Vertical Nasego a Kipngeno e Mayr
31 Agosto 2024Patrick Kipngeno (Kenya) e Andrea Mayr (Austria) conquistano il Vertical Nasego, la gara di sola salita della tappa valsabbina della Valsir Mountain Running World Cup. A Casto (Brescia) l’austriaca mette il suo quinto sigillo sulla gara chiudendo in 40:51. Terzo successo invece per il “camoscio” africano che ferma il cronometro a 34:28. Ma la notizia del giorno è anche il terzo posto in campo maschile di uno straordinario Henri Aymonod, autore di una gara chiusa in 35:20, capace di stare attaccato fino al traguardo a Kipngeno e Kiprotich e di conquistare la palma di miglior italiano.
Nella gara al femminile, con 60 atlete al via dal centro di Casto, è Philaries Kisang a prendere subito la testa, seguita dalla finlandese Susanna Saapunki (Us Malonno), da Scout Adkin e da Andrea Mayr. La keniana continua a guidare, tallonata a vista dalle due inseguitrici, tutte in un fazzoletto di secondi. Ma l’austriaca conosce alla perfezione il percorso e sa dosare le energie: a metà gara parte la sua rincorsa alla testa, conquistando posizione su posizione e portandosi al comando a poco meno di 300 metri dall’arrivo alla Corna di Savallo. Al secondo posto chiude Kisang (41:34) davanti a Saapunki a dieci secondi di distacco (41:44).
Al maschile, 170 atleti sulle alture della Valle Sabbia. Sorvegliati speciali i keniani che non si fanno attendere con il vincitore del Piz Tri 2024, Josphat Kiprotich, pronto a volare seguito dai connazionali Kipngeno, Kiriago e Machoka. Dietro però brilla l’azzurro del valdostano Henri Aymonod (Us Malonno) che tiene bene il ritmo vertiginoso di gara imposto dagli africani e attende il momento giusto per dare l’allungo e recuperare posizioni. Ed è a circa centro metri dal traguardo, sul durissimo muro finale, che ingrana la marcia andandosi a prendere uno splendido terzo posto (35:20) dietro Patrick Kipngeno, al tris consecutivo al Vertical Nasego, e Kiprotich, autore di un’ottima “prima” a Casto in 35:03. Notevole anche il quarto posto di Tiziano Moia (Gemonatletica) che taglia il traguardo in 35:43 con 23 secondi di ritardo da Aymonod.
(Ha collaborato Cesare Rizzi/FIDAL Lombardia)
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