Longo: "In finale ci sarà da divertirsi"
E’ un Longo ritrovato quello che si presenta davanti a microfoni e taccuini al termine della sua semifinale. Il portacolori delle Fiamme Oro ha l’aria di quello che attende di prendersi tante rivincite: “Io mi aspettavo una prestazione di questo tipo perché so bene quanto ho lavorato. Non mi sono mai allenato tanto come in questa stagione, sapevo che prima o poi i risultati dovevano venire fuori. In gara mi sembrava di giocare: ai 150 metri ho scelto di aspettare perché sapevo che qualcosa sarebbe successo, ai 50 metri finali mi sembrava di volare”. E’ chiaro che una prestazione del genere autorizza voli pindarici: “Non parliamo di medaglie, dico solo che nell’atletica oggi sei un fenomeno e domani una nullità, ed allora io scelgo di godermi questo momento e condividerlo con chi mi vuole bene ed ama l’atletica e soprattutto con coloro che mi sono stati sempre vicino, a cominciare dalla mia mamma che dopo la batteria si è messa a piangere per la mia qualificazione. La finale? Ho due giorni per pensarci, per capire come correrla ed interpretarla perché potrebbe avere tanti copioni diversi. Dico solo che ci sarà da divertirsi”. La più bella gara di sempre nel salto in alto femminile ha visto protagoniste anche due italiane, che però hanno lasciato presto la pedana con un pizzico di delusione, a cominciare da Antonietta Di Martino: “Valgo ben più di 1,92 ma mi serve la continuità su queste misure. Invece in ogni gara c’è qualcosa che a turno non va, o la rincorsa o il caricamento o il valicamento. Quando troverò la quadratura del cerchio avrò più sicurezza anche su quelle altezze”. Un bilancio comunque positivo il suo, come anche per Elena Meuti: “Mi sono migliorata due volte, è stato un bell’Europeo sicuramente anche se mi dispiace un po’ per l’esito della finale, è normale che poi uno ci faccia la bocca ai miglioramenti: a 1,92 il secondo tentativo è stato vicino al successo”. E’ finita in semifinale l’avventura delle due azzurre Margaret Macchiut e Micol Cattaneo. Quest’ultima aveva anche rischiato di non gareggiare: per lunghi secondi si era temuta una sua falsa partenza e quindi la squalifica: “Ero convinta che mi avrebbero estromesso, sono stata fortunata. Prima delle gare ero molto preoccupata, chi mi è stato vicino ha dovuto subire i miei cambiamenti d’umore, la tensione era tanta. Il bilancio finale è comunque positivo, mi sono migliorata in batteria ma certamente volevo fare meglio ancora in semifinale”. g.g. Nella foto: Micol Cattaneo (foto Giancarlo Colombo per Omega/FIDAL)
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