Il cross europeo nel gelo di Heringsdorf



Sarà ancora una volta Sergey Lebid, l’uomo da battere ai Campionati Europei di cross. L’ucraino che vive e si allena in Italia (a Verbania), vincitore delle ultime tre edizioni (quattro volte oro su dieci partecipazioni), è la stella della rassegna continentale di campestre, che andrà in scena domani. domenica 12 dicembre, a Heringsdorf, gelida località termale dell’isola tedesca di Usedom, nella ex Germania dell’est. Manca probabilmente un avversario degno di questo nome (il più accreditato è lo spagnolo De La Ossa, secondo lo scorso anno a Edimburgo), e quindi per il biondo Sergey, che in Italia veste i colori della Cover di Verbania, il pronostico è praticamente un fatto scontato. Tra le donne, latita il nome che invita alla scommessa (l’anno scorso si impose la superstar britannica Paula Radcliffe, davanti alla turca Abeylegesse: entrambe sono rimaste a casa), quindi il pronostico appare decisamente più aperto. I numeri sono da record: con 373 atleti che si affronteranno domani nelle quattro prove in programma (uomini, donne e le due gare junior) si è stabilito un nuovo limite massimo di partecipazione. “Amo l’Italia, e le sono grato – le parole di Lebid in risposta ad una specifica domanda – ma sono ucraino, e quindi continuerò a vestire la maglia del mio paese”. Poi, l’occasione di minimizzare le recenti proteste di piazza a Kiev: “Sì, lo so che tutti sono allarmati per la situazione in Ucraina, ma io non ho visto grandi problemi, nei giorni in cui sono stato a casa. E’ una questione politica, tutto qui, la vita scorre regolarmente”. Nelle gare a squadra, pronostico tutto per la Spagna in campo maschile (gli storici avversari portoghesi sono in ribasso), mentre tra le donne la situazione è più incerta, con la Gran Bretagna probabilmente in grado di bissare il titolo 2003 (quando però aveva tra le proprie fila anche la Radcliffe). Gli azzurri L’Italia si presenta con tutte e quattro le formazioni (uomini e donne, assolute e junior), per un totale di ventidue atleti. Tra gli uomini si punta ad un piazzamento di squadra quanto più possibile vicino al podio (in dieci edizioni, per ben cinque volte siamo finiti quarti, compreso lo scorso anno), mentre in campo individuale Gabriele De Nard e Michele Gamba sembrano i più quotati per un piazzamento nei primi dieci, con Giuliano Battocletti (compagno di Lebid nella Cover) a fare da terzo possibile. Le donne, private in extremis della giovane altoatesina Silvia Weissteiner (influenzata), non appaioni nel complesso in condizioni smaglianti; le chances più concrete sono probabilmente nelle gambe della talentuosa Patrizia Tisi, la miglior crossista dell’ultimo biennio, che potrebbe piazzarsi tra le dieci. Tra gli Junior, da segnalare l’esordio in azzurro di Marco Najibe Salami, il 19enne mantovano di origine marocchina, che ha finalmente ottenuto l’agognata cittadinanza (la cui mancanza gli ha di fatto negato la possibilità di presentarsi ai Mondiali di categoria di Grosseto). I giovani maschi si sono mossi discretamente nelle due prove di selezione nazionali, a Cossato e Roncone, e potrebbero rappresentare una lieta sorpresa. Nel pomeriggio di oggi, la delegazione italiana incontrerà anche il neo presidente federale Franco Arese, all'esordio come numero uno della FIDAL in una manifestazione internazionale. La storia L’Italia, nella sua partecipazione all’Europeo di campestre, è finita sul podio tre sole volte: nel 1998, con la squadra maschile, oro a Ferrara; poi, due volte con gli junior: Scaini a Thun 2001 (individuale) e con la squadra in Croazia l’anno successivo. Il miglior piazzamento in campo maschile assoluto è il quarto posto di Gabriele De Nard a Thun; tra le donne, in cima alla lista ci sono i noni posti centrati da Sabrina Varrone a Oeiras ’97 e Patrizia Tisi lo scorso anno a Edimburgo. Nel 2003, proprio nella città scozzese, il miglior italiano fu Umberto Pusterla, nono, mentre le squadre furono quarta (qualle maschile) e settima (le donne). Tra gli Junior, si verificò un piccolo naufragio, con le due formazioni finite ad un poco onorevole undicesimo posto. Percorso e meteo Il tracciato di gara a Seebad Heringsdorf ha una lunghezza di 1500 metri (il giro lungo, quello breve è di 1000 metri) e presenta, dopo l’avvio in discesa, una lunga salita, la cui prima parte è piuttosto impervia. Numerose sono anche le curve, alcune delle quali, praticamente a gomito, obbligheranno gli atleti a una netta diminuzione della velocità. Il fondo è compatto: l’erba è stata piantata di recente, dopo un livellamento nella zona centrale del percorso, ma non è cresciuta granché; ai lati del tracciato, è difficile trovare due appoggi consecutivi uguali. La temperatura è costantemente vicina allo zero, e in alcuni tratti (quelli nelle zone più in alto, in cima alla salita) il vento che soffia dal Baltico diventa un’insidia ulteriore; il cielo è coperto, e si rischia anche la prima neve dell’anno. Condizioni meteorologiche davvero estreme, che potrebbero condizionare la gara. m.s. Programma orario: Ore 11: cerimonia d'apertura; 11.15: Junior donne (km. 3,640); 12: Junior uomini (km. 5,640); 13.10: senior donne (km. 5,640); 13.40: senior uomini (km. 9,640). TV: Raisport Satellite, 12.50-13.10 (differita junior), 13.10-14.30 (diretta). LE SQUADRE AZZURRE: Uomini (km 9,640): Giuliano Battocletti (Cover), Gabriele De Nard (Fiamme Gialle), Luciano Di Pardo (Fiamme Gialle), Michele Gamba (Fiamme Gialle), Maurizio Leone (Carabinieri), Umberto Pusterla (Carabinieri). Donne (km 5,640): Rosanna Martin (Fiamme Oro), Marzena Michalska (Fondiaria Sai), Vincenza Sicari (Esercito), Patrizia Tisi (Cover), Sabrina Varrone (Forestale), Agnes Tschurtchenthaler (Sv Sterzing). Junior uomini (km 5,640): Martin De Matteis (Pod. V. Varaita), Gilio Iannone (Esercito), Stefano La Rosa (Pellegrini GR), Daniele Meucci (C. Italia Pisa), Marco Naijbe Salami (Libertas Mantova). Junior Donne (km 3,640): Valentina Costanza (Ermenegildo Zegna), Adelina De Soccio (GS Virtus), Valentina Ghiazza (Atletica Alessandria), Katia Libertone (Cus Molise), Elisabetta Petracca (Pinerolo Tre Valli).
Nella foto, il giovane Marco Salami (FIDAL)




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