Maratona: oro Hassan, Yaremchuk trentesima

11 Agosto 2024

Terza medaglia per l’olandese ai Giochi di Parigi ed è quella più preziosa. Al traguardo in 2h30:20 la primatista italiana che rimonta posizioni nella seconda metà, 67esima Epis (2h38:26)

Tre medaglie in tre diverse specialità, è un’Olimpiade leggendaria per Sifan Hassan a Parigi. Dopo i bronzi dei 5000 e dei 10.000, l’olandese conquista il titolo olimpico nella maratona con una straordinaria volata sul traguardo dell’Esplanade des Invalides, testa a testa con l’etiope primatista del mondo Tigst Assefa superata soltanto a duecento metri dall’arrivo. Hassan, già due ori a Tokyo nei 5000 e 10.000, qui battuta da Nadia Battocletti nella distanza più lunga in pista, chiude con il tempo di 2h22:55 che le vale il record olimpico, tre secondi davanti alla Assefa (2h22:58) e quindici di vantaggio sulla keniana Hellen Obiri alla medaglia di bronzo in 2h23:10. Spettacolari gli ultimi chilometri con cinque atlete appaiate (anche la keniana Sharon Lokedi 2h23:14 e l’etiope Amane Beriso Shankule 2h23:57) prima del duello conclusivo tra Hassan e Assefa. Trentesimo posto in una prova tutta di rimonta per l’azzurra Sofiia Yaremchuk (2h30:20), 67esima Giovanna Epis con 2h38:26.

È gara vera già tra il decimo e il quindicesimo chilometro quando il gruppo di testa si assottiglia a quattordici unità. Un plotone che si riallarga a venti atlete prima del passaggio alla mezza (1h13:25 per le big), con Yaremchuk 53esima a +1:50 (1h15:12) ed Epis 67esima a +2.59 (1h16:21). Ma per le posizioni che contano la miccia si accende in salita, come già accaduto per la prova maschile, sulle micidiali pendenze tra il ventottesimo e il ventinovesimo chilometro. Il forcing di Assefa e Shankule mette a dura prova anche Sifan Hassan che inizialmente si stacca. Vanno via in cinque sulle ultime rampe della ‘scalata’, le due etiopi insieme alle tre keniane Jepchirchir, Obiri e Lokedi, ma in discesa rientrano Hassan con la rumena Meringor, la giapponese Suzuki e Chumba per il Bahrain. Le meno quotate perdono contatto, la keniana campionessa in carica Jepchirchir va in difficoltà prima del passaggio al trentacinquesimo chilometro (chiuderà quindicesima in 2h26:51) e allora lì davanti restano in cinque, e poi soltanto in due, a contendersi il titolo. Da dietro, Yaremchuk recupera progressivamente posizioni in una seconda metà di gara da 1h15:08.

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