma un sensazionale 13.40 (+0.9). Dopo il record di categoria nei 60hs indoor, il 7.59 di Istanbul con cui ha sfiorato il podio europeo, ora è suo anche quello all’aperto. Sul podio lo affiancano Alessio Sommacal (Athletic Club Firex Belluno, 14.12 PB) e l’atleta di casa Giuseppe Filpi (Atl. Agropoli, 14.22).

SPRINT - Era una sorpresa nella rassegna al coperto, ma stavolta è una conferma per Eric Marek che conquista il suo secondo titolo della stagione dopo quello dei 60 indoor. Anche se con un vento troppo generoso (+3.0) lo sprinter dell’Atletica Bergamo 1959 Oriocenter, ex giocatore di football americano, è l’under 23 più veloce d’Italia anche nei 100 con un imprendibile 10.19. Al secondo posto Junior Tardioli (Educare con il movimento Foligno), l’umbro di mamma nigeriana, con 10.33. Per entrambi, in batteria, c’era stato il record personale con vento regolare: Marek 10.28 (+1.6) e Tardioli 10.33 (+1.5). Si piazza terzo Angelo Ulisse (Fiamme Gialle, 10.35), autore di un 10.34 (+2.6) nel turno eliminatorio dopo aver frenato prima del traguardo. Mai scesa sotto i 12 secondi fino a un paio di settimane fa, ora indossa la maglia tricolore dopo essersi migliorata anche ad Agropoli: è la favola di Aurora Volpi (Cremona Sportiva Atl. Arvedi) che al fotofinish con 11.68 ventoso (+3.0) porta via il titolo dei 100 a un’indomita Eleonora Nervetti (Atl. Piacenza), seconda con lo stesso crono. Anche in batteria, identico tempo di 11.78 con vento regolare per le due contendenti (Volpi +0.1, Nervetti +1.5). La nuova campionessa italiana, vent’anni ancora da compiere, si presentava comunque al via da capolista stagionale con 11.80. Ancora una volta piazzata Ilenia Angelini (Asa Ascoli Piceno), 11.72 in finale.

SALTI - Sfida entusiasmante nel triplo, fino all’ultimo salto che premia Enrico Montanari (La Fratellanza 1874 Modena) con il titolo italiano e un progresso di oltre mezzo metro sul record personale: 16,36 (-0.4) per il ravennate, già sbarcato per la prima volta a +16 atterrando a 16,10 (+1.3) nel quinto turno. L’altro protagonista del duello è il piemontese Federico Bruno (Athletic Club 96 Alperia) che a sua volta si migliora nettamente con 16,28 appena ventoso (+2.1) e 16,02 regolare (+0.7) accarezzando a lungo il sogno della vittoria, mentre è terzo Gabriele Tosti (Bergamo Stars) a 15,50 (+1.2). Stesso avvincente finale anche nel triplo femminile con il guizzo a 13,44 (+0.7) di Chiara Smeraldo (Cus Genova) che all’ultimo salto aggiunge 19 centimetri al personale e coglie il successo in una specialità per lei relativamente nuova, dopo essersi dedicata soprattutto al lungo. Nel turno conclusivo risponde Greta Brugnolo (Atl. Riviera del Brenta) con 13,32 (+0.7) migliorando il 13,14 (+2.6) di apertura, anche se non basta per il titolo, invece è terza Veronica Zanon (Fiamme Oro) a 12,89 (-0.6). Nell’asta Matteo Oliveri (Atl. Virtus Lucca) timbra il personale all’aperto di 5,35 alla prima prova e così il ligure si ripete dopo il titolo indoor (vinto con 5,52 ad Ancona), sul podio anche Francesco Pugno (Safatletica Piemonte, 5,00) e Cosimo Gramigna (Atl. Firenze Marathon, 4,70). È il sardo Massimiliano Luiu (Fiamme Oro) a prevalere nell’alto con 2,09 nei confronti di Francesco Pavoni (Acsi Campidoglio Palatino) e Marcello Donadoni (Fondazione Bentegodi Verona), secondi con 2,07 a pari merito. Di nuovo Giulia Valletti Borgnini (Fiamme Gialle Simoni) nell’asta. La campionessa indoor agguanta anche il titolo all’aperto: 4,05 per la romana, prima di tre errori a 4,20 in una mattinata ventosa, davanti a Francesca Zafrani (Atl. Arcs Cus Perugia, 3,90) e Vittoria Radaelli (Osa Saronno Libertas) che eguaglia il personale outdoor di 3,80.

800 - Gara da ‘front runner’ di Francesco Pernici (Freezone) per vincere in modo autoritario. Sul traguardo chiude in 1:47.63 il ventenne bresciano, già sceso quest’anno sugli 800 a un notevole 1:45.72, seguito dal campano Amedeo Perazzo (Atl. Riccardi Milano 1946) al personale con 1:49.23 e da Tommaso Maniscalco (Studentesca Rieti Milardi, 1:49.40). Tra le donne ritorna sul gradino più alto la romana Livia Caldarini (Studentesca Rieti Milardi) che prende il comando nel rettilineo opposto all’arrivo e respinge l’assalto della compagna di club Federica Pansini, poi quarta in 2:09.54, sorpassata da Francesca Bianchi (Libertas Unicusano Livorno, 2:09.27) e Sophia Favalli (Atl. Brescia 1950), terza in 2:09.45.

5000 - Un testa a testa che si risolve all’uscita dall’ultima curva, nei 5000 donne, con un nuovo successo in questa stagione per Sara Nestola (Calcestruzzi Corradini Excelsior Rubiera). Dopo i titoli indoor e nel cross, la reggiana è ancora tricolore in 16:33.90 davanti ad Aurora Bado (Freezone, 16:34.69) che al suono della campana si era proiettata al comando, con il terzo posto di Isabella Caposieno (Battaglio Cus Torino, 17:02.27). Al maschile esulta il veneto Nicolò Bedini (Gp Parco Alpi Apuane, 14:13.55) che con il forcing finale vince ancora ad Agropoli, dove era già riuscito a trionfare nel 2019 da allievo, tallonato da Matteo Bardea (Atl. Valle Brembana, 14:14.13) e Stefano Cecere (Atl. Amatori Cisternino Ecolservizi, 14:14.85), tutti al personale.

LANCI - Ancora un successo nel martello di Rachele Mori (Fiamme Gialle), stavolta nella categoria promesse. Dopo aver già prenotato la vittoria con il 64,13 di avvio, la livornese campionessa mondiale under 20 piazza il miglior lancio di giornata all’ultimo turno, con 65,88, senza però avvicinare il 69,02 di un paio di settimane fa a Lucca. Finisce seconda Emily Conte (Atl. Riviera del Brenta) con 58,69 prima di concentrarsi sul disco, terza Ilaria Marasso (Cus Genova, 54,86). Tra le gare thriller di Agropoli c’è anche quella del disco, che si decide all’ultimo lancio con la spallata di Emily Conte (Atl. Riviera del Brenta) a 53,74 per sfilare il primo posto a Benedetta Benedetti (Esercito, 53,39) e il turno finale si rivela decisivo anche per il terzo posto di Diletta Fortuna (Carabinieri, 49,39). Alla terza prova Enrico Saccomano (Atl. Malignani Libertas Udine) spedisce il disco a 57,43 per incrementare il 55,85 di apertura. Poi il friulano non riesce ad allungare ulteriormente, ma può gioire per il suo secondo titolo dell’anno. Oltre i 55 metri anche Carmelo Musci (Fiamme Gialle) con 55,19 a precedere Samuele Masiani (Battaglio Cus Torino, 50,10). Subito al primo tentativo la misura vincente di 66,79 nel martello per Davide Costa (Cus Genova) che concede il bis dopo aver conquistato il tricolore invernale. Alle sue spalle Davide Vattolo (Atl. Malignani Libertas Udine, 62,26) e Luca Marchiori (Assindustria Sport Padova, 57,33).

MARCIA - Nel weekend di Agropoli, i primi titoli assegnati sono quelli dei 10.000 di marcia. Al maschile si dimostra in forma Andrea Cosi (Atl. Firenze Marathon) con il crono vincente di 39:36.48 a una ventina di secondi dal personale, quando il sole è già intenso all’inizio della mattinata di gare. Per la prima volta in questa stagione l’azzurro chiude in meno di quaranta minuti ed è un buon segnale a un mese dagli Europei U23 di Espoo, in Finlandia, dove sarà al via nei 20 km dopo il bronzo del 2021. Sul podio anche Davide Finocchietti (Atl. Libertas Unicusano Livorno, 41:33.08), appesantito da un minuto di sosta in penalty zone, e Aldo Andrei (Fiamme Oro, 42:11.66). È tripletta quest’anno per Alexandrina Mihai (Atl. Brescia 1950), a segno tra le promesse anche nei 3000 indoor e nei 20 km su strada. La veronese, che proprio ad Agropoli quattro anni fa aveva vinto il suo primo tricolore da allieva, firma il personale con 45:12.18 in un periodo di carico nella preparazione verso la rassegna continentale, mentre per il secondo posto Vittoria Di Dato (N. Atl. Varese, 48:38.72) supera nel finale Simona Bertini (Francesco Francia Bologna, 48:44.95).

STAFFETTE - Si chiude con un altro record il day 1 di Agropoli, sotto la luce dei riflettori. È incontenibile la felicità dell’Osa Saronno Libertas (Riccardo Sala, Emanuele Trento, Edoardo Luraschi, Mattia Antonietti) non solo per il titolo della 4x100 ma anche per la migliore prestazione italiana promesse di società in 40.29 davanti ad Assindustria Sport Padova (41.17) e Atletica Biotekna (41.21). Nella staffetta veloce femminile domina il Cus Pro Patria Milano (Camilla Garotta, Giulia Maria De Paoli, Sofia Johanna Wieland, Lucrezia Lombardo) con 46.77 nei confronti di Atletica Brescia 1950 (47.51) e Francesco Francia Bologna (47.53).

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Elena Carraro all’arrivo (foto Grana/FIDAL)


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