Mondo: la settimana internazionale

24 Marzo 2024

I Giochi africani, il Sydney Track Classic, l'agenda USA e le maratone in Oriente.
di Marco Buccellato

Cinque giorni di atletica in Ghana, a Accra, nel contesto degli All-Africa Games, per un medagliere dominato dalle undici medaglie d'oro della Nigeria contro le sette dell'Etiopia e del Sud Africa (rispettivamente sette argenti contro uno), e un oro in meno per il Kenya. Un programma con risultati di spessore e con alcuni big del panorama africano che hanno ben onorato la manifestazione, che ha contato otto migliori prestazioni mondiali stagionali, considerando la precocità del calendario outdoor. Tra queste, quelle dei due campioni del mondo indoor di Glasgow Hugues Fabrice Zango (16,97 nel triplo) e della giovane etiope Tsige Duguma (1:57.73 sugli 800 metri, la miglior prestazione tecnica del programma femminile), un'avversaria in più, in prospettiva olimpica, per la keniana campionessa mondiale Mary Moraa, a sua volta al miglior crono stagionale nei 400 metri in 50.57. Ai vertici stagionali anche Tobi Amusan nei 100hs in 12.89 (poi migliorato da Nia Ali con 12.86 ieri in Florida), la primatista mondiale dei 3000 siepi Beatrice Chepkoech (oro in 9:15.61 davanti all'olimpionica Peruth Chemutai, dopo aver chiuso quarta nei 5000), e le staffette maschili, con Nigeria al titolo in 38.41 a lo Zambia sotto i tre minuti nella 4x400 in 2:59.12 davanti al Botswana (2:59.32). Primato africano, inoltre, con la 4x400 mista per la Nigeria in 3:13.26.

Altri risultati da segnalare, il 6,92 ventoso di Ese Brume nel lungo donne, il record marocchino nei 400hs di Saad Hinti (primo in 48.82), la sconfitta del già campione mondiale di giavellotto Julius Yego (81,74) battuto dal giovane nigeriano Nnadi Chinecherem (primato nazionale con 82,80), il successo delle star etiopi Hagos Gebrhiwet (13:38.12 nei 5000) e Hirut Meshesha (4:05.71 nei 1500). Non ha gareggiato l'argento iridato dei 100 e bronzo dei 200 Letsile Tebogo, che lunedì scorso ha furoreggiato a Pretoria nel Gran Prix sudafricano, schiantando il personale dei 400 metri a 44.29, in un meeting dove l'altro talento del Botswana Kethobogile Haingura ha vinto gli 800 metri in 1:43.94.

SYDNEY TRACK CLASSIC. Il meeting australiano non ha deluso,  un record d'Oceania nella 4x100 femminile abbattuto dopo ventiquattro anni dal quartetto Lane-Masters-Connolly-Lewis in 42.94 (cinque centesimi sul vecchio primato), in una gara dove anche il team australiano U20 ha migliorato il record oceanico di categoria (44.34). Identico squillo, record d'Oceania U20, per il formidabile Cameron Myers, che ha corso i 3000 in 7:46.38, migliorando se stesso di cinque secondi e mezzo. Altri risultati di valore da Jessica Hull (8:37.18 nei 3000) e dall'altista Yual Reath (2,27 ma già a 2,28 questa stagione). Nell'alto donne vince Eleanor Patterson con 1,88. Sempre dall'Oceania, rientro alle gare dopo l'infortunio di fine estate per la campionessa del mondo di salto con l'asta (con Katie Moon), la neozelandese Nina Kennedy, che ha superato la misura di 4,62 ieri a Perth.

USA, FIORISCE LA PRIMAVERA. Prima ondata di meeting di una certa consistenza tecnica e con alcuni grossi nomi in agenda, come il canadese campione del mondo degli 800 metri Marco Arop che ha esordito correndo i 400 a Starkville in 46.61 (secondo) e il giorno successivo i 1500 metri (3:49.27, anconra secondo). Giro di pista completo anche per la star dei 200 Kenny Bednarek, che invece ha vinto a Orlando in 46.00. Un altro big dell'atletica USA, l'argento mondiale di salto in alto JuVaughn Harrison, ha esordito con il vecchio amore del salto in lungo a Baton Rouge, saltando 8,15 e 8,14 con vento oltre i limiti. Il pluridorato Christian Taylor, ancora alla ricerca della miglior condizione tecnica dopo il gravissimo infortunio, ha aperto nelle Florida Relays di Tallahassee con 16,29. Altra stella in cerca del minimo olimpico, il primatista del decathlon Kevin Mayer, che a San Diego ha interrotto la rincorsa allo standard (8.460 punti) e rimette il prossimo tentativo in un decathlon delle prossime settimane. 

SU TORNA. Nell'Hurricane Invitational di Coral Gables rientro outdoor del primatista asiatico dei 100 metri Su Bingtian, terzo frazionista del quartetto cinese che si è espresso in 38.99. Due dei compagni di team, Xie Zhenye e Chen Jiapend, hanno ben figurato nei 100 in 10.06 e 10.11, battuti dal giapponese già campione del mondo U18 Abdul Hakim Sani Brown (10.02). Negli altri meeting spicca il clamoroso 11.01 di Cyntheria James a Columbia, una atleta high school fino all'anno scorso, con un personale di 11.46! Successi di atleti italiani: a Westwood nel giavellotto Federica Botter con 54,91 e al Trojan Invitational di Los Angeles si impone Sara Zabarino con 50,63, vincono in coppia a Hays l'astista Virginia Scardanzan (4,02) e la martellista Paola Castaldi (54,03). Nell'Oregon Preview di Eugene, infine, secondo posto di Freider Fornasari nei 100 metri (10.64/-0,2) e terzo nei 200 (21.53/0,4). 

MARATONE, TRIS IN CINA. Tre 42 km in terra cinese, stamani: migliori risultati maschili a Wuxi, con successo dell'etiope Tadu Abate in 2h06:18 sul connazionale Abay Alemu (2h06:50) e sul kenuano Nicholas Kirwa (2h06:57), stesso crono del cinese Jie He, al primato nazionale. Tra le donne tripletta keniana con Veronica Maina (2h24:46), Rodah Jepkorir (2h26:24) e Monica Chebet (2h26:30). Il top cronometrico femminile è a firma della tanzaniana Jackline Sakilu, prima a Chongqing in 2h21:27 con oltre sei minuti di margine sulla seconda, l'etiope Kebebush Yisma (2h27:46). Successo uomini al keniano Josphat Kiptoo Boit in 2h07:53. Infine a Wuhan rientro vittorioso per l'etiope iridata 2015 e bronzo olipico 2016 Mare Dibaba, prima in 2h25:12 sulla keniana Pauline Korikwiang (2h26:40). 

MEZZE IN EUROPA. Quasi keniani-pigliatutto: In Olanda, a Venlo, successi di Charles Matata in 1h00:39 e Veronica Loleo in 1h07:38. Nella mezza spagnola di Azkoitia-Azpeitia vince tra gli uomini Elijah Kibet Seurey in 1h01:59 e Rose Chelimo (Bahrain) coglie l'unico successo non keniano del weekend in 1h08:49. A Nuaille (Francia), Joseph Kimutai (1h01:46) e Lucy Mawia (1h10:36). Infine a Zagabria vincono Ezekiel Kipkorir in 1h02:08 e Philice Kipkerio (modesto crono di 1h17:31). 

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