Staffetta di marcia: Stano-Palmisano sesti

07 Agosto 2024

A Parigi gli azzurri in gara per il terzo posto fino al 36esimo km della nuova specialità sulla distanza di maratona, poi il sorpasso dell’Australia per il bronzo. Oro Spagna, argento Ecuador

Finisce al sesto posto l’Italia nella staffetta di marcia alle Olimpiadi di Parigi. La squadra con Massimo Stano e Antonella Palmisano lotta a lungo per il podio nella nuova gara sulla distanza di maratona, in terza piazza provvisoria all’ultimo cambio, ma nella frazione conclusiva l’azzurra esce dalla zona medaglie a poco più di sei chilometri dall’arrivo e subisce il sorpasso delle avversarie. Oro alla Spagna di Alvaro Martin e Maria Perez che prendono il largo nella parte finale con il notevole crono di 2h50:31. Per entrambi è la seconda medaglia in questa edizione dopo aver conquistato rispettivamente bronzo e argento nella 20 chilometri di giovedì scorso. Al secondo posto l’Ecuador con il campione olimpico Daniel Pintado e Glenda Morejon in 2h51:22, terza l’Australia (2h51:38) di Rhydian Cowley e Jemima Montag, al secondo bronzo in questa edizione, poi arrivano Perù (2h51:56) e Messico (2h52:38) davanti all’Italia (2h53:52) con Palmisano che chiude con grande generosità, pur non al meglio della condizione, abbracciata al traguardo dal compagno di squadra Stano. Due frazioni maschili (la prima e la terza), due femminili (la seconda e la quarta) con queste distanze: 11,395 km, 10 km, 10 km, 10,8 km.

“Ho contratto il covid - dichiara Antonella Palmisano - e sono sempre stata monitorata. Sapevo di andare incontro a una mancanza di forze, ma mi sentivo meglio rispetto alla gara individuale. Ci siamo detti di dare il massimo, nella prima parte sono anche andata bene, poi nella seconda ho pagato il conto. Purtroppo questa Olimpiade è così, ma so di aver dato tutto”. “Nella prima frazione non ho provato fastidio alla caviglia che mi aveva creato problemi nella 20 chilometri - commenta Massimo Stano - ma avevo proprio paura e allora perdevo metri in curva, cercando di rientrare in rettilineo. Poi l’ho detto allo staff sanitario, mi hanno risposto di andare tranquillo e così ho fatto. È uscita anche una vescica sull’altro piede, ma ho spinto al massimo”. “Non posso recriminare niente, anche se invece di ITA sul pettorale poteva esserci scritto zoppi - scherza - ma averla finita è già una grande cosa”.

PRIMA FRAZIONE - Qualche goccia di pioggia e temperatura inferiore ai venti gradi in partenza, sul circuito del Trocadéro, nello scenario incantevole della Torre Eiffel. Al via, oltre agli azzurri Stano e Palmisano, tutti i sei medagliati della gara individuale della 20 km: gli ori Pintado (Ecuador) e Yang (Cina), gli spagnoli Martin e Perez, il brasiliano Bonfim e l’australiana Montag. Prima iniziativa, quella del canadese Dunfee e del giapponese Kawano, ripresi poco prima dei sei chilometri. Stano, quasi sempre in fondo al gruppo, rimedia una proposta di squalifica per sospensione e negli ultimi due chilometri perde qualche metro dai leader. Al termine dei primi 11,395 km comandano in cinque: Germania (Linke, 43:32), Giappone (Kawano), Spagna (Martin), Brasile (Bonfim) ed Ecuador (Pintado) con Stano a otto secondi (43:40).

SECONDA FRAZIONE - Rientrano subito Antonella Palmisano e la cinese Yang Jiayu. Il gruppo rimane inizialmente di cinque unità, ma Italia e Cina subentrano a Germania e Giappone. Visti i ritmi non forsennati possono rientrare altre squadre, tra cui il Perù di Kimberly Garcia Leon, il Messico, l’Australia. In salita gli ultimi due chilometri per Antonella Palmisano che si stacca dal gruppo di testa, proprio per effetto del forcing della peruviana (4:11 penultimo km della frazione, 4:09 l’ultimo). La situazione dopo 21,395 km dice Australia (Montag), Cina (Yang), Messico (Gonzalez) e Perù (Garcia Leon) sostanzialmente appaiati in testa (aussie 1h26:22), Ecuador (Morejon) con sei secondi di ritardo, Spagna (Perez) con sette, l’Italia (Palmisano) paga undici secondi (1h26:33, 10 km di Antonella da 42:53), Brasile (Lyra) ottavo con ventitré secondi di gap.

TERZA FRAZIONE - Vanno via l’oro olimpico Pintado (Ecuador) e il bronzo Martin (Spagna). Il fatto che può cambiare le carte in tavola è il terzo rosso al frazionista cinese Zhang Jun, sanzione che gli costa tre minuti in penalty zone e che complica in maniera enorme la rincorsa all’oro della Cina. Viaggia in terza posizione Massimo Stano nella sua seconda frazione della giornata, stavolta da 10 km. Primi cinque da 19:25 (1h45:58), sul piede del 3:53, con un ritardo di 19 secondi dalla coppia di testa. L’Australia insegue, e la gara degli azzurri, in sostanza, diventa tutta finalizzata a blindare la terza piazza dagli assalti potenziali degli australiani nella frazione finale. Pintado stacca Martin nel penultimo chilometro, ma è gravato da due rossi, più un ulteriore richiamo e lo spagnolo lo riprende e lo saluta poco prima del cambio. Stano chiude la prova con un vantaggio di 20 secondi sull’Australia e di 44 sul Perù: totale 2:05:27, 38:54 in questi dieci chilometri (ritmo poco superiore a 3:53), 19:29 nei secondi cinque.

QUARTA FRAZIONE - La gara azzurra, a questo punto, è per il bronzo, da difendere sull’Australia. Palmisano bene nel primo chilometro (+2 secondi), poi perde 8 secondi dall’australiana Montag nei due successivi, altri 7 nel quarto, e il sorpasso si materializza al 36esimo chilometro di gara. Anche la peruviana Garcia Leon riprende Nelly che poi viene superata dalla messicana Gonzalez e gli azzurri diventano sesti, ma ormai si tratta soltanto di terminare la gara con onore.

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