Gaia Sabbatini fuori dalla finale dei 1500

20 Agosto 2023

L'atleta teramana si ritira a 300 metri dal traguardo, sentitasi fuori dai giochi per le posizioni di testa

Gaia Sabbatini non ce l’ha fatta a entrare in finale. Nella semifinale dei 1500 dei Mondiali di Budapest, disputatasi domenica 20 agosto, si è ritirata a 300 metri dal traguardo, ormai resasi conto di non poter lottare per i primi 6 posti utili per entrare in finale. Ha cercato in tutti i modi di tenersi nel gruppo di testa, ma non è riuscita a reggere l’ulteriore cambio di marcia delle migliori. Da rilevare però che la sua semifinale, a differenza della prima che ha invece qualificato a sorpresa l’altra azzurra Ludovica Cavalli, sesta con 4’02”83 (nuovo primato personale), è stata molto più difficile in quanto corsa a ritmi elevatissimi. Basti pensare che le prime nove classificate hanno chiuso sotto i 4 minuti e che, per piazzarsi sesta, l’atleta teramana avrebbe dovuto migliorare il suo primato personale di 3 secondi e 39 centesimi, cioè superare il record italiano. Sesto posto occupato da una delle sue eterne rivali, l’australiana Jessica Hull, con 3’57”85. L’altra semifinale, dall’andamento tattico totalmente opposto, è stata vinta con 4’02”14 dalla keniana Nelly Chepchirchir, mentre la gara dove era impegnata la Sabbatini è stata vinta da un’altra keniana, la favorita e primatista del mondo Faith Kipyegon con 3’55”14. Rimane il bilancio negativo del mondiale della Sabbatini, presentatasi con aspettative diverse alla luce del recente primato personale di 4’01”24 e della buona impressione lasciata il giorno precedente in batteria. Per la terza volta consecutiva non riesce a conquistare una finale internazionale: eliminata in semifinale alle Olimpiadi di Tokyo 2021, ai Mondiali di Eugene 2022 e a Budapest 2023. Molto abbattuta, a caldo la Sabbatini ha rilasciato poche parole: << Non mi sentivo bene già prima della gara. Non so cosa sia successo in gara, una sensazione di raptus di acido lattico mista a stanchezza. Sono veramente delusa, mi dispiace >>. 
Centra la finale del salto in alto, anche se in modo sofferto, Gianmarco Tamberi, ex portacolori dell’Atletica Vomano nel 2009 e 2010, con la misura di 2,28, insieme a Marco Fassinotti, stessa misura.



Condividi con
Seguici su:

Pagine correlate