Aperte le iscrizioni per la ''EliRun''

04 Marzo 2024

Come partecipare alla staffetta 50x1000 in ricordo di una runner appassionata, scomparsa a soli 36 anni. Il ricavato delle iscrizioni al Progetto Alessandra dell'Alcli Giorgio e Silvia

di Christian Diociaiuti

Corriamo con il sorriso per ricordare. Sabato 23 marzo allo stadio Nando Martellini-Terme di Caracalla, FIDAL Lazio organizza una manifestazione a staffetta 50x1000 dal titolo “EliRun”, in ricordo di una runner appassionata, scomparsa davvero troppo presto. Si tratta di Elisabetta Beltrame, che ci ha lasciato a marzo 2023 a soli 36 anni a causa di un male che non le ha lasciato spazio e tempo per una volata che le permettesse di batterlo; lei così innamorata della corsa, dell’atletica e conosciutissima a Roma e nel Lazio.

Le iscrizioni sono aperte. 

Il movimento vuole ricordarla con questo evento. Le iscrizioni si chiudono il 19 marzo o al raggiungimento di 100 iscritti, considerato che le staffette saranno due. Iscrizioni online: nel dispositivo tutti i dettagli legati all'iscrizione e alla partecipazione. L'evento è riservato a tutti i tesserati FIDAL categorie Ragazzi/e, Cadetti/e, A/J/P/S maschili e femminili oltre che Master maschile/femminile. A tutti i partecipanti verrà consegnata una maglia ricordo della manifestazione che ha come orario di ritrovo le 11.30 e che vedrà il via della 50x1000 alle 13. In locandina e nel dispositivo tutti i dettagli.

Elisabetta sarà nel cuore di tutti i partecipanti. Ma non solo lei. L’intero ricavato delle iscrizioni sarà devoluto all’Alcli Giorgio e Silvia, associazione reatina che supporta i malati oncologici di ogni età. In particolare i fondi saranno destinati al Progetto Alessandra, dedicato a un'altra donna scomparsa prematuramente a causa di una malattia oncologica. Il progetto – fortemente voluto dal marito di Alessandra e portato avanti con amore dall’Alcli – permette alle donne in terapia oncologica di avere gratuitamente una parrucca, per contrastare l’inevitabile caduta dei capelli dovuta ai farmaci chemioterapici e non misurarsi, oltre che con la malattia e quanto c’è di collegato, anche con un aspetto spesso difficile da accettare. Un progetto che abbraccia le donne reatine, di Roma e del Lazio (ma non solo).




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