La Legnante, ad Ancona test per gli Europei
Se in campo maschile saranno le grandi sfide dei 60 e dell’alto a catalizzare l’attenzione, ad Ancona i Campionati Italiani Individuali e di Società Indoor avranno una sicura protagonista fra le donne in Assunta Legnante, la primatista del getto del peso che quest’anno, pur essendosi fatta vedere abbastanza di rado, è già salita alla quinta posizione nelle graduatorie europee con un lancio di 18,27 metri, un risultato che apre il cuore alla speranza in vista degli Europei in sala di Madrid del prossimo mese. La campionessa campana della Tris è reduce da un 2004 bello e brutto allo stesso tempo: “Sì, è stato pieno di gioie e dolori, le prime raffigurabili nel record italiano di 18,92, i secondi nella mancata partecipazione olimpica. Sapere che con il mio record sarei entrata fra le prime sei ai Giochi mi ha dato una profonda delusione, ma dall’altra parte costituisce un’enorme carica per prendermi quest’anno tutte le rivincite possibili, già dalla stagione indoor”. - In che condizioni di forma ti presenti ad Ancona? - Sinceramente, sto bene, e credo di poter fare qualcosa di positivo. Alla gara degli Assoluti ci tengo particolarmente, non solo perché vale per i Societari e potrò dare un aiuto alla mia società, ma anche perché è l’ultimo test agonistico prima degli Europei di Madrid. - Finora hai lanciato a 18,27, una misura già importante. La ritieni vicina ai tuoi limiti attuali? - No, al contrario. E’ frutto di una stagione iniziata volutamente a passo ridotto, credo di poter far meglio, soprattutto a Madrid. Mi dispiace solo di non aver potuto già testare la pedana di Ancona, magari durante una gara propedeutica agli Assoluti. Mi sarebbe servito per prendere le misure e andare ancora più convinta. - Parli spesso degli Europei di Madrid, sembri molto convinta delle tue possibilità… - Lo sono, a questi Campionati Continentali ci credo molto, e non solo perché credo di essere in un buon momento di forma. Vorrei riconfermare la medaglia ottenuta tre anni fa, ma se mi dicessero di firmare per un bronzo non lo farei. Ho l’impressione che non ci siano in giro atlete in grado di ammazzare la specialità, siamo tutte abbastanza vicine, quindi ogni possibilità è aperta. Io voglio solo giocarmi le mie carte, senza preclusioni. - In fin dei conti il tuo limite all’aperto, 18,92 è ben superiore. Perché outdoor le misure sono maggiori? - Non c’è una ragione particolare, per me lanciare dentro o fuori è la stessa cosa. Diciamo che la stagione all’aperto arriva dopo che la preparazione è stata completata e consente di avere molte più chances per migliorarsi, si dipana attraverso almeno quattro mesi di gare, qui invece è tutto concentrato, hai appena tre-quattro occasioni per ottenere la grande misura. Poi dipende anche dalla programmazione di ognuno: non sono molti che mettono fra le proprie priorità la stagione indoor. - Quale misura ti soddisferebbe ad Ancona? - Diciamo che ripetermi a 18,27 o qualcosa in più non mi dispiacerebbe. Quella che sto cercando in questo momento è la costanza di risultati intorno ai 18,30, non allontanarmi da questa misura mi renderebbe già abbastanza soddisfatta. Gabriele Gentili Nella foto: Assunta Legnante (archivio Fidal)
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