Banska: staffette azzurre in finale

20 Luglio 2024

Agli Europei under 18 nella mattina del day 3 si qualificano i due quartetti. Promossi nei 400 ostacoli Copiello, Ardizzone e Mancini, avanti il triplista Crotti

Azzurri in luce anche nella mattina della terza giornata agli Europei under 18 di Banska Bystrica, in Slovacchia, con sei pass per le finali dopo le quattro medaglie di ieri. Promosse tutte e due le squadre italiane nelle staffette a frazioni crescenti (100, 200, 300 e 400 metri) schierate senza gli atleti che saranno al via nelle gare individuali del pomeriggio ma comunque in grado di ben figurare. Per il quartetto maschile c’è il successo in batteria con il miglior crono del turno ottenuto da Valerio Mazzilli, Daniele Inzoli (in versione sprinter a poche ore dal bronzo nel lungo), Tommaso Carfagna e Daniele Salemi in 1:53.91. Avanti anche le allieve con Vittoria Masiero, Viola Canovi, Benedetta Dambruoso e Zoe Fiorentini (2:09.33), seste in classifica. Promettenti i risultati dei 400 ostacoli: Sofia Copiello si qualifica con il secondo tempo vincendo la sua semifinale in 59.47 a otto centesimi dal personale, mentre al maschile va a segno non solo Tommaso Ardizzone con 52.15 (secondo al traguardo e terzo nel riepilogo) ma anche Diego Mancini che scende a 52.45. Nel triplo prosegue l’avventura europea di Francesco Crotti, settimo in qualificazione con 14,90 (-0.9) per riscattarsi dai due nulli iniziali. Tra le finali del mattino, da sottolineare il sesto posto di Luca Cavazzuti in 3:59.07 nei 1500 metri e il decimo di Licia Ferrari sui 3000 con 9:35.16. Dopo tre prove nel decathlon, settimo Matteo Sorci a quota 2218. In gara altri 14 azzurri nel pomeriggio che si chiuderà intorno alle 20.30 con le finali dei 200 metri. Diretta streaming su Eurovision Sport.

FOTOGALLERY (di Francesca Grana/FIDAL)

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STAFFETTE IN FINALE - Due su due. Entrambi i quartetti dell’Italia si qualificano per le finali delle staffette a frazioni crescenti (100, 200, 300 e 400 metri) in programma domenica sera. C’è profondità nel settore dello sprint: nel round eliminatorio non corrono gli atleti impegnati nel pomeriggio, ma tutti gli azzurri si dimostrano pienamente all’altezza del compito. Firma il miglior crono del turno (1:53.91) la squadra maschile che vince con Valerio Mazzilli, di nuovo in azione dopo il bel quarto posto nei 100 metri, e il bronzo del lungo Daniele Inzoli, poi si comporta bene anche Tommaso Carfagna per chiudere con Daniele Salemi, autore di un ottimo Europeo sul giro di pista. Avanti anche il team femminile, secondo in batteria con 2:09.33 (sesto tempo complessivo). L’ostacolista Vittoria Masiero si adatta alla frazione di lancio per cambiare con Viola Canovi, decisamente più brillante rispetto alla gara individuale, poi Benedetta Dambruoso mantiene la seconda piazza e Zoe Fiorentini cerca fino all’ultimo di superare la Svizzera che in 2:09.15 precede le azzurre.

400HS - Obiettivo finale raggiunto per tre azzurri nei 400 ostacoli, ma si può sognare in grande. Tra le allieve Sofia Copiello va a prendersi il successo con 59.47 e sfiorando il personale ribadisce i progressi di questa stagione. La vicentina, al via in settima corsia, cambia marcia sul rettilineo per mettere al sicuro la vittoria con il secondo tempo in totale. Meglio dell’azzurra soltanto la ceca Nina Radova con 58.99 e non mancano le sorprese: rinuncia la romena Alexandra Stefania Uta, leader continentale dell’anno, mentre viene eliminata la francese Alicia Lopez, terza nelle liste europee. Out la piemontese Benedetta Falleti, sesta nella sua semifinale in 1:02.44, stavolta non al massimo dopo una buona batteria. Nella prova maschile Tommaso Ardizzone conferma di poter essere competitivo a questi livelli: secondo posto parziale con 52.15 e terzo crono complessivo. Insieme a lui può gioire l’altro romano Diego Mancini, terzo nella sua gara, bravo a migliorarsi con 52.45 che vale il miglior risultato di recupero. Anche qui si candida la Repubblica Ceca di Michal Rada (50.97) e Marek Vana (51.93).

TRIPLO - Avanti con il brivido. Nella qualificazione del triplo, dopo due nulli, trova il salto giusto Francesco Crotti che sbarca in finale con 14,90 (-0.9) all’ultimo colpo. È settimo il lombardo, in una gara resa complicata dal vento che cambia spesso direzione. Quattro atleti sopra i quindici metri, con il francese Emmanuel Idinna (15,25/-0.6) davanti al greco Arsenios Koulouris (15,20/-1.3), ma il 15,17 dell’azzurro ai recenti Tricolori è promettente in vista della gara per le medaglie di domenica sera. Non gareggia invece Fabio Furlan per il riacutizzarsi di un precedente infortunio.

1500 - Partiva con il ventiduesimo tempo dei partecipanti, ma è sesto nella finale europea dei 1500 metri Luca Cavazzuti con una bella volata sul rettilineo in cui recupera diverse posizioni per chiudere in 3:59.07. All’inizio nessuno prende l’iniziativa e quindi si mette a tirare il siciliano, al primo anno di categoria, senza sprecare troppe energie fino all’attacco del serbo Aldin Catovic, poi argento in 3:55.14 alle spalle del ceco Filip Toul che vince con 3:54.77 mentre il bronzo è del francese Alois Abraham (3:56.55). L’altro azzurro Riccardo Serafini è undicesimo in 4:02.96.

3000 - Qui è la pista il terreno scelto da Licia Ferrari, dopo aver indossato la maglia azzurra nel cross e soprattutto dopo il successo nel “Mondialino” della corsa in montagna di un mese fa in Spagna. La trentina coglie il decimo posto e si migliora di oltre otto secondi in 9:35.16 con un tempo ragguardevole per la categoria, settima allieva italiana di sempre. Fino a un paio di giri dal traguardo rimane agganciata al gruppo, poi si accende la bagarre: oro per la Gran Bretagna con Katie Pye (9:20.25) ad avere la meglio sulla tedesca Julia Ehrle (9:20.31) che proprio nel ‘mountain running’ ha vinto il titolo europeo U20 quest’anno, bronzo all’altra britannica Oliva Forrest (9:21.66).

LUNGO - Tredici centimetri separano Alessandra Gelpi dalla finale del lungo. Al terzo salto la quindicenne bergamasca atterra a 5,67 (-1.1) e si piazza al diciottesimo posto, nella gara iniziata con un nullo e 5,45 (+0.2) dall’azzurra approdata quest’anno oltre i sei metri (6,04 di personale). Restano inviolati i 6,15 richiesti per la qualificazione automatica, in condizioni non facili di vento: al comando l’ungherese Bori Rozsahegyi con 6,06 (-1.3).

LANCI - Per la campionessa italiana Emma Veronese il miglior lancio arriva al terzo e ultimo turno con 41,06 dopo un nullo in avvio, seguito da un 39,84. La veneta, sopra i 44 metri anche ai recenti Tricolori, è diciassettessima nella qualificazione che vede il “taglio” a 42,95. Nel giavellotto ventunesima Elisa Cortesi con 42,90 senza avvicinare il suo 48,86 di quest’anno.

MULTIPLE - Comincia bene il decathlon di Matteo Sorci che corre in 11.21 con vento nullo nella prova di apertura, i 100 metri. Si migliora di quasi due decimi l’umbro, classe 2008, sesto in classifica parziale. Nel lungo il campione italiano salta 6,79 (-1.1) e nel peso cresce con 12,55. Dopo tre gare l’azzurro è al settimo posto.

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La staffetta femminile (foto Grana/FIDAL)


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