Azzurri a mezzo punto dal podio
La nuova formula di Coppa Europa, con la seconda giornata che racchiude i suoi eventi in un paio d’ore, è un concentrato di emozioni che hanno infiammato il pubblico fiorentino. La classifica diventa un su e giù continuo, che tiene con il fiato sospeso. Ad esaltare le folle ci hanno pensato poi gli azzurri: tutti, da chi ha sfiorato la vittoria a chi ha lottato per evitare l’ultimo posto, ci hanno messo l’anima. Un esempio per tutti: Christian Obrist, esponente di un movimento, quello del mezzofondo, che a Firenze sta confermando di attraversare un momento di grande difficoltà, ha provato a fare selezione, ha provato a mantenere il ritmo dei più forti, ha tenuto gli ultimi due per conquistare alla fine un sesto posto che, per l’abnegazione dimostrata, vale molto più dei 3 punti finali. E’ stato il grande giorno della velocità italiana: se nelle corse prolungate viviamo una fase di transizione, nello sprint è un buon momento. Nei 100 metri Collio, a dispetto della settimana tribolata vissuta per il mal di schiena, ha offerto una prestazione esaltante, tenendo validamente testa a Pognon e Lewis-Francis che fino allo scorso anno erano nettamente superiori. E’ stato davvero un peccato che il vento abbia inficiato, per un soffio (è proprio il caso di dirlo, visto il +2,1 riscontrato) la sua prestazione che non può quindi valere come primato personale. La gara dei 100 è stata uno spettacolo di prim’ordine: bellissima come sempre l’azione di Pognon, elegante nella sua corsa quanto Lewis-Francis è potente. La vittoria del transalpino è venuta subito dopo quella della Arron nella prova femminile, anche in questo caso con un’espressione di superiorità che da tempo non si vedeva da parte della campionessa europea. Ma dietro la Levorato ha dato un’ottima impressione, dimostrando di aver fatto già un altro passo avanti rispetto a Cesenatico e al suo esordio. Le positive sensazioni mostrate nelle prove individuali si sono poi moltiplicate all’inverosimile nelle staffette: quella femminile ha visto le azzurre Sordelli, Calì, Grillo e Levorato protagoniste do ottimi cambi e un finale notevole che è valso al quartetto azzurro il terzo posto e soprattutto, con 43.83, la quinta prestazione mondiale dell’anno. I ragazzi hanno fatto ancora meglio: il primo cambio fra Verdecchia e Collio è stato da fantascienza, il velocista delle Fiamme Gialle si è proiettato in avanti nettamente primo. Torrieri ha tenuto anche se il suo cambio non è stato perfetto. Kaba Fantoni è partito in ritardo, ma sul rettilineo finale ha ben recuperato con un’azione finalmente sciolta, per un tempo finale, 38.69, che è valso il secondo posto dietro i maestri britannici (che mai però hanno tanto sudato) e soprattutto la terza prestazione mondiale stagionale. Tenendo la forma e lavorando sui cambi, potrebbe venir fuori qualcosa di veramente valido in prospettiva Helsinki. Chi ad Helsinki andrà sarà Gianni Carabelli, che nei 400 hs ha staccato il biglietto per i Mondiali con una prestazione straordinaria, finendo alle spalle del francese Keita (il suo bronzo ad Atene 2004 non è stato un caso, i Mondiali lo dimostreranno) e del polacco Plawgo. Con 49.04, ora il carabiniere ha nel mirino il muro dei 49 secondi netti. Carabelli non è stato il solo a ottenere il proprio personale a Firenze: la stessa cosa ha fatto Alexia Oberstolz negli 800, in 2:02.35, mentre miglioramenti stagionali sono arrivati da Magdelin Martinez, il cui 14,54 le è valso un’importante terzo posto, e dalla Levorato. La squadra italiana ha mostrato una bellissima compattezza: non sono venute vittorie, ma i piazzamenti sono stati ottenuti in serie. Nicola Trentin nel lungo ha piazzato in apertura un ottimo 7,87, poi ha cercato il grande salto e almeno uno dei tre nulli è sembrato davvero lontano. Alla fine comunque il quarto posto finale può soddisfare. Stesso discorso per Zahra Bani, che nel giavellotto ha ottenuto 61,62 vedendo sfumare il secondo posto solamente all’ultimo lancio. La sua terza piazza ha comunque permesso all’Italia di chiudere al sesto posto la seconda giornata, con tre punti e mezzo di vantaggio sulla Francia e 4 da recuperare sull’Ucraina. Davanti la Russia veleggia su punteggi da primato. In campo maschile una citazione di merito va ad Andrea Barberi, che a dispetto di una prima metà dei 400 da dimenticare ha colto un importante quarto posto in 46.09, e Diego Fortuna, che nel disco ha conquistato una terza piazza davvero insperata. In classifica gli azzurri chiudono la seconda giornata al quarto posto con 57 punti, ma ad appena mezzo punto dalla Polonia, mentre la lotta per il titolo sembra ristretta a Francia (67) e Germania (65,5). Dietro la lotta per la retrocessione sembra già scritta, e se per la Repubblica Ceka si poteva anche prevedere, vedere la Gran Bretagna relegata all’ultimo posto con 38 punti è qualcosa di clamoroso. Come se la Juventus fosse sul punto di retrocedere in serie B… g.g. Classifica maschile: Francia 67 - Germania 65,5 - Polonia 57,5 - Italia 57 - Spagna 54 - Russia 51 - Repubblica Ceka 41 - Gran Bretagna 38. Classifica femminile: Russia 84,5 - Germania 64 - Polonia 62 - Romania 58 - Ucraina 55 - Italia 51 - Francia 47,5 - Grecia 45. Nella foto grande: il quartetto azzurro, da sinistra Collio, Verdecchia, Kaba Fantoni e Torrieri. Nella foto piccola, Gianni Carabelli (Omega/Fidal) File allegati:
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- LE FOTO DELLA SECONDA GIORNATA
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