Grande La Mantia: 14,71 anche se ventoso



La prima giornata delle finali dei Societari di atletica era dedicata interamente alle prove della serie Argento; era difficile preventivare grandi emozioni, invece ci ha pensato Simona La Mantia a infiammare un pomeriggio già di per sé molto caldo con una straordinaria prestazione nel triplo. Senza avversarie, e facendo continuamente i conti con le bizzarrie del vento, la saltatrice siciliana ha offerto una gara di altissimo livello, che legittima la sua prossima presenza, pur a soli 21 anni, alle Olimpiadi di Atene. La ragazza delle Fiamme Gialle, che in quest’occasione competeva però per la sua vecchia società, il Cus Palermo, ha iniziato con un salto di 14,38 con 0,6 di vento a favore, poi 13,70 e un terzo tentativo che ha fatto alzare in piedi l’intera tribuna, 14,54 con un vento a favore di 2,7. Meglio ancora nel salto successivo, 14,71 con 2,5 di vento. Prestazioni che non le hanno minimamente tolto la voglia di tentare ancora di migliorare il suo record personale: 14,11 con 3,8 di vento contrario (ed anche questa è una misura degna di rilievo) e 14,27 con 0,2 di vento contrario nell’ultimo tentativo. Una gara imperiosa, che alla fine ha però lasciato un po’ di amaro in bocca alla sicula: “Sentivo che stavo bene, volevo migliorare il mio primato italiano promesse di 14,49, sarà per un’altra volta. Sicuramente il salto che mi è piaciuto di più è stato il 14,11, ottenere quella misura con un vento contrario così forte non è cosa da poco”. Esaminando la sua gara, la La Mantia non manca di sottolineare dove ancora le cose non vanno, il che fa ben sperare sulla sua voglia di migliorarsi: “Devo lavorare molto sullo step: il secondo balzo rende ancora troppo poco in relazione agli altri. E poi sulla velocità: quando mi dedico alle prove di corsa, faccio ancora i tempi che facevo da cadetta. E sono migliorata, ultimamente… Questo significa che ci sono ancora margini di miglioramento”. La La Mantia è una delle poche atlete praticamente sicure di andare alle Olimpiadi: “E’ un sogno che si realizza, ma per me quel che conta è divertirmi. Il triplo è coordinazione, ritmo, quasi musica”. La prima giornata della finale Argento è stata certamente impreziosita dalla prova della La Mantia. Altri big in gara si sono invece limitati a portare il massimo dei punti ai propri sodalizi: è il caso dell’ucraino Heshko, viceprimatista mondiale stagionale dei 1500 limitatosi a una lunga progressione nel giro finale, o al suo connazionale Korchmid, campione europeo Under 23 lo scorso anno, che si è aggiudicato l’asta con 5,30. Nella classifica maschiole sembra già consolidata la leadership dell'Atl.Gorizia, mentre fra le donne c'è grande lotta fra Darra Torveca Vigevano, Cus Palermo e Fiamme Oro Padova: una di loro dovrà rinunciare ai sogni di promozione. File allegati:
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