Olimpiadi: Iapichino salta ai piedi del podio

08 Agosto 2024

La toscana delle Fiamme Oro atterra a 6.87 e si ferma a nove centimetri dal podio
Quarto posto per Larissa Iapichino nella finale olimpica del salto in lungo: la toscana delle Fiamme Oro è atterrata a 6.87, fermandosi a 9 centimetri dal podio.

IAPICHINO - Ci prova fino in fondo Larissa Iapichino, quarta nel lungo alle Olimpiadi di Parigi. Ai piedi del podio l’azzurra delle Fiamme Oro che atterra a 6.87 (-0.1) a nove centimetri dalle medaglie nella prima finale a cinque cerchi della carriera. La vicecampionessa europea ripete la stessa misura della qualificazione, due giorni dopo, e dimostra stabilità con tre salti sopra i 6.80: il migliore al secondo tentativo, poi 6.83 al quarto e 6.85 all’ultimo, ma anche due volte 6.78 e un nullo. Oro alla statunitense Tara Davis-Woodhall, già iridata indoor quest’anno, che vola a 7.10 (+0.8) e in precedenza a 7.05 per battere la tedesca campionessa uscente Malaika Mihambo, argento con 6.98 (+0.5) mentre l’altra americana Jasmine Moore si prende il suo secondo bronzo di questa edizione, dopo quello del triplo, con 6.96 (+0.2). Per la ventiduenne fiorentina, 6.94 in questa stagione agli Europei, sarebbe servito un balzo nei dintorni del personale di 6.97 indoor e 6.95 all’aperto. “Sono stato molto costante, ma non c’è stata la punta - ammette Larissa Iapichino - e non posso essere contenta per la stessa misura che avevo già fatto in qualificazione al mattino. Era alla mia portata, un’opportunità immensa e mi dispiace. Stavo molto bene dal punto di vista tecnico, però oggi si è accesa una piccola fiamma e non la miccia, è mancato qualcosa. Credo che queste siano le lezioni più importanti, ora voglio continuare a lavorare”.

4x100 -
Va in finale la 4x100 degli azzurri alle Olimpiadi di Parigi. La staffetta con Matteo Melluzzo, il poliziotto Marcell Jacobs, Fausto Desalu e Filippo Tortu riesce a qualificarsi con 38”07 al quinto posto in batteria. Promossi con il crono di recupero e nonostante un secondo cambio, quello tra Jacobs e Desalu, decisamente migliorabile, ma è quanto basta per andare avanti: a tre anni dal magnifico oro di Tokyo, il quartetto dell’Italia tornerà in pista domani sera alle ore 19.47. Netto il successo degli Stati Uniti nel primo round in 37”47 ma le altre squadre non sono lontane dai campioni olimpici: secondo il Sudafrica (37”94), poi Gran Bretagna (38”04) e Giappone (38”06) mentre l’altra batteria è meno veloce con la Cina (38”24) davanti a Francia (38”34) e Canada (38”39), fuori la Giamaica (38”45). “È andata, siamo comunque contenti di essere entrati in finale - commenta Marcell Jacobs - ed era questo l’obiettivo principale. Non siamo stati molto fortunati con la batteria perché con il nostro crono avremmo vinto la seconda, per avere quindi una corsia migliore in finale, ma fa parte del gioco. C’è qualcosa da sistemare e faremo una riunione per capire cosa ha funzionato e cosa meno. Siamo pronti a giocarci il tutto per tutto domani, con un’altra energia. Ho avuto la sensazione di essere andato molto forte, però il cambio non ha aiutato perché sicuramente abbiamo perso qualcosa. Non abbiamo rischiato, ma vuol dire che possiamo limare ancora tanto”.Niente da fare invece per le azzurre della 4x100 che non superano il turno: Zaynab Dosso, la poliziotta Dalia Kaddari, Irene Siragusa e Arianna De Masi chiudono seste in 43”03 nella propria batteria.


La 4x100 azzurra qualificata per la finale (Grana/FIDAL)


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