Zurigo: Fabbri 2°, Furlani-Folorunso in finale
05 Settembre 2024Leonardo Fabbri centra il secondo posto nel peso e il quarto ‘podio’ consecutivo in Wanda Diamond League, Mattia Furlani e Ayomide Folorunso lo raggiungono nella finale in programma a Bruxelles venerdì 13 e sabato 14: sono i verdetti del Weltklasse di Zurigo, penultima tappa del massimo circuito mondiale, l’ultima che metteva in palio punti per il weekend che assegna i Diamanti. In una serata piovosa e fredda, con il termometro a 17 gradi, Fabbri lancia a 21,86 su pedana bagnata, battuto soltanto dal campione olimpico Ryan Crouser (Usa, 22,66) e conquista anche stavolta un piazzamento tra i primi tre, come già accaduto nelle precedenti tappe di Londra, Chorzow e Roma. Nel lungo, il bronzo olimpico Furlani è quinto con 7,91 (-0.3), quinta anche Ayomide Folorunso nei 400 ostacoli con 55.26. Allo stato attuale, oltre a Fabbri, Furlani e Folorunso, sono qualificati anche Gianmarco Tamberi nell’alto e Larissa Iapichino nel lungo, ma altri azzurri potranno aggiungersi in caso di rinunce. Non riescono invece a guadagnare la finale Lorenzo Simonelli a cui non basta l’ottavo posto nei 110 ostacoli (13.45/-0.3) e Zane Weir decimo nel peso con 18,98. Il botswano Letsile Tebogo vola nei 200 con 19.55 (+0.4), migliore prestazione mondiale dell’anno per la keniana Beatrice Chebet nei 5000 con 14:09.52: entrambi saranno domenica in gara a Brescia.
FABBRI AL QUARTO 'PODIO' CONSECUTIVO IN DIAMOND LEAGUE - Piove, la pedana è bagnata, e per un attimo non si può non ripensare alla finale delle Olimpiadi di Parigi. Stavolta Leonardo Fabbri (Aeronautica) chiude sul podio ideale, secondo, e per la quarta tappa consecutiva centra un piazzamento tra i primi tre in Diamond League. Il miglior lancio è l’ultimo, il 21,86 con cui incrementa il precedente 21,78 e distanza ulteriormente lo statunitense Payton Otterdahl. Per la vittoria, stasera non c’è storia, e non c’è pioggia che tenga: l’olimpionico Ryan Crouser (Usa) spara a 22,66 al secondo lancio e si assicura il successo. Quarto, sotto i ventuno metri, l’altro americano Joe Kovacs (20,90). Decimo l’azzurro Zane Weir (Fiamme Gialle) con 18,98. “Mi sono piaciuto - dice Fabbri - l’atteggiamento è stato migliore rispetto a Roma. La misura non è da guardare ma le condizioni erano difficili. Ci tenevo a riscattarmi perché l’ultima volta con la pioggia non è andata benissimo. Crouser? Fa un altro sport”.
FURLANI E FOLORUNSO QUINTI - Quanto basta per sbarcare nell’atto decisivo della Diamond League per la prima volta in carriera. Il bronzo olimpico del lungo Mattia Furlani (Fiamme Oro) blinda il pass per Bruxelles con un salto da 7,91 (-0.3) che mette a posto le cose dopo i due nulli iniziali. È quinto stasera, è sesto nella generale, ultimo posto utile (salti e lanci qualificano i primi 6). Perde il greco Miltiadis Tentoglou e non succede spesso (secondo con 8,02/-1.2), ha la meglio il giamaicano Wayne Pinnock (8,18/-0.9). Buona quinta piazza per Ayomide Folorunso (Fiamme Oro) con il crono di 55.26 nella gara in cui la giamaicana Shiann Salmon firma il personale in 52.97 e sorprende l’argento olimpico Anna Cockrell (Usa) che perde slancio sulla barriera conclusiva (53.17). Per l’azzurra i quattro punti incamerati a Zurigo garantiscono la partecipazione alla finale di Bruxelles con l’ottavo e ultimo posto a disposizione. Nei 110 ostacoli Lorenzo Simonelli (Esercito) è il primo degli esclusi dalla finale di Bruxelles (nono nella classifica complessiva dei punteggi), salvo rinunce degli otto rivali qualificati. Il 13.45 (-0.3) dello stadio Letzigrund non rende onore al suo talento e non gli riserva un piazzamento migliore dell’ottavo, mentre continua a volare il campione olimpico Grant Holloway (Usa, 12.99). Nei 400 metri del pre-programme, 46.12 e sesto posto per Vladimir Aceti (Fiamme Gialle), vince lo svizzero Lionel Spitz (45.30).
CHE TEBOGO: 19.55 - Non smette di impressionare il campione olimpico Letsile Tebogo (Botswana), favoloso 19.55 (+0.4) nei 200 metri, quarta vittoria in Diamond League in due settimane dopo le Olimpiadi di Parigi, stasera con una sensazionale rimonta nei quaranta metri finali sullo statunitense Kenneth Bednarek (19.57). Ampiamente sotto i venti secondi anche gli altri sprinter Usa Erriyon Knighton (19.79) e Fred Kerley (19.81), e il dominicano Alexander Ogando (19.87).
CHEBET 14:09.52, RICHARDSON BATTE ALFRED - Nei 5000 fa tutto da sola negli ultimi due chilometri la keniana Beatrice Chebet, doppio titolo olimpico a Parigi: sfuma il suo assalto al record del mondo ma termina comunque in un magistrale 14:09.52, cifra della migliore prestazione mondiale dell’anno. Nei 100 esce forte nel finale Sha’Carri Richardson (Usa) che con 10.84 (+0.4) rimonta sulla britannica Dina Asher-Smith (poi terza in 10.89) superata anche dall’oro olimpico Julien Alfred (Saint Lucia) seconda in 10.88. Nell’asta, la ‘notizia’ è che lo svedese Mondo Duplantis non oltrepassa i 6 metri (ok a 5,82), a causa delle condizioni proibitive per la gara di asta. Nei 400hs senza il norvegese Karsten Warholm (che rinuncia dopo i 100 metri-show di ieri vinti dallo stesso Duplantis e che sfila con la maglia svedese per aver perso la… scommessa) e con il brasiliano Alison Dos Santos che si ferma dopo cinque ostacoli, ne approfitta il ventenne giamaicano Roshawn Clarke (47.49). Non esagera il norvegese Jakob Ingebrigtsen dopo il record del mondo dei 3000 in Slesia: nei 1500 è battuto ancora (3:29.52), stasera dallo statunitense Yared Nuguse (3:29.21) che lo infila in volata. Portoricani i 100hs con Jasmine Camacho-Quinn (12.36/+0.8), keniani gli 800 con Mary Moraa (1:57.08). Nell’alto, sotto una pioggia battente, 1,96 per l’ucraina primatista del mondo e oro olimpico Yaroslava Mahuchikh. Giavellotto: il grenadino Anderson Peters (85,72) di misura sul tedesco Julian Weber (85,33).
naz.orl.
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