Il Golden Gala sul podio mondiale 2003
Un grande risultato, che conferma l\'Italia, Roma, ed il suo Golden Gala, come una delle migliori realtà organizzative dell\'atletica mondiale. Il dato, inoppugnabile, arriva dalla IAAF: è la classifica di merito dei meeting internazionali dell\'anno, che mette in fila tutte le riunioni del globo. Il Golden Gala di Roma è al terzo posto, alle spalle di Bruxelles e Zurigo, ma davanti a tutti gli altri meeting della Golden League (Parigi, Oslo, Berlino) e a tutti i cosiddetti emergenti, Londra e Losanna per primi. La rossa pista dell\'Olimpico, e le sue azzurre tribune, miglior teatro della maggior parte di quelli proposti dal circus dell\'atletica. C\'è di che esserne soddisfatti. La presenza in classifica di altre tre riunioni italiane (Rieti al dosicesimo posto, Torino e Milano al trentesimo e trentunesimo) riafferma la forza, il ruolo centrale dell\'atletica del nostro Paese in seno al consesso mondiale. La classifica completa è consultabile cliccando sul link a fondo pagina. (m.s.) Golden Gala, perché? C\'è chi se lo chiede ancora, in giro per l\'Italia. E purtroppo, anche tra coloro che fanno parte della famiglia dell\'atletica. Sembra incredibile, ma è così. C\'è chi contesta il fatto che ogni anno si organizzi il Golden Gala. Tirando in ballo argomentazioni strampalate. La prima obiezione (vengono i brividi addosso, per la devastante ignoranza che trasuda) dice: \"invece di spendere 3 miliardi per il Golden Gala la Fidal farebbe bene a spendere quesi soldi per altri motivi\". L\'occcasione per smontare una volta per tutte - una volta per tutte? - questa baggianata è straordinaria. Allora (fate conto che stia scandendo le parole): i famosi tre miliardi - che poi sarebbero meno di un milione e mezzo di Euro, per intenderci -, se non si fecesse il Golden Gala, non ci sarebbero, non esisterebbero proprio, la Fidal non li avrebbe in bilancio. Perché sono il frutto esclusivo dei versamenti di sponsor, diritti tv, contributi vari. Destinati esclusivamente al Golden Gala. Il bilancio federale non c\'entra affatto. La Fidal contribuisce con il lavoro della sua struttura, che ha certamente un costo, ma posso dire con cognizione di causa che vale, nel complesso, meno dell\'ingaggio di uno dei tanti campioni presenti all\'Olimpico. E perché lo fa? Perché il Golden Gala è una straordinaria occasione di promozione dell\'atletica, compresa e condivisa dalla città, dal Coni, da Enti e Istituzioni. E\' una \"buona causa\". Ed è anche l\'unica manifestazione del nostro sport - grandi eventi estivi a parte - per la quale la RAI sia disposta ad accettare una collocazione in palinsesto nel prime-time (la prima serata), facendo addirittura litigare tra loro almeno due reti su tre. Il Golden Gala è la chiave per entrare nelle case di milioni di nostri connazionali in una sera d\'estate. L\'unica chiave a disposizione dell\'atletica. Cerchiamo di ricordarcelo, ogni tanto. Tutti noi che questo sport ce l\'abbiamo nel sangue. Proteggiamo il Golden Gala. E\' patrimonio comune. Anche di chi, vittima della propria ignoranza, ancora contesta. File allegati:
- La classifica 2003
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