Mei: ‘Questi ragazzi possono segnare un’epoca’
06 Giugno 2024di Christian Diociaiuti
Europei. Ci siamo. Roma abbraccia la squadra italiana di 113 atleti e apre le porte di un Olimpico che si colorerà di emozioni azzurre. Una squadra selezionata dal direttore tecnico Antonio La Torre e ‘benedetta’ dal presidente FIDAL Stefano Mei. Si scende in pista e in pedana da venerdì 7 giugno, e fino al 12 giugno. Nella conferenza della vigilia ospitata a Casa Atletica Italiana, alle Officine Farneto, a due passi dall’Olimpico pronto ad accendersi per i suoi azzurri, La Torre ha parlato di picchi, pronostici e coesione. Lo ha fatto accanto al presidente Mei, e insieme a Mattia Furlani, Leonardo Fabbri, Nadia Battocletti, Chituru Ali e Catalin Tecuceanu, cinque degli atleti più attesi.
LAVORO - Emozione. Ma anche lavoro. Storia. Sono le parole chiave con cui il presidente FIDAL Stefano Mei apre la porta dell’Olimpico e accompagna tutti gli appassionati nella Casa della Nazionale Italiana. Tutte punte, tutti stretti uno all’altro. “Il nostro patrimonio migliore sono i ragazzi. Perché avere grandi finanze aiuta. Ma avere ragazzi così, significa che tanti giovani possano essere ispirati e possano cominciare a fare atletica. Il segno distintivo di questo mandato è l’attenzione ai ragazzi e ai loro tecnici - sottolinea il presidente - e non è un caso che dopo 65 anni siamo riusciti a vincere la Coppa Europa”.
“FARETE LA STORIA” - Mei si gode i risultati degli ultimi tre anni, dal 2021 a qui: “Queste tre stagioni sono state eccezionali. Cinquanta anni dopo ci sono gli Europei a Roma: l’anniversario importante è quello. Va detto che è ancor più incisivo il ruolo dell’Europa nell’atletica mondiale ed è ancor più difficile emergere. È difficile ripetersi, ma per tre stagioni questi ragazzi lo hanno fatto. Francamente non ho mai visto una Nazionale così coesa. Qui abbiamo cinque atleti che possono segnare un’epoca con questi Europei. Mi fate emozionare forse più di quando ero in pista. Saranno sei giornate intense, auguro a tutti di divertirsi. L’allestimento degli Europei all’Olimpico è bellissimo. C’è questa pedana del lungo che permette al pubblico di essere vicinissimo, so che Furlani l’ha provata. Lasceremo un’impronta indelebile nello sport: la legacy non sarà solo per i campi e le strutture rinnovate, ma sull’eredità morale data con l’immagine di questi ragazzi”.
RESPONSABILI E REALISTI - “I ragazzi sono consapevoli di poter essere protagonisti e sanno che in campo nessuno ti regala niente - il mantra del direttore tecnico Antonio La Torre - siamo in un contesto di alto livello, con campioni mondiali e olimpici in diverse gare. Prima di tutto la chiave è la coesione, l’essere squadra. Mi aspetto una grande assunzione di responsabilità e realismo, chiedo agli atleti di divertirsi e di combattere. In tante gare servirà farlo fino all’ultimo centimetro”.
ROMA È CASA - Roma è Casa, e la Nazionale italiana sente tutte le responsabilità ma anche l'occasione: “In questa compattezza degli azzurri mi aspetto delle sorprese - aggiunge La Torre - per me abbiamo 25-30 atleti che possono dire la loro per qualcosa di importante. E questa di Roma è una tappa importantissima di avvicinamento alle Olimpiadi, per molti sarà un esame per togliersi tanta ansia di dosso. Per questo non bisogna mai mollare un centimetro. L’avvicinamento della Nazionale agli Europei? Abbiamo 'rovesciato' Eugene, dove comunque ci andò tutto bene (nel 2022 prima i Mondiali e poi gli Europei, quest'anno prima gli Europei e poi le Olimpiadi, ndr). E poi non c’è il fuso orario. E in ottica Giochi guadagniamo 10 giorni di allenamento. Un cambiamento di mentalità ha portato questo protagonismo invernale. La Nazionale dovrà avere due picchi".
PICCHI E MIRACOLI - “Prendete Tamberi - dice La Torre, che ha anche esaltato le qualità degli azzurri presenti in conferenza stampa a Casa Atletica Italiana (Leonardo Fabbri, Catalin Tecuceanu, Chituru Ali, Nadia Battocletti e Mattia Furlani) - il Capitano qui c’è, ma il suo picco saranno le Olimpiadi. E vedere Zane Weir commosso per essere in condizione di poter fare il suo mestiere o quello che sta facendo Stano a 55 giorni dalle Olimpiadi, ci dà la dimensione del lavoro che stiamo portando avanti”. Responsabilità, ma anche emozione: “Per molti degli azzurri, Roma potrebbe essere la tappa d’arrivo - le parole del direttore tecnico - bisognerà capire che l’emozione, con la presenza del pubblico può essere aiutata, catalizzata per raggiungere il risultato”.
PARTNER - Sostengono Casa Atletica Italiana i main partner della Federazione Italiana di Atletica Leggera Joma, Frecciarossa, IP, gli official partner Felicetti, Uliveto, Conica, i media partner Corriere dello Sport e Tuttosport, i digital partner Nexting e Sportface. Sono partner di Casa Atletica Italiana Cantina Vignaioli Scansano, Consorzio delle Venezie, Pam Panorama.
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