Scudetti del cross 2004 a Carabinieri e Cover
Gli uomini dei Carabinieri e le donne della Cover Verbania hanno vinto questa mattina a Roma, nello splendido scenario di Villa Pamphili, il titolo italiano per club di corsa campestre, imponendosi nelle prove sulla distanza lunga (12 chilometri per gli uomini e 6 per le donne), le più prestigiose tra le otto disputate nella mattinata (oltre 1300 atleti in gara!). I militari hanno costruito il proprio scudetto (confermato il titolo di dodici mesi fa a Modena) sulla compattezza di squadra, grazie ai piazzamenti di Umberto Pusterla (quarto), Maurizio Leone (sesto), Francesco Bennici (settimo), in una gara dominata, a livello individuale, dall'uomo più atteso, l'ucraino Sergey Lebid. Il campione europeo ha scelto il penultimo dei sei giri di gara per prendere il largo, dopo che per due terzi della corsa si era lasciato portare da un eccellente Giuliano Battocletti (a cui la cura Rondelli ha restituito tutte le qualità di un tempo) e da Daniele Caimmi, finiti poi nell'ordine. Bene Battocletti e Caimmi (il secondo ha deciso, correrà la maratona di Boston prima dell'Olimpiade), ma bene anche Stefano Baldini, quinto al traguardo, in netto progresso rispetto al Campaccio del dieci gennaio, e rivitalizzato dallo stage (vissuto proprio con Caimmi) sulle alture della Namibia. Il reggiano, che correrà la Roma-Ostia il 29 febbraio (e la maratona di Londra in aprile), tornerà sull'altopiano africano in marzo, per costruire la scalata olimpica. "Sto molto meglio - le parole di Baldini - l'altura mi ha fatto bene, anche se non è mai facile stare per così tanto tempo lontano dagli affetti e dalla famiglia (la moglie Virna De Angeli, quattrocentista azzurra, e la piccola Alessia, ndr). Sono ancora un po' contratto, ma i progressi sono evidenti, e questo, per il momento, mi basta". Anche tra le donne la classifica a squadre è stata decisa dai piazzamenti. L'ha spuntata la Cover, che ha messo le proprie tre atlete (Marconi, quarta; Jeptoo, quinta; Toniolo, sesta) tutte ai piedi del podio. Il successo indivudale è andato, a sorpresa, a Valentina Belotti, 23enne piemontese di Edolo, già specialista della corsa in montagna, nonché azzurra della campestre, che con imprevista autorità ha via via staccato tutte le avversarie, fino ad un ultimo giro irresistibile. "No, non me lo aspettavo neanche io - le parole delle Belotti, tesserata per il Runner Team '99 -, sapevo di stare bene, ma non così. In effetti quest'anno ho cambiato diverse cose: ho iniziato una dieta "zona", che mi ha alleggerito di qualche chilo, e ho momentaneamente accantonato gli studi in Scienze Forestali. Ho poi scelto di non correre più le gare in montagna, cercando di velocizzarmi. Da un mese vivo a Bergamo, per evitare la neve invernale e lavorare bene anche in inverno: mi sembra che i frutti di tutto questo si stiano vedendo". Secondo posto in rimonta per Agata Balsamo, argento con le compagne di squadra del Cus Palermo Silvia (bloccata dal solito mal di schiena dopo un buon avvio) e Barbara La Barbera, e Angela Rinicella, anche nella classifica per club. Bronzo per il Cus Genova (Ejaffini, Quaglia, Robaudo). Nelle due gare sul cross corto, sulla distanza di quattro chilometri, vittorie per Fiamme Gialle (uomini) e Fondiaria Sai Roma (donne). Le Fiamme Gialle hanno centrato lo scudetto superando di un solo punto gli onnipresenti Carabinieri, grazie di fatto allo sprint per il settimo posto tra il finanziere Salvatore Vincenti e Christian Obrist (al rientro dopo problemi ai tendini), risolto a favore del primo per una questione di centimetri. Terza piazza per l'Aeronautica. A livello individuale, vittoria per il keniano Philimon Kipkering (tesserato per l'Amsicora), davanti al palermitano Lorenzo Perrone e al piemontese Gianni Crepaldi. In campo femminile, le ragazze della Fondiaria Sai di Roma (Trine Pilskog, terza; Vincenza Sicari, settima; Michela Zanatta, ottava) hanno preceduto di un solo punto le altoatesine dello SV Sterzing Volksbank, alle quali non è bastato il secondo posto di Silvia Weissteiner e il ritorno a buoni livelli - sesta - di Agnes Tschurtschenthaler. Terzo posto per la Forestale, risultato encomiabile vista la presenza in squadra di ben due maratonete (Genovese, eccellente quarta, e Ritondo, decima). In campo giovanile, titolo Junior maschile per la Cover sportiva (Mattia Roppolo, quarto, il migliore), davanti a Libertas Cento Torri Pavia e Becher San Giacomo; primo sul traguardo il grossetano Stefano La Rosa, uomo di ounta della nazionale giovanile di Angelo D'Aprile, e prodotto della Massimo Pellegrini. Tra le Juniores, scudetto alla Fondiaria SAI Roma trascinata da Aurona Ermini (seconda), nella prova vinta da Caterina Coppola, siciliana della Cinque Torri di Trapani. La categoria Allievi (Under 18) ha messo in evidenza diversi ragazzi interessanti. Su tutti, Simone Gariboldi, dell'Atletica Valle Brembana, primo d'autorità davanti ad avversari (Scala, Bruzzone, fino al sedicenne D'Ascoli) che hanno mostrato numeri di rilievo. Scudetto ai siciliani dell'APB Junior. In campo femminile, tricolore alle ragazze della neonata (sulle ceneri della Camelot) Tris Milano, con la pugliese Adriana Prusciano (Alteratletica Locorotondo) a centrare il successo individuale. Nella classifica combinata, che prende in esame tutte le gare disputate, vittoria per Libertas Cento Torri Pavia (uomini) e Alteratletica Locorotondo (donne). Vittoria da non sottovalutare, infine, quella riportata dagli organizzatori della manifestazione. Roma ha offerto il suo volto migliore, quello illuminato dal sole, per accogliere il cross tricolore, e Villa Pamphili si è rivelata teatro adattissimo ad ospitare una grande corsa campestre. Tracciato impegnativo, atmosfera raccolta, colline verdi a formare uno straordinario scenario naturale. Quasi uno stadio verde. La sensazione è che la capitale abbia trovato, finalmente, la sede ideale per soddisfare eventuali aspirazioni organizzative. Per questa od altre - di più ampio respiro - manifestazioni. m.s.
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