No all'idoneità olimpica per la Legnante
Saranno 15 le azzurre facenti parte della selezione per le Olimpiadi di Atene. Nessun allargamento della squadra: anche Assunta Legnante dovrà guardare i Giochi da casa. La pesista azzurra, che venerdì a Nereto aveva portato il record italiano del getto del peso a 18,92, è stata sottoposta oggi pomeriggio a nuovi accertamenti da parte della commissione medica del Coni, che già precedentemente aveva dato parere negativo alla sua selezione a causa di problemi agli occhi. La Legnante accusa infatti un glaucoma che le riduce la vista: l’atleta è stata costantemente tenuta sotto controllo dallo staff medico della Fidal, che ha verificato anche l’eventuale progredire della malattia. La stabilità della sua situazione sanitaria ha indotto i medici federali ad acconsentire alla continuazione della sua attività agonistica, non valutandola pericolosa per la sua salute. Di diverso avviso la commissione medica del Coni, che come aveva già fatto in altri casi appartenenti a diversi sport, ha preferito una condotta improntata alla massima cautela, decidendo di non concedere l'idoneità. L’atleta campana è stata sottoposta all’Istituto di Scienza dello Sport dell’Acquacetosa a nuovi controlli, presenti il responsabile sanitario della Fidal Dr. Fischetto e il medico specialista scelto dall’atleta. I quattro esperti del Coni hanno confermato unanimemente il parere negativo sulla sua partecipazione ai Giochi. Per la Legnante, che con la misura di Nereto aveva stabilito la dodicesima prestazione mondiale stagionale, è tanta e comprensibile la delusione per aver visto sfumare un traguardo inseguito con tanta abnegazione durante gli ultimi mesi. Altrettanta delusione da parte dello staff tecnico federale, che contava molto sulla pesista campana per un posto in finale, alla sua portata. Nella foto: Assunta Legnante (Omega/Fidal)
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