Tecuceanu riscrive la storia degli 800: 1’45”00
23 Febbraio 2024Dopo 31 anni il padovano delle Fiamme Oro firma il nuovo record italiano: è il migliore al mondo quest'anno
Un altro record italiano, il diciottesimo per l’atletica azzurra da inizio stagione. L’impresa, stasera, è per Catalin Tecuceanu (Fiamme Oro) che trionfa a Madrid negli 800 indoor con 1’45”00 nella tappa finale del principale circuito mondiale e sgretola dopo 31 anni il primato italiano di Giuseppe D’Urso che resisteva dal 1993 (1’45”44). È una prestazione clamorosa per l’azzurro, miglior risultato al mondo dell’anno a una settimana dai Mondiali indoor di Glasgow, undicesimo tempo europeo di sempre, con un progresso sul primato personale di quasi un secondo rispetto all’1’45”99 dello scorso anno. Con questo record, è totalmente riscritta la storia italiana del mezzofondo indoor maschile, per quanto riguarda le specialità che assegnano medaglie internazionali, considerato che nelle scorse settimane sono saltati anche i primati dei 1500 (Meslek 3’35”63) e dei 3000 (Arese 7’38”42). Per Tecuceanu, oltre al successo di tappa, c’è la vittoria finale nel World Indoor Tour Gold negli 800: da quando esiste il circuito, ovvero dalla stagione 2016, tra gli italiani soltanto Gianmarco Tamberi aveva vinto in una classifica di specialità (nell’alto nel 2021).
Una corsa irresistibile, un coraggio da vendere, una condizione mai vista. Catalin Tecuceanu irrompe sui Mondiali indoor di Glasgow, che ora, inevitabilmente, lo vedono tra gli atleti più ambiziosi: sorpresa piacevolissima a una settimana dal primo dei tre turni previsti (batterie il 1° marzo, semifinali il 2, finale il 3). A Madrid il pacer spagnolo Guillermo Rojo si incarica di un passaggio inferiore ai cinquanta secondi a metà gara (49”96) e, quando si sposta, inizia il capolavoro di Tecuceanu, spregiudicato, sempre in spinta, senza paura di ‘scoppiare’. Transita a un notevole 1’17”19 ai 600 metri e di fatto prende il largo su tutti i rivali, che lo rivedranno soltanto dopo il traguardo: messo in fila il terzetto spagnolo formato da Mohamed Attaoui (1’45”67), Adrian Ben (1’45”72) e Alvaro De Arriba (1’45”88). Prima di stasera, al mondo, il più veloce era stato il belga Elliott Crestan con 1’45”10.
Ventiquattro anni, padovano di Trebaseleghe, dalla scorsa stagione tesserato per le Fiamme Oro dopo essere cresciuto alla Silca Ultralite Vittorio Veneto e aver iniziato la carriera con l’Atletica Audace Noale, allenato da Gianni Ghidini a Bussolengo (Verona), dal 2022 indossa la maglia azzurra, con la quale ha partecipato a due edizioni dei Mondiali (Eugene e Budapest) e agli eventi europei di Monaco, Istanbul e Chorzow, senza mai trovare un vero e proprio acuto, che adesso invece può sognare in Scozia. Il tempo odierno non è lontano nemmeno dal personale all’aperto di 1’44”79, un crono che in prospettiva potrà essere frantumato: tra Roma e Parigi, è la stagione giusta per stupire.
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