Abano Terme abbraccia l\'atletica italiana
E\' ancora presto per parlare di gare. Ma è già tempo di fissare gli obiettivi. E soprattutto, di studiare il percorso migliore per raggiungerli. A dieci mesi dall\'Olimpiade di Atene, l\'atletica italiana si ritrova per programmare l\'appuntamento a cinque cerchi. Una settimana di cure termali, riunioni di programmazione, colloqui con atleti, dirigenti, tecnici, società. Scenario, Abano Terme (Padova), che ospita in questi giorni la squadra azzurra - ben trentanove gli atleti presenti - e nello scorso fine settimana è stata teatro di un fitto calendario di appuntamenti tecnico-organizzativi. L\'accordo tra il Comune veneto (già partner federale da un triennio) e la FIDAL ha prodotto questa straordinaria occasione di confronto, salutata con soddisfazione da entrambe le parti. \"Vogliamo dare al termalismo di Abano - le parole del sindaco Giovanni Ponchio - un\'impronta diversa, mirata allo sport e al benessere giovanile. L\'atletica italiana può aiutarci in questo, e siamo davvero felici del rapporto di collaborazione con la FIDAL\". Apprezzamento ricambiato dal presidente federale Gola, che ha ringraziato Abano per il supporto che continuerà a dare alle iniziative dell\'atletica, a cominciare dal Congresso europeo dei tecnici, che si svolgerà qui dal 6 al 9 novembre del prossimo anno. Gli azzurri ad Abano Tanti, gli azzurri presenti al raduno di Abano: dai campioni del Mondo Fiona May, Giuseppe Gibilisco, Fabrizio Mori, Ivano Brugnetti e Paolo Camossi, ai medagliati delle ultime edizioni di grandi appuntamenti all\'aperto come Stefano Baldini, Magdelin Martinez, Nicola Vizzoni, Elisabetta Perrone, Erica Alfridi, Manuela Levorato. E tanti altri ancora: Andrea Longo, Ester Balassini, Daniele Caimmi, Fabrizio Donato, Alessandro Cavallaro, Vincenza Calì, Alessandro Talotti, Gertrud Bacher, Antonietta Di Martino, Monika Niederstaetter, solo per citarne alcuni. Il meglio dell\'atletica tricolore, in sostanza, che ha avuto l\'occasione di confrontarsi con la struttura tecnica per definire il quadro degli impegni 2004. La preparazione olimpica Forte, ancora più del solito, l\'impegno FIDAL per la rincorsa ai Giochi: come già sottolineato anche in occasione della recente visita al Consiglio federale del Segretario generale del CONI Pagnozzi e del responsabile della preparazione olimpica Fabbricini, l\'atletica investirà sulla preparazione degli atleti top non solo la quota dei trasferimenti CONI nominalmente destinata all\'Olimpiade, ma anche una parte cospicua dei trasferimenti ordinari. E questo vuol dire, tradotto sul piano pratico, che gli atleti da medaglia potranno godere di migliori condizioni di allenamento, sotto forma di stages, raduni (se necessario anche all\'estero), assistenza tecnica e fisioterapica. Altro punto importante, riguarda la garanzia di partecipazione. I Commissari tecnici Augusto D\'Agostino e Roberto Frinolli hanno ribadito un concetto chiave: gli atleti che hanno centrato il minimo di qualificazione nel corso del 2003, e che ai Mondiali di Parigi hanno ben figurato (ottenendo l\'ingresso in finale), possono già considerarsi della partita, cominciando a lavorare esclusivamente in funzione dei Giochi olimpici. Il rovescio della medaglia, per così dire, è che non verranno prese in considerazione ai fini della partecipazione - salvo ovviamente casi clamorosi - performances ottenute a ridosso dei Giochi. In caso di particolare \"affollamento\" (specialità in cui più di tre atleti dovessero guadagnare il teorico \"visto\" a cinque cerchi), il confronto diretto ai Campionati Italiani Assoluti farà da ago della bilancia. La situazione Beppe Gibilisco è al lavoro a Formia già da tre settimane (farà i Mondiali indoor), sotto la guida di Vitaly Petrov, mentre Fiona May, ancora in apprensione perché i lavori al nuovo impianto indoor di Firenze non sono terminati, si è presentata con una novità: la sorellina Natasha, 23 anni, lunghista da 6,30 che starà con lei in Italia, come compagna d\'allenamento, per tutta la stagione. Anche per Fiona l\'appuntamento è per questo inverno: la rivedremo nei palazzetti indoor, così come Manuela Levorato, che correrà i 60 metri in sala (niente 200, per evitare guai ai tendini) come passaggio per la stagione all\'aperto. Magdelin Martinez passerà sempre più tempo a Formia, dove dice di trovarsi a meraviglia (e c\'è da crederle), e dove ritroverà spesso anche Antonietta Di Martino, finalmente prossima all\'uscita dal tunnel degli infortuni. Maratoneti con il percorso agonistico definito: Stefano Baldini ha vinto gli indugi ed ha scelto Londra, dove ormai è popolare quasi come il principe Carlo, mentre Daniele Caimmi ritroverà Rotterdam (dopo qualche cross), per la caccia a quel \"crono\" di rilievo mondiale che cerca da tempo. Alessandro Talotti sta uscendo dai problemi fisici che ne hanno minato la resa in estate e progetta un 2004 da ricordare, mentre Paolo Camossi si prepara ad un ritorno in grande stile, senza passare però per la stagione al coperto. Il suo compagno di specialità Fabrizio Donato, invece, ha scelto una doppia periodizzazione, inserendo i Mondiali indoor di Budapest come secondo (in ordine d\'importanza) momento chiave del 2004. Andrea Longo non ha ancora scelto, ma dovrebbe saltare la stagione in sala, per presentarsi al meglio in estate (con una strizzatina d\'occhio anche alla Golden League). Nick Vizzoni ha risolto i guai alla schiena, mentre il ginocchio lo fa ancora tribolare un po\'; ma respira aria olimpica, e quindi si dice fiducioso. Fabrizio Mori, infine: i tendini vanno presi con cautela, e il \"capitano\" sta percorrendo tutta la strada con certosina pazienza. Se le cose andranno per il verso giusto, da febbraio sarà di stanza alle Canarie, per puntare a Coppa Europa (manifestazione di cui è un simbolo non solo italiano, visto che è l\'atleta con il maggior numero di partecipazioni in assoluto) e Giochi olimpici.
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