Under 16: successo Lombardia di un punto

06 Ottobre 2024

Ai Campionati Italiani Cadetti di Caorle la rappresentativa lombarda conquista la classifica combinata per il quarto anno consecutivo, con una sola lunghezza sul Veneto (588,5 a 587,5)

di Nazareno Orlandi

Di un soffio, al fotofinish. È ancora la Lombardia a festeggiare ai Campionati Italiani Cadetti. A Caorle (Venezia), al termine di due splendide giornate di divertimento e futuro, la rappresentativa lombarda conquista la classifica combinata cadetti+cadette per un solo punto, davanti ai padroni di casa del Veneto (588,5 a 587,5). Una vittoria costruita anche grazie a dieci successi parziali, cinque nella prima giornata (Kelly Ann Doualla Edimo negli 80, Federico Giardiello e Maddalena Ravà nei 2000, Davide Foresti nei 100hs, Angelo Piantanida nel disco) e altrettanti trionfi nel day 2: Federica Chiappani nei 300, Mattia Martin nei 1000, Javier Mercuri nei 1200 siepi, Edith Mauro nell’asta e il sigillo finale della staffetta 4x100 femminile che firma la migliore prestazione italiana U16 con 46.41 grazie a Barbieri, Chiappani, Lavezzo e Doualla. Per la Lombardia si tratta del quarto titolo consecutivo nella rassegna dedicata agli under 16, l’evento che ha messo in mostra i maggiori prospetti della nostra atletica. Terza piazza complessiva, nella combinata, al Piemonte con 528 punti, quarto il Lazio (515,5), quinta la Toscana (514,5).

RISULTATI - CLASSIFICHEFOTOGALLERY (di Francesca Grana/FIDAL)

CLASSIFICA COMBINATA (Cadetti+Cadette)
1. Lombardia 588,5 punti; 2. Veneto 587,5; 3. Piemonte 528; 4. Lazio 515,5; 5. Toscana 514,5; 6. Emilia Romagna 482; 7. Friuli Venezia Giulia 478,5; 8. Puglia 446; 9. Marche 421; 10. Sardegna 381; 11. Liguria 376; 12. Trentino 354,5; 13. Sicilia 354; 14. Campania 350; 15. Abruzzo 348; 16. Umbria 346; 17. Alto Adige 240; 18. Valle d’Aosta 180,5; 19. Basilicata 119; 20. Calabria 113; 21. Molise 86

Cadetti: 1. Veneto 286 punti; 2. Lombardia 282,5; 3. Toscana 267 

Cadette: 1. Lombardia 306; 2. Veneto 301,5; 3. Piemonte 286,5

300 - Nei 300 cadette prende il largo sul rettilineo la lombarda Federica Chiappani (Atl. Brescia 1950) che conferma il ruolo di favorita e chiude con 39.11, non lontana dal 38.94 stagionale che l’aveva portata al terzo posto delle liste italiane di sempre. Negli anni passati era stata anche campionessa italiana di ginnastica artistica, poi si è lasciata affascinare dall’atletica, praticata non lontano da casa, al campo di Sanpolino, sotto la guida tecnica di Dominique Rovetta. Margherita Cengarle (Friuli Venezia Giulia/Atletica 2000) con 40.23 e Kalidjatou Bance (Veneto/Atl. Provincia di Vicenza) con 40.34 completano le posizioni ‘da medaglia’. Pugliese, invece, il campione italiano dei 300 maschili: è Francesco Piccigallo (Folgore Brindisi 1946), velocista di San Michele Salentino, accompagnato al titolo da coach Pino Pagliara dopo essere stato anche calciatore (terzino) prima di scegliere la pista. Il suo spunto finale è il più brillante (35.22) e si accodano Agostino Natale (Umbria/Uisport Avis Todi, 35.55) e il lombardo Alessio Ferrari (Atl. Gessate, 35.95).

300 OSTACOLI - Al Veneto gli ostacoli femminili: Alice Florian (Atl. Quinto Mastella) scappa via sull’ultima barriera e trionfa in 44.40, battendo Eleonora Rossi (Lombardia/Atl. Monza, 44.88) e Sophie Zamuner (Friuli Venezia Giulia/Nuova Pol. Libertas, 45.23). Trevigiana di Quinto, da un anno ha abbracciato gli ostacoli e segue i suggerimenti di coach Mattia Maurizi Enrici, dopo aver praticato la ginnastica artistica. Al maschile, il piemontese capolista Giacomo Provera cade sulla penultima barriera mentre duella per il titolo con Thomas Nencini (Atl. Grosseto Banca Tema) che si invola verso il traguardo con pieno merito: era un appassionato di hip hop e break dance, poi ha preferito l’atletica sotto la guida tecnica di Saveria Frate, sulla scia di nonno che correva le maratone. Una vittoria speciale, da dedicare a papà, l’ex ciclista professionista Andrea, sempre nel suo cuore. 38.60 per Nencini, 39.04 per Leandro Lo Surdo (Puglia/Foggia Scuola naz. asta), 39.19 per Nicolò Borello (Piemonte/Atl. Rivarolo).

1000 - Tra i suoi hobby c’è il metal detecting, la ricerca di oggetti all’aria aperta. A Caorle Mattia Martin (Atl. Malnate) trova il metallo più prezioso nei 1000 metri: 2:31.99 il tempo del lombardo che cresce al campo della sua città in provincia di Varese con Tina Rizzo e che si è innamorato dell’atletica in una gara di paese dopo essere stato calciatore. Prende la testa e non la lascia più nonostante il tentativo di rientro di Marco Del Vicario (Toscana/Atl. Firenze Marathon, 2:34.55) e di Ivan Guarnieri (Sicilia/Bike Running Caltavuturo, 2:35.14). Nei 1000 al femminile va via in progressione Cristina Morelli (Studentesca Milardi Rieti), la cadetta allenata al Guidobaldi da coach Toto Panzini, passata all’atletica dopo sci, nuoto e danza: con 2:54.86 scappa alla lombarda Matilde Paggi (Lombardia/Valchiavenna, 2:56.14) e alla veneta Giorgia Meneghetti (Silca Ultralite Vittorio Veneto, 2:58.21).

1200 SIEPI - Lombardia per i 1200 siepi al maschile. È al campo XXV Aprile di Milano che Javier Mercuri (Milano Atletica) ha messo le basi per la propria affermazione tricolore, affiancato dal tecnico Nicolò Sanna. L’ex playmaker, 3:17.71 al traguardo, supera negli ultimi cinquanta metri Nicholas Odorizzi (Trentino/Atl. Valle di Non e Sole, 3:18.29) e Riccardo Ruffinetto (Piemonte/Safatletica, 3:22.31). Tra le donne brinda l’Umbria. È bellissimo il testa a testa tra Bianca Baiocco (Atl. Arcs Cus Perugia, 3:52.38) e la lombarda Aurora Demarco (Virtus Groane, 3:52.57) innescato ai trecento metri dalla fine, per una lunghissima volata fianco a fianco, in cui prevale la perugina (primo anno cadette) allenata da Luigi Esposito, già impegnata negli anni passati nella scherma e nell’equitazione. Terza Clarissa Sbrizzai (Friuli Venezia Giulia/Atl. Julia) con 3:58.12.

SALTI - Nell’alto è il giorno del veneto Gabriele Faganello (Atl-Etica San Vendemiano) autore dell’1,95 finale quando si era già assicurato la gara a quota 1,91. Trevigiano di San Michele di Piave, non si è ancora specializzato del tutto nell’alto (gli piacciono anche gli ostacoli) e il suo successo è un lavoro di squadra costruito con i tecnici Tiziano Feletto, Andrea De Lazzari e Stefano Bazzo. Manuel Lorenzon (Alto Adige/Società Atl. Bolzano) e il campione uscente Simone Esposito (Campania/Arca Atl. Aversa A. Aversano) centrano rispettivamente il secondo e terzo posto con 1,89. Nell’asta, la festa è per Edith Mauro (Milano Atletica) vincitrice al primo anno di categoria e ancora tredicenne: è nata il 31 dicembre 2010 e quindi è la più giovane tra le giovani! Allenata da Claudio Botton, originaria del Burkina Faso, manda a referto il personale di 3,30. Secondo posto per un’altra 2010, la marchigiana Viola Spagna (Sport Atl. Fermo), terza Sofia Speroni (Lazio/Nissolino Atl. Area Roma) entrambe con 3,10.

LANCI - In due confermano il titolo dello scorso anno, il giavellottista campano Antonio Di Palma e la martellista veneta Chiara Calore. Il salernitano Di Palma, tra i più attesi dell’intera manifestazione in quanto detentore della migliore prestazione italiana U16 con 70,56, regala l’ennesima soddisfazione a coach Elio Cannalonga con un lancio da 66,28, misura con cui si impone su Davide Colucci (Lazio/Atl. Tor Tre Teste, 59,58) e su Nicolò Cerdelli (Piemonte/Gruppo Atletico Verbania, 57,54). La padovana Calore (Polisportiva Brentella), ex pattinatrice sul ghiaccio, ora allenata da Stefano Grosselle al Colbachini, ribadisce la supremazia nel martello con 53,55 davanti a Marta Corazza (Friuli Venezia Giulia/Atl. Malignani Libertas, 48,45) ed Elisa Matrone (Lazio/Fiamme Gialle Simoni, 46,61).

MULTIPLE - Tra i migliori risultati dell’intero weekend c’è lo score di Ivan Davide Muraro (Lazio/Atl. Villa Gordiani Castello) autore del personale di 4923 punti nell’esathlon, prestazione con cui ribadisce il secondo posto nelle liste alltime U16, sempre più vicino ai 5000 punti della MPI di Alessandro Sion del 2017. Il multiplista (e pianista) romano, ancora al primo anno di categoria, allenato tra Caracalla e Tor Tre Teste da Mauro Pascolini insieme a Fabio ed Elio Olevano nel gruppo che comprende anche il campione europeo U18 del giavellotto Pietro Villa, prosegue la propria cavalcata nella seconda giornata con 5,68 nel lungo (-1.3), 31,10 nel disco e 2:48.14 nei 1000 metri. Sul suo percorso spicca il 64,39 della prima giornata nel giavellotto. Podio anche per il sardo Emanuele Barra (Atl. Dolianova, 4660) e per il veneto Andrea Longhi (Atl. Provincia di Vicenza, 4583). Tra le cadette, la corona è per la padovana di Fontaniva Sofia Zanon (Atl. Galliera Veneta), accompagnata da coach Mattia Zanchin: accumula 4103 punti e completa nel day 2 la rimonta su Vanessa Hosnar (Friuli Venezia Giulia/Pol. Libertas Tolmezzo, 4046) che aveva chiuso al comando la prima giornata. Per l’ex ginnasta veneta 4,90 nel lungo (-1.1) e 1:44.83 nei 600 conclusivi. Terzo posto complessivo per la lombarda Giulia Crescini (Atl. Virtus Castenedolo, 3945).

STAFFETTE - Le frazioni finali di Kelly Ann Doualla Edimo e di Artem Shablii, campioni individuali degli 80 metri, certificano le vittorie della Lombardia al femminile e del Lazio al maschile con la staffetta 4x100. Le lombarde possono anche esultare per la migliore prestazione italiana U16 portata a 46.41, meglio del 46.75 stabilito sempre dalla rappresentativa lombarda lo scorso anno a Parma. Merito di Camilla Barbieri, Federica Chiappani, Gaia Lavezzo e appunto Doualla, davanti a Veneto (47.63) e Piemonte (47.67). Tra i cadetti, la rimonta di Shablii finalizza il lavoro iniziato da Leonardo Falcetti, Edoardo Petriaggi e Valerio Paparo (43.15) superando la Lombardia (43.46) e l'Emilia Romagna (43.49).

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La rappresentativa lombarda in trionfo a Caorle (foto Grana/FIDAL)


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