A Trieste fari su Chiesa e la Rota Gelpi
La serie di grandi maratone italiane non accenna a interrompersi e soprattutto non s’interrompe la grande passione che gli italiani riversano su questa specialità, forse spinti dall’impresa olimpica di Stefano Baldini che ha risvegliato l’interesse sul settore. Anche Trieste, dove domenica si correrà la Maratona d’Europa, fa registrare un pienone com’era successo a Treviso, Roma, Torino, Padova: saranno oltre 4.500 i partecipanti alla domenica podistica: va certamente sottolineato che il numero comprende sia gli iscritti alla maratona che alla mezza, ma si tratta comunque di un record per la manifestazione giuliana, inserita nel corposo lotto degli eventi sportivi della Bavisela. La gara di Trieste avrà innanzitutto un grande interesse per la prestazione degli atleti italiani: la porta per i Mondiali di Helsinki e la squadra azzurra che competerà per la Coppa del Mondo mantiene ancora qualche spiraglio di luce, nel quale vogliono provare ad infilarsi specialisti vecchi e nuovi. Del primo gruppo fa parte Sergio Chiesa, che manca alle maratone da ormai un anno: proprio a Trieste l’anno scorso aveva cercato il tempo utile per qualificarlo per le Olimpiadi, ma il caldo unito alla tensione avevano spento le sue velleità relegandolo al terzo posto finale. L’avversario di turno sarà Migidio Bourifa, il 36enne nativo di Casablanca reduce da qualche problema fisico quest’inverno che lo ha costretto a posticipare il suo tentativo primaverile rispetto alla preventivata presenza a Torino. Del secondo gruppo l’esponente di spicco è Michele Gamba, dato dagli organizzatori per partecipante ai 42,195 km al pari di Giuliano Battocletti: un loro risultato di spicco sarebbe un’iniezione di fiducia e una boccata d’ossigeno per tutto il settore. Non sarà un compito facile, quello degli italiani: ci sarà da fare i conti con la solita truppa di affidabili corridori keniani, guidata in particolare da Ibrahim Mitei Kipkurui, che a Trieste ha vinto nel 2003, e da Philip Rugut, che sulle strade giuliane conoscono bene in quanto vincitore per due volte della Maratonina dei Due Castelli (ossia il traguardo intermedio), della quale detiene il primato con un fantastico 1h00:05. Attenzione anche ad Elijah Nyabuti, meno esperto dei suoi due connazionali. In campo femminile la favorita d’obbligo è Rosita Rota Gelpi, la campionessa mondiale di corsa in montagna che dopo il suo esordio in maratona lo scorso novembre a Milano ci ha preso gusto, e ci riprova dopo una stagione invernale trascorsa proprio per preparare questo appuntamento. Il via, sia per la maratona che per la mezza, è previsto per le ore 9,35. Nella foto: una fase della passata edizione (foto organizzatori) File allegati:
- L SITO DELLA MANIFESTAZIONE
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