Parigi: Stano quarto a un secondo dal podio

01 Agosto 2024

Nella 20 km di marcia alle Olimpiadi l’azzurro, campione uscente, sfiora le medaglie al rientro dall’infortunio: “Ho dato il massimo ma la caviglia mi ha fatto di nuovo uno scherzetto”

A un secondo dal podio. C’è il quarto posto di Massimo Stano alle Olimpiadi di Parigi nella 20 chilometri di marcia che apre il programma dell’atletica ai Giochi. L’azzurro, al via da campione olimpico uscente, resta in lotta per le prime posizioni fino al traguardo ma arriva a un soffio dalle medaglie in 1h19:12. È coraggiosa la gara del pugliese, sempre protagonista nel gruppo di testa, al rientro dall’infortunio al piede sinistro rimediato in primavera nei Mondiali a squadre. Quando la sfida si accende, a meno di tre chilometri dalla conclusione, per almeno un paio di volte è proprio quella caviglia a cedere e a fargli perdere contatto con i battistrada. Vince l’ecuadoriano Brian Daniel Pintado, già secondo nella 35 km iridata della passata stagione, che sferra l’attacco decisivo all’inizio dell’ultimo chilometro per imporsi in 1h18:55 davanti al brasiliano Caio Bonfim (1h19:09), argento per salire di un gradino rispetto ai due bronzi mondiali raccolti finora. Terzo lo spagnolo Alvaro Martin (1h19:11) che aveva fatto doppietta d’oro (20 km e 35 km) a Budapest nella scorsa estate. Si piazza al ventesimo posto il bronzo europeo Francesco Fortunato in 1h20:38 mentre è 41esimo Riccardo Orsoni (1h25:08). L’Ecuador festeggia il secondo oro olimpico nella 20 km di marcia, ventotto anni dopo il successo di Jefferson Perez ad Atlanta nel 1996.

“Ho dato il massimo - racconta Stano - ma oggi non è stato sufficiente. Mi sono trovato davanti perché stavo bene, per sentire la gamba girare e per capire come reagivano gli altri, anche se la strategia era di mettermi a francobollo, risparmiando qualcosa. Ci ho provato fino all’ultimo, ho utilizzato tutte le energie di riserva che avevo. La caviglia mi ha fatto di nuovo uno scherzetto, si è girata ancora una volta, perdendo stabilità: non è soltanto la bottiglietta di Antalya, probabilmente c’è qualcosa da sistemare anche dal punto di vista della muscolatura e voglio capire il motivo. Un po’ mi ha condizionato nell’immediato, ma poi ho scacciato via questo pensiero e ho cercato di chiudere al meglio. Adesso c’è la possibilità di entrare in squadra per la staffetta di marcia del 7 agosto, sono qui e accetterò ogni decisione”. È il terzo tempo in carriera per Stano, recordman italiano con 1h17:26 cinque mesi fa a Taicang e poi frenato dalla frattura del quinto metatarso durante la staffetta della rassegna iridata per team. Non è la prima volta che il fuoriclasse azzurro, campione mondiale della 35 km nel 2022, rimane fuori dal podio per appena un secondo: era accaduto anche a Berlino sulla 20 km nel 2018 agli Europei.

“Non posso nascondere che mi attendevo un risultato migliore - le parole di Fortunato - però non c’è niente da recriminare, ho insistito e non mi sono abbattuto nonostante la posizione al di sotto delle aspettative. Forse la condizione è scesa dopo il bronzo degli Europei, anche gli altri due medagliati di Roma oggi hanno sofferto (lo svedese d’oro Perseus Karlstrom ventunesimo in 1h21:05 e lo spagnolo Paul McGrath, argento continentale, diciassettesimo con 1h20:32, ndr). Il livello mondiale è altissimo, ma si va avanti”. “Sono arrivato qui senza pressioni, qualcosa non è andato - dichiara Orsoni - e posso solo migliorare. Ho un conto in sospeso, nelle prossime edizioni voglio esserci”.

5 KM - Maltempo a Parigi con un temporale prima dell’inizio delle gare nella mattinata inaugurale dell’atletica alle Olimpiadi. Prendono quindi il via con mezz’ora di ritardo, dopo che è smesso di piovere, le 20 chilometri di marcia: alle 8.00 la prova maschile, alle 9.50 quella femminile nel circuito sul Trocadéro, di fronte alla Torre Eiffel. Percorso a gomito con curve abbastanza strette tra il Pont d’Iena e il viale intitolato a Jacques Chirac, e con qualche pozzanghera che resta sull’asfalto dopo lo scroscio della mattinata: 22 gradi in partenza, umidità al 90 per cento. Avvio piuttosto controllato, unico guizzo il primo allungo del brasiliano Caio Bonfim, nel chilometro iniziale, subito riassorbito dal gruppo. Azzurri sempre davanti con passaggio al quinto chilometro in 20:19 per Francesco Fortunato, 20:20 per Massimo Stano, 20:25 per Riccardo Orsoni. Da Zhang a Karlstrom, da Martin a Ikeda, i favoriti sono tutti lì.

10 KM - All’ottavo chilometro Massimo Stano si mette in testa al gruppo, al fianco dello svedese Perseus Karlstrom: è qui che, per un giro, si scende sotto i quattro minuti (3:58) in una gara che non offre ancora un’andatura esuberante. Lo si vede anche da quanto è folto il plotone di testa, con almeno una trentina di marciatori ancora nella partita. Un altro paio di giri a 4:00 producono un passaggio a metà gara in 40:21 (ritmo 4:02) per Stano, quattro secondi più indietro Fortunato, staccato di cinquanta secondi Orsoni.

15 KM - Si stacca Karlstrom, perde contatto anche Fortunato che rimedia una proposta di squalifica. Lì davanti sta per accendersi la sfida tra i più forti. Sempre in pieno controllo Massimo Stano, spesso davanti soprattutto quando si tratta di affrontare le boe, per evitare ogni rischio, memore dell’infortunio di Antalya. La prima frustata dell’azzurro, marcato stretto dagli spagnoli Martin e McGrath, arriva al quindicesimo chilometro, un giro da 3:54 che assottiglia il gruppo a dieci unità. Passaggio a 1h00:09 per i leader.

20 KM - Getta il cappellino appena superato il quindicesimo chilometro: è il segnale che si sta scatenando Massimo Stano (due giri da 3:51). La gara la fa l’azzurro, con il brasiliano Bonfim, l’ecuadoriano Pintado, lo spagnolo Martin, il giapponese Ikeda. Ora si marcia fortissimo (3:45 al diciottesimo) ma il destino è dietro l'angolo, e stavolta non premia il pugliese: ci si mette una doppia torsione alla caviglia sinistra (la stessa infortunata in aprile ai Mondiali a squadre di Antalya) a complicare il finale di Stano, circostanza che purtroppo gli costa qualche secondo di ritardo da Bonfim (due rossi), Pintado, Martin.

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