Europei U18. I piemontesi

22 Luglio 2024

Leonardo Scalon si migliora nell'asta con 4,75 e chiude al 15mo posto. 17ma Isabella Pastore nell'eptathlon, 18ma Benedetta Falleti sui 400hs.
Pioggia di medaglie per l’Italia agli Europei U18 di Banska Bystrica; con 7 ori e 15 medaglie complessive, la squadra azzurra conquista infatti la vetta della classifica a squadre. Tanta esperienza per i tre piemontesi che hanno vestito la maglia azzurra in questa occasione, tutti al loro esordio in nazionale: Leonardo Scalon, Benedetta Falleti, Isabella Pastore.

Leonardo Scalon (Battaglio CUS Torino) fa il suo conquistando la finale di salto con l’asta con il primato personale di 4,75. Il torinese entra in gara a 4,40: subito qualche tentennamento e misura superata al terzo e ultimo tentativo, poi al primo salto supera i 4,60 e infine i 4,75 alla seconda prova, migliorando così di 5 centimetri il suo precedente limite.

Anche in finale si riparte dai 4,40 che Scalon supera senza colpo ferire, ma gli sono fatali i successivi tre errori a 4,60 che lo costringono al 15mo posto complessivo.

 
Anche Benedetta Falleti (Atl. Canavesana) supera il primo turno dei suoi 400hs; corre in 1:01.49 conquistando l’accesso alle semifinali (è 14ma complessivamente), dove con 1:02.44 peggiora il crono delle batterie e chiude al sesto posto nella sua serie e 18ma nella classifica finale.
 
17mo posto per Isabella Pastore (Atl. Stronese-Nuova Nordaffari) nell’eptathlon, risultato che eguaglia il piazzamento raggiunto dalla sorella Annalisa due anni fa a Gerusalemme nello stesso tipo di manifestazione.

Miglior prestazione tecnica per lei 14.42 sui 100hs, seguita dal 25.43 sui 200 metri; nel lungo atterra a 5,73, sua seconda miglior misura di sempre, mentre nel giavellotto con 36,18 si migliora di quasi 4 metri e sugli 800 con 2:23.67 avvicina il primato personale. La biellese chiude con 5096 punti, con soli 12 punti di differenza rispetto a quanto ottenuto ai campionati italiani di categoria. Peccato per il pasticcio nel salto in alto dove la presenza di due orologi segnatempo (uno per pedana) confondono l’atleta che lascia inavvertitamente scadere il tempo a propria disposizione per l’ultimo tentativo a 1,57.

FOTOGALLERY (di Francesca Grana/FIDAL)

RISULTATI - LA PAGINA EA DELLA MANIFESTAZIONE



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