Crouser and co: Parigi lancia le sfide olimpiche

22 Luglio 2024

Lo statunitense cerca il tris nel peso ma occhio a Leo Fabbri. Il disco maschile è europeo da Mosca ’80 (e può proseguire). Il Canada punta alla doppietta Katzberg-Rogers nel martello, tutto aperto nel giavellotto. Le preview dei lanci

di Marco Buccellato


PESO

UOMINI - Sabato 3 agosto sapremo se Ryan Crouser avrà messo le mani sul terzo oro olimpico, superando gli altri due statunitensi Ralph Rose (1904 e 1908) e Parry O'Brien (1952 e 1956) e il polacco Tomasz Majewski (2008 e 2012, ultimo europeo a vincere le Olimpiadi), oppure avrà ceduto il passo a uno dei suoi avversari. Eccoli in rassegna, due argenti olimpici, due ori e due argenti mondiali per Joe Kovacs, l'azzurro primatista italiano e campione europeo Leonardo Fabbri, argento a Budapest, bronzo mondiale indoor a Glasgow, imbattuto all'aperto e vincitore su Crouser & Co. nella tappa londinese di Diamond League. Tomas Walsh, neozelandese che ha vinto tre titoli mondiali (due indoor), bronzo olimpico e coprotagonista della finale più incredibile nella storia della specialità, Doha 2019, il podio in due centimetri con argento e bronzo a parità di misura. Tra i ventiduemetristi, anche l'altro pesista USA, Payton Otterdahl, il giamaicano Rajindra Campbell, il brasiliano Darlan Romani, quarto nella finale di Doha ma oro mondiale indoor proprio davanti a Crouser a Belgrado, il campione d'Europa a Istanbul Zane Weir, quinto a Tokyo nella prima finale importante della carriera, che ha patìto un infortunio alla caviglia perdendo le prevedibili chance di podio a Roma.

Azzurri convocati: Leonardo Fabbri (Aeronautica), Zane Weir (Fiamme Gialle)

DONNE - Un poker di specialiste in orbita per il titolo e il podio: la cinese Gong Lijiao, oro a Tokyo e undici volte sul podio nelle ultime dodici finali planetarie (Giochi e Mondiali all’aperto), la pesista USA due volte iridata Chase Jackson-Ealey, la primatista canadese Sarah Mitton e la meno regolare, ma capace di grandi acuti, Jessica Schilder, oro europeo di Roma e primatista d'Olanda. E' tornata su ottime misure l'altra statunitense Raven Saunders, argento a Tokyo. Dopo il ritiro della leggendaria Valerie Adams, la Nuova Zelanda ripone in Maddison-Lee Wesche le speranze di tornare in auge ai massimi livelli.


DISCO

UOMINI - Dalle Olimpiadi di Mosca l'oro va al collo di un atleta europeo. Anche quest'anno il lotto dei favoriti d'obbligo vede atleti del vecchio continente, a partire dallo sloveno Kristjan Ceh, oro al Mondiale di Eugene e all’Europeo di Roma, allo svedese oro olimpico Daniel Ståhl, le cui traiettorie abituali tardano ad arrivare in questa stagione, fino al primatista mondiale Mykolas Alekna, che dopo l'oro europeo di Monaco ha collezionato tre podi (due mondiali e quello di Roma) senza l'inno lituano. Per lui la scommessa di porre la prima pietra per eguagliare il padre Virgilijus, due volte olimpionico. Al netto dei tre specialisti più titolati, c'è da mettere in conto la caparbietà dell'austriaco Lukas Weisshaidinger e la costante ascesa dell'australiano Matt Denny. In stagione, grandi misure per il samoano Alex Rose. 

DONNE - Anche nel disco il novero delle atlete candidate al podio si riduce a pochi nomi, la statunitense olimpionica uscente Valarie Allman, la sette volte campionessa d'Europa Sandra Elkasevic-Perkovic, la cinese Feng Bin. Entrambe quest'ultime hanno già battuto la Allman nella finale mondiale di Eugene, con l'oro alla cinese. A Budapest Allman ancora battuta, con sorpresissima della connazionale Tausaga (non qualificata per Parigi). Attorno al terzetto delle favorite, eccellente stagione per le portoghesi Rodrigues e Ca, ascesa metrica della svedese Kamga, consistenza su misure e regolarità per l'olandese Van Klinken, tedesche sempre in agguato con Steinacker e Pudenz.

Azzurre convocate: Daisy Osakue (Fiamme Gialle)


MARTELLO

UOMINI - La condizione del canadese campione del mondo Ethan Katzberg è tale da lasciare poche perplessità sull'esito della finale parigina, ma anche nel recente passato i pronostici sono stati sovvertiti dalla realtà della pedana. Ne ha fatto le spese, per esempi, il quattro volte iridato Pawel Fajdek, tornato da poco a toccare gli ottanta metri. L'altro polacco Wojciech Nowicki, invece, oltre all'oro di Tokyo può vantare sette presenze consecutive dal 2015 sul podio globale (Olimpiadi e Mondiali) e gli ultimi tre titoli d'Europa. Aspettative alte anche per l'ungherese Bence Halász e per l'ucraino Mykhaylo Kokhan, ancora senza un podio da senior. Gli USA, senza medaglie da Atlanta '96, ripresentano ottimi specialisti quali Haugh e Winkler.

DONNE - Una delle favorite per i Giochi, la statunitense iridata a Eugene Brooke Andersen, è stata forse la vittima più illustre dei Trials, con tre nulli. Lo slot mancante per un podio che sembrava prenotato apre scenari impensati per la connazionale DeAnna Price (iridata a Doha e bronzo a Budapest) e soprattutto per la canadese Camryn Rogers, oro in Ungheria lo scorso anno, a una stagione dall'argento di Eugene. Nelle ultime tre Olimpiadi, altrettanti successi della polacca primatista del mondo Anita Wlodarczyk, argento all'Europeo di Roma dietro l'azzurra Sara Fantini e davanti alla rivelazione francese Rose Loga, ora nome di punta del martellismo transalpino. USA anche con la vincitrice dei Trials Echikunwoke, Cina con Zhao Jie.

Azzurre convocate: Sara Fantini (Carabinieri)


GIAVELLOTTO

UOMINI - A due anni dallo storico successo olimpico di Tokyo, l'indiano Neeraj Chopra ha accoppiato il titolo mondiale a Budapest, e anche a Parigi si presenta tra i favoriti per l'oro, assieme al ceco Jakub Vadlejch, finalmente al primo successo globale all’Europeo di Roma, e al tedesco Julian Weber, argento a Roma in giugno. Il ventaglio dei candidati a ruoli importanti comprende anche il pakistano Arshad Nadeem, argento mondiale e autore di un buon esordio proprio a Parigi in Diamond League, e il due volte campione del mondo Anderson Peters, caraibico di Grenada. Dall'area centro-americana uno specialista che l'Olimpiade l'ha già vinta, il trinidegno Keshorn Walcott, oro a Londra. Per sorprendere, il brasiliano primatista sudamericano Pedro Rodrigues.

DONNE - Assente l'oro uscente Liu Shiying, le traiettorie da seguire sono soprattutto quelle della campionessa del mondo, la giapponese Haruka Kitaguchi, pur se l'ultima Diamond League in calendario (Londra) ha rimescolato le carte, proponendo l'australiana Mackenzie Little e la serba Adriana Vilagos in forma olimpica. L'argento di Budapest, la colombiana Flor Ruiz, ha allungato ancora nel corso della stagione con il nuovo record sudamericano. Tra le big, l'altra australiana Kelsey-Lee Barber. Da seguire anche la campionessa europea, l'austriaca Victoria Hudson. L'altra campionessa europea (2022), la greca Elina Tzengko, non ha ancora espresso le misure del recente passato.

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