Mondo: fari su America e decathlon
19 Giugno 2023A Kingston l'argento europeo dei 100 Hughes batte il Blake più giovane. Teenager a sensazione negli USA. I primi nomi dei team di maratoneti e marciatori per Budapest.
di Marco BuccellatoDopo la sbornia NCAA, l'attività oltreoceano della settimana appena trascorsa, nella fattispecie quella nel continente americano, è stata meno convulsa. Le cose più interessanti sono arrivate dal meeting Budapest Quest #2 di Kingston, dove il campione d'Europa dei 200 metri Zharnel Hughes ha vinto i 100 metri controvento in 10.00, ma aldilà delle condizioni ambientali fa notizia che il britannico nato ad Anguilla abbia battuto il giamaicano Ackeem Blake (10.07), che sulla distanza breve ha più carte di Hughes. Finito K.O. troppo presto l'U20 Nkrumie (9.99 a inizio stagione), in un'altra serie si è messo in luce il 18enne Daley (10.08). Nella gare femminili, ritorno a crono accettabili per Briana Williams (11.04).
AMERICAN TRACK LEAGUE IN GEORGIA. Negli USA, il meeting più importante di ieri era l'American Track League di Atlanta, riunione zeppa di caraibici, autori anche dei risultati migliori: al femminile, in evidenza la già campionessa mondiale dei 100hs Danielle Williams (12.62), prima sugli ostacoli alti, mentre l'altra giamaicana Rhonda Whyte ha vinto i 400hs in 55.11. Successi casalinghi per Tamari Davis (11.08 nei 100) e Tiffany Flynn (6,70 nel lungo). Una delle big degli 800 metri, la giamaicana Natoya Goule, ha gareggiato nei 400 vincendo la serie B con il personale portato a 51.76. Il dato è interessante perché in Europa, nei campionati britannici U23 di Chelmsford, Keeley Hodgkinson ha conquistato il titolo nazionale di categoria con il personale migliorato fino a 52.23. Nelle gare maschili di Atlanta, il fenomeno della Division II NCAA Cordell Tinch ha corso i 110hs in 13.35 con vento quasi nullo e saltato 7,92 in lungo, battuto da Will Williams (8,04), appena rientrato dall'Europa. Quincy Hall, 45.06 nei 400 metri, ha saggiato le attuali potenzialità in vista dei Trials di Eugene (6-9 luglio). A Chula Vista, Cravon Gillespie ha corso in 9.99 i 100 metri, ventisettesimo atleta a scendere sotto i 10.00 in questa prima parte di attività 2023.
COSE DA RAGAZZI. Nell'High School New Balance Nationals di Philadelphia ancora un acuto del 18enne Issam Asinga (nazionalità scelta, Surinam), che ha vinto i 100 metri in 10.05 precedendo di un decimo Nigel Ancrum, di dieci mesi più "anziano". Giovanissimo, ancora nemmeno nella categoria U18, un ragazzo nato nel 2008, il quattrocentista Quincy Wilson, messosi in luce già nel circuito invernale con un formidabile 46.67 indoor, e approdato a Philadelphia a un siderale 45.99, una prestazione anticipata 40 giorni fa da un altro display a sensazione (46.11). Menzione per il successo nei 2000 siepi donne di una ragazza talentuosa, Angelina Napoleon (U20), prima in 6:19.53 ma già con tre primati nazionali di categoria tra 2022 e 2023, tutti stabiliti in manifestazioni dell'area newyorchese, con in mezzo un record dell'altra promettente siepista Karrie Baloga, che non ha gareggiato a Philadelphia.
INDIA-TOP. Record d'Asia del pesista indiano Tejinder Pal Singh Toor, che oggi a Bhubaneswar ha portato il primato a 21,77 (già suo con 21,49). Nella manifestazione di cinque giornate (Inter-State Championships), in evidenza anche il lunghista Murali Sreeshankar (terzo nella tappa di Parigi della Diamond League), che ha migliorato il personale con un balzo di 8,41, a un centimetro dalla miglior prestazione mondiale 2023, detenuta dall'altro indiano Jeswin Aldrin (8,42 a marzo).
KAUL-EHAMMER A DISTANZA. Due tra i migliori decatleti del mondo hanno concluso le rispettive ultime dieci fatiche gareggiando in Germania, Niklas Kaul, e in Svizzera, Simon Ehammer. Il tedesco campione del mondo a Doha ha vinto il meeting di prove multiple di Ratingen (WA Combined Events Tour Gold) con 8.484 punti, trovando come di consueto il successo con i punti delle ultime gare della specialità, giavellotto e 1500 metri. Lo svizzero ha vinto il titolo nazionale a Basilea con 8.436 punti, score in cui ha inserito un ottimo 8,19 nel lungo, a poche ore dall'8,32 che gli ha dato il successo in Diamond League a Oslo.
BUDAPEST TEAMS. Si inizia la conta dei nomi. Per i maratoneti, ecco le scelte del Kenya e degli Stati Uniti per Budapest 2023. Athletics Kenya ha scelto, per la 42 km maschile, l'attuale numero uno mondiale Kelvin Kiptum (2h01:25 a Londra!), Geoffrey Kamworor (2h04:23, secondo sul Tamigi), e Titus Kipruto Kibiego. Per le donne, la primatista del mondo Brigid Kosgei con Rosemary Wanjiru e Sheila Chepkirui. Riserve, Timothy Kiplagat Rono e Michael Githae al maschile, Sally Chepyego Kaptich e Margaret Wangari Muriuki al femminile. USA: Keira D'Amato è il nome di punta femminile, scelte anche Lindsay Flanagan e Susanna Sullivan. Team maschile con Elkanah Kibet, Zachary Panning e Nico Montanez.
SPAGNA IN MARCIA. il team mondiale prevede sui 20 km Alberto Amezcua, Diego Garcia, Alvaro Martin (uomini), Maria Perez e Antia Chamosa (donne), ancora la Perez con Raquel Gonzalez e Cristina Montesinos nei 35 km, distanza per la quale sono stati selezionati, al maschile, Miguel Angel Lopez, Alvaro Martin e Marc Tur. Etiopia: ancora pochi giorni per conoscere chi correrà i 10000 metri iridati a Budapest. I Trials nazionali si consumeranno venerdì a Nerja, vicino Malaga, in Spagna.
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