Mondo: Benjamin e Alfred big a Walnut

22 Aprile 2024

Le Mt.SAC Relays a Walnut, l'agenda USA, i campionati sudafricani, le maratone.
di Marco Buccellato

Nella celebre manifestazione della California (edizione n.64) è tornata in pista la primatista del mondo dei 400hs Sydney McLaughlin-Levrone, che ha corso una 4x100 con compagne di team Kendra Harrison, Jemma Prandini e la sprinter pura Akinosun. La formazione tutta a stelle e strisce (Formula Kersee) è stata preceduta di ben nove decimi (42.03 contro 42.93) dal quartetto misto composto da Dina Asher-Smith, Rhasidat Adeleke, Lanae Tava-Thomas e Julien Alfred, la sprinter di St.Lucia iridata nei 60 metri, che ha vinto anche i 200 in 22.58 davanti alla Adeleke (22.61) e alla Asher-Smith (22.80). Tra i migliori risultati delle quattro giornate di gare, il successo del decatleta portoricano Ayden Owens-Delerme, quarto ai mondiali 2022, con il personal best portato a 8.720 punti, miglior score 2024 unitamente a quello di Michelle Atherley nell'eptathlon (6.372), il 44.41 di Rai Benjamin nei 400 piani (terza prestazione della carriera a due decimi dal personale), l'ennesima martellata della campionessa del mondo Camryn Rogers (76,30), che per ora sfida a distanza l'altra iridata Brooke Andersen (76,91 a Charlottesville). Il martello, in Canada, è nel momento migliore di sempre grazie alla Rogers e al formidabile Katzberg, ma non mancano i rincalzi: a Walnut l'altro canadese Rowan Hamilton si è imposto con 77,16. 

GARDINER & HARRISON. Primo 400 dell'anno per l'oro olimpico Steven Gardiner, che ha vinto in 44.45 al Louisiana Alumni Gold di Baton Rouge precedendo Vernon Norwood (44.94) e l'argento mondiale di Budapest Matthew Hudson-Smith (45.00). Un altro argento di Budapest, il versatile JuVaughn Harrison, ha gareggiato nell'alto portando il limite stagionale all'aperto a 2,34. Ancora Canada in evidenza, nei 100 metri vinti da Aleia Hobbs in 10.88 (miglior crono dell'anno), con il record nazionale di Audrey Leduc nei 100 metri, un 10.96 che migliora di due centesimi, dopo ben 37 anni, il primato di Angela Bailey, scomparsa quasi tre anni fa. In un'altra serie, appena 2,2 metri al secondo per l'impressionante 10.84 della giamaicana Brianna Lyston. Nei concorsi, gran record nazionale del discobolo cileno Claudio Romero, vincitore con 67,29.

ALTRO DAGLI USA. Senzasionale progresso del 20enne T'Mars McCallum, che con due metri di vento a favore è sceso a 9.94 nei 100 metri in una riunione a Columbia. Due anni fa, da talento high school, aveva corso in 10.13. Ha preceduto il campione del mondo di staffetta mista Matt Boling (10.06), primo nei 200 ventosi in 20.03. La serie dei meeting nell'ormai celebre località di Ramona prosegue, come i progressi: stavolta a beneficiare delle particolari condizioni è stata l'olandese Alida Van Daalen, che ha raggiunto 66 metri esatti nel disco. Nelle Oregon Relays di Eugene, record del mondo maschile nella Distance Medley con il quartetto composto da Brannon Kidder, Brandon Miller, Isaiah Harris e Henry Wynne che hanno fermato il display a 9:14.58, quasi un secondo meglio del 9:15.50 del team USA alle World Relays del 2015. 

CAMPIONATI SUDAFRICANI. A Pietermaritzburg, circa 500 metri sopra il livello del mare. Il miglior risultato è stato il 44.31 sui 400 metri di Lythe Pillay, ma c'è stato anche il ritorno di Wayde van Niekerk nei 200 (20.31), battuto da Benji Richardson (20.16). L'ennesimo titolo per Akani Simbine nei 100 metri (10.01) e la finale del lungo maschile con ben tre atleti oltre gli otto metri sono stati gli altri acuti della manifestazione. Cheswill Johnson al titolo con 8,22 davanti a Divan Manuel (8,13) e Nikithemba Hani (8,05), solo quarto Samaai con 7,98. Sugli 800, 1:44.92 per Edmund Du Plessis.

STRADA. All'ombra della grandiosa maratona di Londra si sono disputate altre 42km in Europa. A Vienna (edizione n.41) vincono i favoriti, l'etiope Chala Regasa in 2h06:35 e l'eritrea Nazret Weldu in 2h24:08. Regasa ha fatto il vuoto dietro di sé, mentre la Weldu ha preceduto, con margine superiore ai due minuti, le keniane Faith Chepkoech (2h26:22) e Rebecca Tanui (2h26:53). Nella maratona olandese di Enschede doppio successo marocchino, con Taoufik Allam in 2h08:58 e Souad Kanbouchia in 2h27:16. A proposito di Marocco, la 42km di Rabat ha visto i successi del keniano Robert Kwambai in 2h09:06 e della specialista di casa Rahma Tahiri (2h25:30) davanti alla connazionale Kaoutar Farkoussi (2h25:35), con lo standard olimpico centrato da entrambe.

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