Golden Tracks, premiata l’Atletica Italiana

Un premio per tutta l’Atletica Italiana, per lo spirito di squadra mostrato in occasione degli Europei organizzati in casa dopo cinquant’anni e dominati con il bottino-record di 24 medaglie di cui 11 ori. Dalla European Athletics arriva un importante riconoscimento alla Federazione Italiana di Atletica Leggera nella cerimonia dei Golden Tracks che si è tenuta a Skopje, in Macedonia del Nord, il classico appuntamento con gli ‘Oscar’ dell’atletica europea. A ricevere il "Team Spirit Award" dalle mani del ceo di European Athletics Christian Milz, che ha sottolineato “l’unità, la collaborazione e la determinazione degli azzurri” e la “dolce atletica” di Roma 2024, sono stati i campioni d’Europa Antonella Palmisano e Leonardo Fabbri. “È un grande piacere ricevere questo premio come capitana - ha detto la marciatrice oro olimpico di Tokyo - la squadra è stata speciale, avevamo promesso qualcosa di grande e ci siamo riusciti”. Il pesista, sollecitato dai presentatori della serata, ha portato l’italianità sul palco intonando ‘Sarà perché ti amo’. 

Il presidente della FIDAL Stefano Mei ha ringraziato la European Athletics per aver riconosciuto i brillanti risultati della Nazionale italiana. “È un premio che esalta il valore del nostro gruppo, formato da tanti campioni, uomini e donne che unendo le forze stanno riportando ai vertici mondiali l’atletica italiana. La stagione che sta terminando è la chiusura di un quadriennio straordinario per i colori azzurri, e il riscontro ottenuto dalla EA sia per capacità organizzativa che per prestazioni tecniche ci riempie d’orgoglio. Sono fiero di avere ragazzi e ragazzi così speciali che hanno onorato tutti gli eventi, sia gli Europei, sia le Olimpiadi: in questi quattro anni abbiamo dimostrato di essere la squadra più forte d’Europa”. A complimentarsi il presidente della European Athletics Dobromir Karamarinov che è tornato a mettere in luce “l’altissimo livello e il grande successo” degli Europei di Roma 2024.

Nella cerimonia sono stati assegnati anche i premi dedicati agli atleti dell’anno (mix dei voti del pubblico, dei media, delle federazioni e della giuria di esperti). Al maschile il trionfo è per lo svedese campione olimpico e recordman dell’asta Armand Duplantis, tra le donne vince l’ucraina neo-primatista del mondo dell’alto e oro a Parigi Yaroslava Mahuchikh. Come rising star al maschile è stato scelto il mezzofondista olandese Niels Laros, al femminile la giavellottista serba Adriana Vilagos. Alla famiglia Vilagos anche l’European Coaching Award per mamma Djerdji, al pari del connazionale Dragutin Topic, ex saltatore in alto e attuale coach della figlia Angelina. All’Ungheria il premio dedicato alle ‘Member federation’.

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