Howe non si sveglia, qualificazione a rischio
Inizio in salita, per Andrew Howe. La qualificazione del lungo agli Europei indoor di Birmingham non ha sorriso all'azzurro, finito quarto nel suo gruppo con un mediocre 7,81 (serie: N; 7,81; 7,58), lontano dalla soglia degli otto metri richiesta per l'ammissione diretta. A questo punto, Howe dovrà sperare di rientrare nei primi otto dopo il gruppo B di qualificazione (in gara tra poco), ovvero sperare di non essere superato da più di altri quattro avversari. La sintesi della gara. Partenza in discesa sulla curva dell'anello, rincorsa fin troppo veloce, ed una serie di stacchi neanche lontani parenti di quelli tipici del campione d'Europa. Al primo salto, Howe realizza solo a pochi metri di essere troppo vicino alla battuta, e finisce per tagliare secco almeno tre appoggi: nullo di un mezzo piede. Nella seconda prova, staccando lontano e senza vigore (in gergo atletichese: passandoci sopra), mette a segno il 7,81 che lo mette in classifica. Nella terza, dopo un altro stacco poco potente, stranamente veleggia invece di eseguire i consueti passi in aria: 7,58. "Questo succede quando le gare non si preparano - esordisce amaro al commento Howe - purtroppo le cose non sono andate per niente. Ero veloce in rincorsa, forse fin troppo, ma mancavo di forza, sentivo le gambe molli. Dico la verità: ho sonno. Non avevo mai fatto una qualificazione così presto al mattino, e l'unica cosa positiva che vedo è che questa è una esperienza importante, dalla quale ho imparato qualcosa. Adesso mi tocca sperare, ma è qualcosa che non mi appartiene, non mi piace passare senza realizzare le misure richieste". La sua analisi tecnica è chiara. "C'era velocità, anche a causa della partenza in discesa, altra cosa a cui non ero abituato. Nell'ultimo salto mi è successa un fatto assurda: ero talmente sotto che ho staccato con l'altro piede, con il destro. Sì, praticamente ho fatto il personale con l'altro piede...". Unico a superare gli otto metri, con una sicurezza disarmante, il francese Sdiri, 8,00 alla prima prova. Inizio di mattinata negativo per quasi tutti gli azzurri: Campioli è fuori dalle qualificazioni dell'alto con un modesto 2,13 (tre errori a 2,18); le sprinter Daniela Grgalia (7,36) e Anita Pistone (7.43) altrettanto dopo le batterie dei 60 metri. Bene solo i velocisti: sia Fabio Cerutti che Massimiliano Donati passano alle semifinali della prova breve dei 60 metri. Cerutti è bravissimo: sigla anche il personale, con 6.65 (terzo nella sua batteria, quinto tempo assoluto); Donati si accontenta di 6.74, ma anche lui è tra i qualificati di diritto (terzo). Marco Sicari Nelle foto, Andrew Howe a Birmighmam (Giancarlo Colombo per Omega/FIDAL - Diritti riservati)
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