Al Golden Gala la sfida Gatlin-Powell?



Mancano ancora quasi due mesi, ma la ventiseiesima edizione del Golden Gala sta già prendendo forma e con un nutrito gruppo di giornalisti invitati presso la prestigiosa Casina di Macchia Madama a Roma è stato fatto il punto dell’organizzazione. La manifestazione romana del prossimo 14 luglio parte da una base per certi versi onerosa, essere il meeting numero uno al mondo, secondo le classifiche redatte dalla Iaaf in base ai risultati tecnici di ogni singola gara: “Confermarsi non è facile – ha sottolineato il presidente della Fidal Franco Arese – ma questo è anche uno stimolo. Abbiamo l’aiuto delle strutture come il Coni e il Comune di Roma e l’appoggio della Iaaf che ha inviato qui come suo “ambasciatore” il primatista europeo dei 400hs Stephane Diagana, insomma ci sentiamo investiti di una grande responsabilità ma stiamo lavorando per onorarla al meglio. Riempire lo Stadio Olimpico è un sogno che potrebbe diventare realtà e per questo contiamo anche sui nostri atleti, da Howe a Gibilisco, dalla Martinez a Longo ai nostri giovani augurandoci che sfruttino l’occasione per ottenere buoni risultati. L’atletica italiana si sta risvegliando anche e soprattutto fra i ragazzi sia in termini di praticanti che di risultati, il Golden Gala sarà un’altra tappa in tal senso”. La stagione è appena ai suoi inizi, ma certamente lo squillo d’interesse provocato dal record mondiale sui 100 metri di Gatlin a Doha (ritoccato a 9.77 e quindi alla pari del tempo realizzato da Powell) si proietta sulla ricerca di nomi presenti a Roma. L’organizzatore Luigi D’Onofrio non si è tirato indietro pur dovendo mantenere il necessario riserbo: “Tutti vogliono sapere chi dei due sarà a Roma: al momento mi sento molto fiducioso nel poter dire che, se sfida ci sarà fra i due, Roma è tra le principali piazze candidate ad ospitarla. Ho parlato con i loro manager e la volontà di venire c’è, ma è una situazione in continua evoluzione, con l’exploit di Gatlin che ha certamente rimescolato le carte. Ma a parte il discorso velocità, per noi primario, la nostra volontà è proporre in ognuna delle 19 gare in programma il meglio che c’è al mondo, con una finestra naturalmente aperta per i nostri atleti, per offrire loro un palcoscenico inconsueto. Vorremmo opporre in ogni gara il campione olimpico a quello mondiale, vedremo di riuscirci”. Alla fine D’Onofrio si è sbottonato ufficializzando qualche nome: “Sicuramente avremo sui 5000 l’etiope Bekele, ma contiamo di proporgli una gara tirata, opponendogli magari il suo connazionale Sihine o il keniano campione del mondo Kipchoge. Nei 400 farà il suo esordio a Roma il campione olimpico e mondiale Jeremy Wariner, uno dei nomi in ascesa in tutto il panorama atletico mondiale, inoltre nell’alto ci sarà la svedese Begqvist primatista del mondo indoor. Sarà un Golden Gala all’altezza degli ultimi anni, è garantito”. Presente alla conferenza stampa in rappresentanza degli atleti italiani era la star del momento, il bronzo iridato in sala Andrew Howe, che a Roma non ha mai gareggiato: “Il Golden Gala è per me sinonimo di grande emozione e di gare viste dal vivo con profondo trasporto, sognando di esserci un giorno. Quel giorno è ormai vicino: all’Olimpico mi prefiggo innanzitutto di migliorare, e di molto, il mio personale nel salto in lungo, poi bisognerà vedere chi sarà in gara, so che ci saranno molti dei migliori nomi del ranking mondiale ma questo non mi spaventa: quando gareggio parto sempre per batterli. Sarà una bella gara”. A margine della conferenza, l’annuncio della prosecuzione del rapporto con la Borotalco in qualità di major sponsor del Golden Gala, un rapporto iniziato nel 2005 e che va avanti: di questi tempi è un attestato di stima che fa piacere. g.g. Nella foto: da sinistra l’organizzatore Luigi D’Onofrio, il rappresentante Iaaf Stephane Diagana, Andrew Howe e il presidente Fidal Franco Arese (foto Giuliani/FIDAL)


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