Europei: Sito 45.12, quattro in finale a Roma
08 Giugno 2024di Cesare Rizzi e Luca Cassai
Ancora emozioni azzurre agli Europei di Roma, nella mattina della seconda giornata, dopo le quattro medaglie della serata di apertura. Nei 400 metri fa sensazione Luca Sito con un eclatante 45.12 in batteria che vale il terzo crono italiano di sempre e la migliore prestazione nazionale under 23. È in stato di grazia il 21enne milanese, ad appena tredici ore dall’argento con la 4x400 mista: corre con estrema facilità, si volta indietro per controllare a metà del rettilineo senza spingere negli ultimi metri, ma toglie comunque 23 centesimi al record personale. Per le semifinali si qualificano anche gli altri tre protagonisti della medaglia in staffetta: Edoardo Scotti con un pregevole 45.59, brillano Alice Mangione (51.71) e Anna Polinari (52.06), avanti come Giancarla Trevisan (52.22). Quattro azzurri conquistano il pass per la finale. Nei 3000 siepi promossi Yassin Bouih (8:34.06) e Osama Zoghlami (8:34.31) che riescono a cogliere un piazzamento utile, eliminato invece Ala Zoghlami nonostante il tempo di 8:31.88. Obiettivo centrato per le astiste Elisa Molinarolo, a quota 4,50 con un percorso netto, e Roberta Bruni, a segno con la seconda prova, mentre Sonia Malavisi è out con 4,40. L’eptathlon vede al settimo posto Sveva Gerevini con 4688 punti quando mancano due prove al termine, dopo un altro buon risultato nel lungo con 6,33 controvento (-1.1). Disco verde nelle batterie dei 100 metri per Anna Bongiorni che stacca il biglietto per le semifinali in 11.35 (+0.4).
400 uomini (batterie) - Tre azzurri nei 400 e due di loro dopo l’apoteosi d’argento della mista di 13 ore prima: sono proprio loro, Luca Sito e Edoardo Scotti, a ottenere il pass per le semifinali delle 20.38 di sabato, ma è la gara di Sito a far sgranare gli occhi. Il milanese del Cus Pro Patria Milano, dalla corsia tre dell’ultima batteria, dà l’impressione di gestire l’azione per buona parte del giro di pista, a 50 metri inizia a guardarsi alle spalle, mette in folle negli ultimi 30 e... stampa un formidabile 45.12, terzo crono italiano della storia dietro solo a Davide Re (44.77) e Alessandro Sibilio (45.08) e a pareggiare il tempo di Matteo Galvan che nel 2016 era anche record italiano. Non solo: l’allievo di Alessandro Simonelli, a livello under 23, diventa il leader europeo 2024 e firma la nuova migliore prestazione italiana promesse superando di nove centesimi Edoardo Scotti (45.21 nel 2020 proprio a Roma). “Il crono mi ha evidentemente stupito - il pensiero di Sito, sceso di 23 centesimi sul precedente personale per siglare il miglior tempo del turno - e ho corso facile fino ai 300 metri, poi ho mollato ma è uscito comunque un risultato incredibile. Arrivo dal calcio, nel 2020 quando ho iniziato avevo ancora una corsa da calciatore ma l’evoluzione della mia tecnica è stata naturale, non ho dovuto lavorarci in modo particolare. Vorrei presto testarmi anche sui 200 che potrei dire essere la mia gara preferita. Battere il limite nazionale under 23 di Scotti, che è un amico, è un grande onore. Ora le aspettative chiaramente saranno più alte per la semifinale”.
Proprio Edoardo Scotti, in corsia sette nella prima batteria, apre il primo round dei 400 uomini in chiave azzurra: il suo rettilineo è molto controllato, i 100 metri finali “alla Scotti” con un parziale da 12.05 per un 45.59 che è gran cosa viste le fatiche del giorno precedente e che colloca il portacolori dei Carabinieri alle spalle soltanto del belga Jonathan Sacoor (45.50), sua vecchia conoscenza (campione del mondo under 20 nel 2018 nella finale in cui Scotti fu quarto) e reduce a sua volta dalla mista di venerdì sera. “La stanchezza della mista un po’ l’ho sentita - racconta l’azzurro - è stato un bene che Sacoor non abbia fatto il ‘matto’ e che non si sia passati veloci ai 200 metri. Poi mi hanno sfidato sul rettilineo finale e in genere non è una buona idea per gli altri”. Nella seconda batteria tocca a Riccardo Meli (Fiamme Gialle): il siciliano sigla lo stagionale, con 46.17 resiste al ritorno del tedesco Marc Koch ma il crono è il 16esimo del turno, due posizioni di troppo per la semifinale.
400 donne (batterie) - Anche in questo caso tre maglie azzurre e due medagliate della mista: stavolta il bilancio è ancora migliore, con tre su tre in semifinale (in programma domenica alle ore 20.05). A livello cronometrico, pur senza sobbalzi sulla sedia come accaduto tra gli uomini, si vedono cose decisamente interessanti. Alice Mangione (Esercito), in una seconda batteria piuttosto veloce, deve spingere ma sfoggia un ottimo 51.71, primato stagionale migliorato di due decimi buoni. Convincono anche Anna Polinari (Carabinieri), seconda nella terza batteria con 52.06, e Giancarla Trevisan (Bracco), terza nella prima eliminatoria con 52.22: nel complesso (in “semi” i primi 12 tempi) Mangione è terza, Polinari settima e Trevisan undicesima. Portavoce delle quattrocentiste è Mangione: “Correre sentendo urlare il proprio nome è un’emozione unica: non pensavo di valere questo tempo, in riscaldamento mi sentivo un po’ stanca”. Polinari le fa eco: “La carica della mista mi ha aiutato a fare questi 400 metri: non ho dormito la scorsa notte per l’adrenalina, in riscaldamento sentivo le gambe pesanti”.
Asta donne (qualificazione) - Roberta Bruni (Carabinieri) e Elisa Molinarolo (Fiamme Oro) avanti tutta verso la finale di lunedì (ore 20.15), Sonia Malavisi (Fiamme Gialle) eliminata e consolata dalle compagne azzurre. La misura spartiacque è 4,50: la superano in 12 e altrettante sono proprio le finaliste, in un novero che comprende Molinarolo (percorso netto per lei tra 4,25, 4,40 e 4,50) e Bruni (4,25 e 4,40 alla prima, poi 4,50 agguantato alla seconda) ma non Malavisi, che commette tre nulli mentre non aveva fallito nemmeno un salto alle misure precedenti fino a 4,40. Non mancano i colpi di scena, dalla rinuncia del bronzo uscente Tina Sutej (Slovenia) ai tre nulli d’ingresso di Holly Bradshaw (Gran Bretagna).
3000 siepi uomini (batterie) - Due gli azzurri a staccare il biglietto per la finale di lunedì (ore 22.00) in una specialità di grande tradizione per l’Italia. La gestione di gara di Osama Zoghlami (Aeronautica), già sul podio due anni fa a Monaco, e Yassin Bouih (Fiamme Gialle) nella prima batteria è sagace. All’inizio Bouih si mette davanti, in una fase di avvio piuttosto placida (3:03.12 ai 1000 metri, 5:54.13 al secondo chilometro) in cui c’è anche l’austriaco Rattinger a condurre. La selezione la fa poi Osama Zoghlami che “sveglia” l’andatura all’inizio dell’ultimo chilometro. A 200 metri dal termine sono in nove per otto posti che valgono la “Q” maiuscola (nessun tempo di ripescaggio): vince il francese Djilali Bedrani (8:33.63), Bouih (quarto in 8:34.06) e Osama Zoghlami (settimo in 8:34.61) entrano comodamente in finale. “Vorrei difendere il podio, la concorrenza è molto più alta: siamo in una dozzina tra 8:12 e 8:18”, l’arringa di Osama dopo la gara, affiancato da Bouih felice “per poter disputare il primo campionato in questa specialità nella città dove ho vissuto quattro anni”. Meno bene va ad Ala Zoghlami (Fiamme Oro) in una seconda batteria molto più veloce vinta dallo spagnolo Daniel Arce (8:21.46): il siciliano non trova mai posto nelle posizioni nobili del gruppo di testa e deve accontentarsi della 12esima piazza nonostante il crono più veloce tra gli azzurri (8:31.88).
100 donne (batterie) - Settanta metri iniziali di ottimo livello, poi un doppio sorpasso che cambia nulla sulla “bilancia” del passaggio del turno. Anna Bongiorni (Carabinieri), unica azzurra impegnata nel primo round dei 100 metri (la primatista italiana Zaynab Dosso è già ammessa alle semifinali di domenica alle ore 21.13), è terza nella seconda batteria con il nuovo stagionale a 11.35 (+0.4). Il crono di Anna è l’undicesimo del turno, in “semi” passano in 14: il miglior tempo è l’11.20 siglato dalla belga Rani Rosius (+0.6) e dalla tedesca Lisa Mayer (+0.4). “C’è da sistemare il finale - commenta la sprinter toscana subito dopo la gara - ma sono comunque contenta, vorrei domani sera riuscire a limare ancora qualcosa: quest’anno sono più a mio agio sui 200 ma ho scelto i 100 anche in ottica 4x100. La notte scorsa ho faticato ad addormentarmi per le emozioni vissute ieri sera”.
Martello uomini (qualificazione) - In un concorso senza azzurri in gara, la misura per la “Q” maiuscola è 77,00: ci riescono il polacco campione in carica Wojciech Nowicki con 79,00 dal gruppo A, l’ungherese Bence Halasz con 77,84 e l’ucraino Mykhaylo Kokhan con 77,77 dal gruppo B, mentre con la “q” minuscola entra nella finale (in programma domenica alle ore 21.10) anche il polacco cinque volte iridato Pawel Fajdek (75,17).
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