Cavalli, Riva e azzurrini vincenti a Oderzo

01 Maggio 2024

La ligure e il piemontese trionfano nella classica su strada in Veneto. L’Italia al successo tra gli uomini, seconda la squadra femminile nell’incontro internazionale under 20

di Mauro Ferraro (FIDAL Veneto)

Si ripete Ludovica Cavalli e torna al successo Pietro Riva nella 27esima Corsa Internazionale Oderzo Città Archeologica, mentre vince l’Italia tra gli uomini e chiudono al secondo posto le azzurre nel Trofeo Opitergium International Road Race under 20. La gara femminile è ancora terreno di conquista per la ligure Cavalli, portacolori dell’Aeronautica, che concede il bis dopo aver trovato un’avversaria irriducibile nella slovena Klara Lukan, tre anni fa vicecampionessa europea under 23 nel cross e sui 5000 in pista. Nei 5 chilometri lungo le vie di Oderzo, in provincia di Treviso, si sfidano senza risparmiarsi. Un’ottima Sara Nestola (Calcestruzzi Corradini Excelsior) è l’ultima a cedere al loro ritmo. Poi il confronto diventa un duello che, alla fine dell’ultimo giro, vede prevalere l’azzurra: Cavalli arriva in 15:36, secondo tempo della carriera su strada dopo il recente 15:18 di Parigi, e precede Lukan di una manciata di secondi (15:41). “Ho conosciuto la gara di Oderzo con la maglia della Nazionale giovanile - racconta la genovese - oggi sono tornata e ho provato ancora una volta una grande emozione. È stata una bellissima gara, con un pubblico stupendo che non so come ringraziare per il supporto che ci ha dato. Sto crescendo, ora sogno l’Olimpiade”, ha detto la vincitrice. Sotto i 16 minuti anche Sara Nestola (15:54), quarta in 16:29 la trevigiana Michela Moretton (Assindustria Sport), azzurra nel cross, in ripresa dopo un inverno difficile e quinta Maria Gorette Subano (Cus Pro Patria Milano, 16:30).

È la seconda volta anche per Pietro Riva (Fiamme Oro) che si era già imposto in Piazza Grande nel 2022 e festeggia con una vittoria nel giorno del 27esimo compleanno. In tre si giocano il successo, i più attesi: Riva insieme a Pasquale Selvarolo (Fiamme Azzurre) ed Eyob Faniel (Fiamme Oro) dopo aver staccato Marouan Razine (Esercito) e l’atleta di casa Nicolò Bedini (Gp Parco Alpi Apuane), finiti nell’ordine ai piedi del podio. Riva ha tagliato il traguardo in 28:57 sui 10 chilometri mettendosi alle spalle Selvarolo (28:58) e, appena dietro, Faniel (29:00). Un’appassionante volata a tre, come non si era mai vista in anni recenti a Oderzo. “Sono molto soddisfatto della mia prova - commenta Riva - e ho battuto avversari importanti, segno che la forma c’è. Forse potevamo correre anche più veloci, ma ci siamo un po’ studiati a vicenda. È bello anche così”. A Bedini il Trofeo Energon Esco, come miglior under 23 di giornata tra i tesserati per società civili.

Bel risultato collettivo per i giovani azzurri nella settima edizione dell’incontro internazionale dove il leader della gara maschile arriva dalla Svezia: si chiama Sebastian Lörstad e ha appena 16 anni. È lui l’atleta che poco dopo la metà dei 10 chilometri decide di rompere gli indugi e produrre l’azione che fraziona il gruppo di testa. Il cambio di passo decisivo nel corso della penultima tornata, quando Lörstad allunga, staccando il francese Ishak Dahmani, alla fine secondo. Sul veloce percorso della cittadina veneta, lo svedese taglia il traguardo di Piazza Grande in 30:49 mentre Dahmani chiude in 30:54. Brillante prova per il lombardo Lorenzo Pelliciardi, quarto (31:10), alle spalle del serbo Aldin Catovic (30:58).

Gli azzurrini si piazzano in cinque tra i migliori undici: alle spalle di Pelliciardi, sesto Francesco Mazza (31:20), settimo Francesco Ropelato (31:33), ottavo Leonardo Mazzoni ottavo (31:39) e undicesimo Nicola Morosini (31:50). La vittoria nella classifica di squadra, basata sulla somma dei tempi dei migliori tre atleti, va così all’Italia (1h34:03) davanti a Francia (1h35:00) e Inghilterra (1h35:17).

Nella gara femminile (5 km) è l’inglese Isobella Jones a giocare la carta dell’audacia e a staccare le avversarie sin dalle prime tornate. Nella seconda parte, la rimonta della serba Saima Muric è però prepotente. Al penultimo passaggio all’ombra del Torresin, la caratteristica torre dell’orologio, le due atlete sono appaiate ma poi la falcata lunga e leggera di Muric - nona nei 3000 agli Europei under 20 di Gerusalemme - ha il sopravvento e il suo ingresso sul rettilineo d’arrivo avviene in solitaria. Muric chiude in 16:49, Jones in 16:56, subito davanti all’umbra Laura Ribigini, ottima terza (16:57). Poi la vincitrice dell’edizione 2023 Margherita Voliani, questa volta sesta (17:19). A seguire Giulia Bernini decima (17:24), Elisa Rovedatti tredicesima (17:31) ed Elena Ribigini sedicesima (17:33). L’Italia è seconda in classifica (51:40) ad appena otto secondi dall’Inghilterra (51:32), terza la Svezia (52:06).

IN PISTA - Nei meeting del 1° maggio, oltre al favoloso 22,88 di Leonardo Fabbri nel peso a Modena, sprint vincente a Imperia nei 100 di Andrea Federici (Atl. Biotekna) che torna ad avvicinare il personale con 10.28 (+1.6) malgrado la pioggia nel 36° Trofeo Maurina. Debutto stagionale all’aperto nei 100 ostacoli per Elisa Di Lazzaro (Carabinieri) in 13.21 (+2.0) davanti al 13.36 della tricolore indoor Nicla Mosetti (Nissolino Sport). [RISULTATI] Nella 56esima Quercia d’Oro, a Rovereto (Trento), c’è il doppio acuto di Alice Muraro (Aeronautica): la 23enne vicentina, medaglia d’oro alle Universiadi nei 400 ostacoli, si impone sui 200 con il personale di 23.65 (+0.5) che vale sei decimi di progresso in confronto al suo primato dell’anno scorso ma anche sui 100 ostacoli in 13.46 (-0.1). Nell’alto la stagione all’aperto di Manuel Lando (Aeronautica) comincia con la misura di 2,20 mentre nel giavellotto 52,63 di Paola Padovan (Carabinieri). [RISULTATI] A Palmanova (Udine) nei 200 metri Giorgia Bellinazzi (Esercito) corre in 23.64 (+1.3). [RISULTATI] Sulla pedana di Brescia lo junior Matteo Sioli (Euroatletica 2002) si migliora con 2,16 nell’alto. [RISULTATI]

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File allegati:
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Le premiazioni delle squadre azzurre under 20 (foto Atleticamente/organizzatori)


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