Quarant\'anni dopo, Grosseto ricorda Bruno Zauli
Una cerimonia semplice, in un\'atmosfera toccante. Il Comitato Organizzatore dei Mondiali Junior di Grosseto 2004 ha ricordato questa mattina, nel quarantesimo anniversario della scomparsa, la figura di Bruno Zauli, l\'indimenticato dirigente sportivo mancato il 7 dicembre 1963 proprio nel corso di una visita che avrebbe inaugurato il locale Campo scuola. Tanti i presenti, a cominciare dal figlio di Zauli, Leonardo, e da Carlo Vittori, il tecnico dello sprint azzurro, artefice dei trionfi di Pietro Mennea; con loro, la campionessa olimpica (e vicepresidente di Grosseto 2004) Gabriella Dorio, il consigliere FIDAL Ida Niccolini, il Ct delle nazionali giovanili Angelo D\'Aprile, il presidente del Comitato regionale Toscana della FIDAL Marcello Bindi, l\'assessore allo sport del Comune di Grosseto Gabriele Bellettini, ed una delegazione di azzurrini in questi giorni presenti in toscana per un raduno. Ad aprire la cerimonia è stato Alfio Giomi, il presidente di Grosseto 2004 (oltre che membro della Federazione europea), che ha sottolineato il valore e l\'attualità della figura di Zauli. \"Per chi si avvicina allo sport come dirigente - le parole di Giomi - il suo lavoro è fonte quotidiana di insegnamento. Per me, ricoprire oggi un incarico nella EAA, nello stesso ruolo che fu di Zauli, è motivo di grande orgoglio\". Giomi ha anche ricordato il giorno della scomparsa del dirigente, e le cerimone alle quali presenziò, come membro del gruppo di giovani atleti che formarono un picchetto d\'onore per l\'occasione. Vittori conobbe Zauli in vita: il \"professò\" era allora un atleta (nonché studente del mitico corso \"A\" dell\'Isef Statale di Roma), e Zauli il presidente della Fidal; fu proprio dalle sue mani che il giovane sprinter Vittori ricevette la prima maglia azzurra, a Bruxelles, nel 1951, per un incontro che si sarebbe svolto allo stadio Heysel. \"La vittoria ad ogni costo, concetto tanto di moda al giorno d\'oggi - il commento di Vittori - era per Zauli qualcosa di sconosciuto. Il successo doveva essere frutto consapevole della strada percorsa, giorno dopo giorno. Le sue intuizioni in materia di sport giovanile e scolastico, rappresentano un patrimonio che, colpevolmente, la scuola rischia oggi di disperdere\". Al termine della parte oratoria, all\'interno dell\'impianto (che servirà da struttura di riscaldamento per i prossimi Mondiali, le cui gare si terranno nell\'adiacente stadio Olimpico dal 13 al 18 luglio del prossimo anno) è stata scoperta una targa in ricordo della giornata.
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