Mondo: Amsterdam ancora velocissima
16 Ottobre 2023Nella 42 km olandese vincono Joshua Belet in 2h04:18 e Meseret Belete in 2h18:21. A Toronto, Città del Capo, in Cina, Giappone e India le altre corse del fine settimana.
di Marco BuccellatoNella maratona di Amsterdam è mancato solo il primato della corsa, detenuto dagli etiopi (2h03:39 di Tamirat Tola e 2h17:20 di Almaz Ayana), ma la classica olandese non ha deluso, nonostante le condizioni non ideali (pochi gradi di temperatura e percorso estremamente scivoloso per la pioggia notturna), anzi. Senza le difficoltà ambientali, i vincitori avrebbero potuto ottenere prestazioni indubbiamente migliori. Il podio tutto keniano al maschile, con Joshua Belet (2h04:18, personale migliorato di 15"), secondo lo scorso anno a Napoli dietro lo Yeman Crippa da record italiano in 59:26, Cyprian Kimurgor Kotut (2h04:34, personale per 13") e Bethwel Chumba (2h04:37, progresso di quasi due minuti), rappresenta il secondo miglior tris cronometrico di Amsterdam dopo l'edizione-super del 2021, quando dietro il primatista Tola il secondo e il terzo chiusero in 2h04:09 e 2h04:12. Il favorito Berhanu Legesse, quarto performer di sempre con 2h02:48 e al rientro dopo il ritiro di Londra in primavera, ha chiuso al quarto posto in 2h04:44. Migliori europei l'olandese Khalid Choukoud in 2h08:36 e il francese Abderrazak Charik (2h08:37), entrambi capaci di avvicinare il minimo olimpico per Parigi 2024.
DUE SOTTO LE 2H20. Nella 42 km femminile, exploit cronometrico della 24enne etiope Meseret Belete in 2h18:21, ben sotto il personale di 2h20:46 centrato nella vittoria a Doha in gennaio, davanti alla connazionale Meseret Abebayehu, anche lei ben sotto al vecchio personale di 2h24:40 con un magnifico 2h19:50, un dato che corrobora il numero di atlete scese sotto le 2h20 in questa stagione, ben venti di cui dodici etiopi, a partire dalla primatista del mondo Tigist Assefa. Terza, a sfiorare la barriera appena citata, la keniana Dorcas Tuitoek in 2h20:02, con 7" secondi di progresso, e quarta la favorita della corsa Ashete Bekere Dido in 2h21:51. Migliori europee l'olandese Anne Luijten con oltre cinque minuti di miglioramento ma dieci minuti guadagnati in un anno (2h26:36) e la francese Melin Rollin (2h26:58). Entrambi i vincitori hanno corso due mezze quasi uguali, Belet in 1h02 e 1h02:18, la Belete 1h09:06 e 1h09:15.
AYANA A DELHI. Abbiamo citato Almaz Ayana in apertura: proprio ieri l'etiope è tornata alla mezza maratona dopo il successo in marzo a Lisbona in 1h05:30. L'ex-primatista del mondo dei 10.000 e olimpionica a Rio, ha vinto la mezza di Nuova Delhi in 1h07:58 in condizioni di temperature estive con alto tasso di umidità, precedendo di 30" l'ugandese Stella Chesang (1h08:28) e la keniana Viola Chepngeno (1h09:09). Seconda tra le keniane, al rientro sulla distanza dopo quattro anni, la 40enne pluri-iridata e olimpionica dei 5000 Vivian Cheruiyot, quinta in 1h11:26. Nella gara maschile, successo dell'argento mondiale dei 10.000 metri e di mezza maratona (quindici giorni fa a Riga) Daniel Simiyu, primo in 59:27 con largo margine sull'altro keniano Chales Matata, secondo in 1h00:05 per migliorare il personale di 1h00:21 ottenuto in questa stagione a Madrid.
TOKYO OLY. Restiamo in Asia con la Marathon Grand Championships di Tokyo, valida come selezione olimpica del team giapponese, che assicurava i primi due posti per Parigi 2024 ai migliori classificati, che hanno corso sotto la pioggia. Biglietto in tasca per Naoki Koyama e Akira Akasaki (2h08:57 e 2h09:06) e per Yuka Suzuki e Mao Ichiyama (2h24:09 e 2h24:43). Di contorno, la Legacy Half Marathon vinta da Evans Keitany e Gladys Chepkurui in 1h01:10 e 1h08:03. Ancora Giappone, con la 100esima edizione dell'Hakone Ekiden Qualifying con tre keniani a dominare: Shadrack Kipkemei in 1h00:16, Dennis Kipruto 1h00:17 e James Mwanzia 1h00:46. Il Giappone offre ancora risultati in pista con il National Sports Festival di Kagoshima: due lunghisti oltre gli 8 metri, Tsuha 8,07 e Fujiwara 8,04, Tada 10.11 nei 100 metri di un centesimo su Yamagata, 38:41.37 del marciatore Hamanishi nei 10.000 metri.
LE ALTRE MARATONE: AMERICA. Anche in questo caso, nella Toronto Marathon di ieri, vittorie spartite tra keniani e etiopi, con successo maschile di oltre un minuto per Elvis Cheboi in 2h09:20 e quattro maratonete etiopi nei primi quattro posti in soli otto secondi, con Buze Diriba (2h23:11), Waganesh Mekasha (2h23:12), Afera Godfay (2h23:15) e Fozya Jemal Amid (2h23:18), quest'ultima seconda a Roma in questa stagione in 2h25:09. Negli Stati Uniti, exploit della britannica Calli Thackery, esordiente sulla distanza e reduce dal settimo posto nei mondiali su strada a Riga nella mezza maratona, che nella Micro Marathon di Valley Cottage (area newyorchese) ha centrato il terzo miglior debutto sui 42 km per un'auropea, vincendo in 2h22:11, terza prestazione europea stagionale e seconda britannica di sempre dietro Paula Radcliffe.
AFRICA E ASIA. A Città del Capo invece i runner etiopi vincono entrambe le maratone, con buonissimi risultati al femminile e meno al maschile. Tripletta delle donne con Tsige Haileslase Abraha (2h24:17), Melesech Tsegaye Beyene (2h26:22) e Shewarge Alene Amare (2h27:26), vittoria più sofferta per Adane Kebede Gebre nella 42 km maschile in 2h11:28 davanti al favorito sudafricano Stephen Mokoka (2h11:33). Due maratone in Cina: a Dalian successo della etiope Beyenu Degefa in 2h25:56 sulla connazionale iridata di Mixed Cross Country Relay nel 2019 Bone Cheluke (2h26:14) e sulla keniana Ruth Chebitol (2h28:24). Al maschile primo e terzo gli etiopi Tsedat Ayana (2h11:23) e Afewerk Mesfin (2h11:26), con in mezzo il secondo posto dell'eritreo Merhawi Kesete (2h11:24). A Tianjin altra doppietta etiope con Boki Kebebe Asefa in 2h09:09 e Kuftu Tahir in 2h31:11. Chiudiamo con l'Europa per la Great 10k di Berlino, dove si sono registrati i successi dell'etiope Dawit Seare in 27:47 con tre secondi di vantaggio sul più conosciuto keniano Ronald Kwemoi (27:50), e quello con ampio margine della keniana Miriam Chebet in 31:50, con un minuto e venti secondi sulla seconda classificata.
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