Glasgow in pedana: l’Italia che salta e lancia
27 Febbraio 2024Decolla mercoledì la spedizione azzurra per i Mondiali indoor di Glasgow. I 21 atleti convocati dal direttore tecnico Antonio La Torre raggiungeranno nel pomeriggio la Scozia, dove venerdì si aprirà la rassegna iridata al coperto che mette in palio 26 titoli mondiali in tre giornate di gara (1-3 marzo). Giovedì mattina, nel consueto allenamento ufficiale della vigilia, gli azzurri avranno la possibilità di prendere confidenza con la pista e le pedane della Emirates Arena di Glasgow, l’impianto che ospita l’evento. Nel pomeriggio, nel corso della riunione di squadra, saranno definiti i capitani della Nazionale. Tra gli azzurri, in due partono con il miglior accredito al mondo del 2024: Mattia Furlani 8,34 nel salto in lungo, Catalin Tecuceanu 1:45.00 negli 800 metri. In squadra i pesisti Leonardo Fabbri (super 22,37 a Liévin) e Zane Weir, rispettivamente argento mondiale a Budapest e oro europeo indoor a Istanbul nella passata stagione. In Turchia era salita sul podio anche Larissa Iapichino nel lungo (argento), di nuovo nel gruppo delle migliori. Dall’inverno dei record dell’atletica italiana sbarcano a Glasgow, tra gli altri, anche Zaynab Dosso primatista dei 60 con 7.02, l’ostacolista Lorenzo Simonelli, il mezzofondista Pietro Arese (3000), la pentatleta Sveva Gerevini.
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LE BIO DEI 21 AZZURRI DI GLASGOW 2024 (PDF)
di Marco Buccellato
Mondiali indoor di Glasgow da venerdì 1 a domenica 3 marzo: ecco la presentazione delle gare in pedana e delle prove multiple, con gli atleti più attesi e le possibili sfide. QUI la presentazione delle gare in pista.
ALTO, DONNE DA VERTICE - A due anni da Belgrado, il sudcoreano campione uscente Woo Sang-hyeok si presenta da favorito, in un momento di parziale stasi della specialità. In gara due dei medagliati di Istanbul, l'ucraino Protsenko e il belga Carmoy, e il neozelandese bronzo mondiale Hamish Kerr, molto attivo nella stagione australe all'aperto e in crescita di condizione. L'altro ucraino Doroshchuk e il ceco Stefela, ultimi arrivati a quota 2,30, per il ricambio generazionale. Usa con McEwen (2,33) per un podio assente da otto anni. Il contesto femminile promette scintille: già ben oltre i due metri, una al coperto e l'altra in Oceania, l'ucraina Yaroslava Mahuchikh e la primatista continentale Nicola Olyslagers (Australia), iscritta assieme all'iridata outdoor di Eugene Eleanor Patterson, apparentemente in ritardo di condizione. Dietro le favorite, prosegue la crescita della giovane serba Angelina Topic. A otto anni dal titolo mondiale di Portland, anche la statunitense Vashti Cunningham è in gara.
ASTA SENZA LIMITI - Armand Duplantis salutò Belgrado 2022 con il titolo mondiale e il primato di 6,20, poi migliorato e nuovamente sfiorato nei giorni scorsi, vicinissimo ai 6,24. Per lo svedese i rivali di sempre, la coppia USA Sam Kendricks (borsino in trend positivo) e Chris Nilsen (Usa mai all'oro dal 2006), il primatista asiatico Obiena, star delle Filippine, e due altri avversari di altissimo calibro, il francese Collet e l'australiano Marschall. Nell'asta femminile il nome del momento è la britannica Molly Caudery, primati personali a ripetizione fino al 4,86 di sabato scorso in Francia. Uno dei concorsi a più alto contenuto adrenalinico, con la statunitense olimpionica Katie Moon e la due volte iridata indoor Sandi Morris, la neozelandese Eliza McCartney in uno dei migliori momenti della carriera, la canadese Newman e la carta di casa Finlandia, la campionessa d’Europa all'aperto e indoor Wilma Murto. Team azzurro con la pluriprimatista italiana Roberta Bruni per riprendersi il record nazionale. Contesto di livello estremo: la misura più bassa delle iscritte è 4,71!
Azzurri in gara: Roberta Bruni (Carabinieri)
LUNGO DELLE MERAVIGLIE - Il greco Miltiadis Tentoglou parte da favorito per confermare l'oro di Belgrado. Italia con l'infinito talento di Mattia Furlani, capofila stagionale e primatista europeo U20 con 8,34. Gara con misure attese in conformità alle ultime cinque edizioni, dove per salire sul podio è stato necessario un salto non inferiore a 8,21. Giamaica senza l'argento mondiale di Budapest Pinnock, ma con il quarto classificato McLeod e l'iridato di Doha Gayle. Usa senza il simpaticissimo Dendy (un oro e due bronzi nelle ultime tre edizioni), ma con Williams e Lawson. Iscritto il cinese Wang Jianan, l'uomo che all'ultimo salto beffò Tentoglou a Eugene. Lungo donne: l'onda lunga Usa ha il nome di Tara Davis-Woodhall, la texana che si presenta con il 7,18 con cui domina la stagione. Assenti la tedesca oro olimpico Mihambo, la serba campionessa mondiale Ivana Spanovic e la britannica oro europeo indoor Sawyers, il lotto delle pretendenti alle zone alte della classifica, in base al trend delle ultime settimane, vede in pole position la nigeriana d'argento a Belgrado Ese Brume, l'azzurra argento europeo indoor Larissa Iapichino (6,80 agli Assoluti), la tedesca Assani, la romena Alina Rotaru-Kottmann e la lunghista-eptatleta svizzera Annik Kälin.
Azzurri in gara: Mattia Furlani (Fiamme Oro), Larissa Iapichino (Atl. Firenze Marathon)
TRIPLO, CUBANI E NON - Nella gara maschile, dal podio di Belgrado tornano in pedana il cubano campione mondiale Lazaro Martinez e il bronzo Donald Scott. Assente il campione olimpico Pichardo, ancora in attesa di poter vestire la maglia azzurra il capolista mondiale Andy Diaz (lo potrà fare dal 1° agosto), il favorito sembra essere Hugues Fabrice Zango, primatista d'Africa e del Burkina Faso, oro a Budapest. L'azzurro Emmanuel Ihemeje vanta la seconda misura stagionale tra gli specialisti europei, condivisa con il tedesco Max Hess, che al Mondiale indoor vanta un argento, e gli ultimi quattro bronzi agli Europei al coperto. L'Europa non coglie l'oro dal 2010 con il successo del francese Tamgho. Nei precedenti azzurri, l'oro di Paolo Camossi nel 2001. Casistica di elevata qualità: nelle ultime undici edizioni, solo una volta il podio è stato agganciato con una misura inferiore ai 17,20. Nella gara femminile, assente la tre volte iridata Yulimar Rojas, il continente americano offre il miglior cast con le cubane Leyanis Pérez e Liadagmis Povea, la coppia statunitense Orji e Moore e la specialista di Dominica Thea LaFond. Torna in pedana in una competizione globale la spagnola Ana Peleteiro dopo la maternità, e un buon crescendo di condizione.
Azzurri in gara: Emmanuel Ihemeje (Aeronautica)
PESO CON I BIG - Manca solo Joe Kovacs per godere di una qualità di specialisti pari a una finale mondiale o olimpica. C'è il primatista del mondo e due volte olimpionico e iridato all'aperto Ryan Crouser, che è il favorito del buon senso per riportare il titolo mondiale agli Usa dopo dieci anni, ma dal Brasile arriva Darlan Romani, che due anni fa a Belgrado riuscì nell'impresa di prevalere proprio sullo statunitense. Azzurri con le carte giuste per le zone alte della classifica: Leonardo Fabbri d'argento a Budapest e Zane Weir oro europeo indoor a Istanbul. Non manca il neozelandese Tom Walsh, due volte all'oro mondiale indoor e sempre a podio nelle ultime quattro edizioni, e avversari in grande condizione come il giamaicano Rajindra Campbell e il nigeriano Enekwechi. Europa senza oro dal colpaccio di Manolo Martinez nel 2003. Tra le donne assenze importanti, la portoghese iridata di Belgrado Dongmo (infortunio) e la cinese Gong. Per le medaglie, le ipotesi più attendibili si leggono nei nomi della due volte iridata outdoor Chase Jackson-Ealey, nella canadese Sarah Mitton e nell'olandese Jessica Schilder, che guida le graduatorie stagionali e che a Belgrado colse il bronzo. Cabala: un solo oro Usa, con Michelle Carter nel 2016. Outsider: l'altra americana Maggie Ewen e la giamaicana Thomas-Dodd.
Azzurri in gara: Leonardo Fabbri (Aeronautica), Zane Weir (Fiamme Gialle)
PROVE MULTIPLE - L’Europa giovane dell'eptathlon mira in alto, a partire dallo svizzero Simon Ehammer (argento due anni fa), dai norvegesi Sander Skotheim (argento un anno fa a Istanbul) e Markus Rooth, al belga Hauttekeete e al francese Gletty. Il titolo andrà a un atleta mai all'oro, in assenza dei superbig Warner, LePage e Mayer. Presente il leader stagionale, Ken Mullings (Bahamas). Pentathlon: con un occhio allo score stagionale, la spagnola Maria Vicente sembra l'atleta con le carte migliori in un cast che comprende le cinque principali specialiste della stagione, tra cui la primatista italiana Sveva Gerevini. Cerca la conferma la belga campionessa del mondo in carica Noor Vidts, al via anche la talentuosa ventenne finlandese Saga Vanninen, con assenze di rilievo quali la belga Thiam, la britannica Johnson-Thompson e la polacca Sulek (in maternità). La storia recente dei campionati indica uno score minimo ben oltre i 4600 punti per raggiungere il podio.
Azzurri in gara: Sveva Gerevini (Carabinieri)
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