Societari: l'analisi al femminile
Dopo aver presentato nei particolari le squadre maschili partecipanti alla finale Oro dei Campionati di Società di Palermo, procediamo oggi con le dodici rappresentative che si contenderanno il titolo femminile. Titolo appartenente alla Fondiaria Sai, ma che in quest’occasione dovrà sostenere un assalto frontale proveniente da più parti, per un torneo che si preannuncia estremamente incerto. Cus Cagliari Squadra compatta che può ambire a un piazzamento di centro classifica. A Maria Teresa Schutzmann vengono chiesti gli straordinari, rinunciando ai suoi 400 metri per dedicarsi alla velocità pura, come anche a Claudia Pinna tricolore sui 5000 che sosterrà l’urto oltre che sulla sua distanza anche sui 1500. Altri punti importanti dovrebbero arrivare dalla Meuti nell’alto (ma gareggerà anche nel triplo) e dalla cubana Grenot Martinez nei 400. Camelot Formazione abituata a lottare per il primato, anche quest’anno il sodalizio lombardo si presenta agguerrito e praticamente senza buchi. La Sordelli sui 100, la keniana Ngetich sui 5000, la Farfalletti nell’asta oltre naturalmente alla capitana Legnante (peso) sono tutte atlete in grado di portare il massimo dei punti ma attenzione anche alla Sirtoli che gareggerà su 200 e 400 e alla Anello nei 400hs. Jaky Tech Apuana Può essere a buon diritto considerata la mina vagante del torneo. Tradizionalmente fortissima nel mezzofondo si affida a Renate Rungger nei 1500 e 5000 e a Simona Santini nei 3000 siepi ma può raccogliere tanti punti anche nella velocità con la britannica Boahemaa Kwakie, negli ostacoli con Caravelli e De Angeli, nell’alto con la Marconi. Probabilmente decisivo per le sue sorti sarà l’apporto delle due slovene, la saltatrice in estensione Sestak e la lanciatrice Crnigoj. Cus Palermo Altra squadra che può lottare per il centro classifica se tutto andrà nel verso giusto. Le stelle della squadra sono naturalmente Simona La Mantia (lungo e triplo) e Manuela Gentili (400hs) mentre Maria Tranchina dopo aver raccolto una messe di medaglie ai Mondiali Master proverà a tenere botta nel peso e nel martello. Anche qui sarà da valutare l’apporto delle straniere, le ucraine Lobanova (100 e 400) e Sukharyna (marcia 5 km). Assindustria Padova Formazione di tutto rispetto che ha il suo punto di forza in Magdelin Martinez, rinfrancata dal sesto posto ai Mondiali e che gareggerà nel triplo ma anche nel lungo. Un concreto apporto dovrebbe arrivare anche dalla velocista ivoriana Amandine Allou mentre saranno da seguire con curiosità le due juniores Maddalena Purgato (giavellotto) e Federica Menzato (marcia 5 km). Cus Parma Le ragazze parmensi sono pronte a dare il massimo per evitare la retrocessione ed hanno il loro punto di forza nella lettone Ieva Zunda, candidata al successo nei 400 metri. Per il resto è una formazione il cui destino sarà il più possibile legato alla forza del collettivo per non incorrere nelle ultime piazze di ogni gara. Molto utile sarà l’esperienza della Bugarini nel salto in alto. Forestale Rieti Altra squadra tradizionalmente candidata alla vittoria, quest’anno si presenta con le carte in regola per centrare l’obiettivo. Arcioni nella velocità, Artuso nel mezzofondo veloce, Checchi in peso e disco sono assolute garanzie. La Salis è tra le favorite nel martello, la Perrone torna alla marcia puntando sulla sua antica classe. Probabilmente decisivo sarà l’apporto delle due maratonete Bruna Genovese e Rosita Rota Gelpi, impegnate rispettivamente nei 5000 e 3000 siepi. Fiamme Azzurre Una delle più attraenti novità della finale palermitana. Una squadra che ha tutto per vincere, con atlete come la Calì nella velocità (un rientro ad alti livelli tutto da seguire), la Reina su 400 e 800 (esperimento molto interessante), la maratoneta Incerti nel mezzofondo, la Rosa nel peso e la Bani nel giavellotto che possono costruire un sogno con le loro prove. Di grande livello le due staffette, probabilmente fondamentali nel destino della squadra delle guardie di custodia. Esercito Al suo primo anno, la squadra dell’esercito si presenta in finale con la forza di chi ha vinto le fasi di qualificazione. La bicampionessa tricolore Pistone nella velocità, la Cusma su 800 e 1500, la Sicari nei 5000, la Romagnolo nei 3000 siepi, la Vicenzino nel lungo sono le punte di una squadra che appare fortissima e in grado di raccogliere grandi bottini in ogni prova, al punto da avere un’atleta di primo livello come la Graglia utilizzata solo nelle staffette. Fondiaria Sai Le campionesse in carica non hanno la minima intenzione di abdicare e si presentano con un team estremamente competitivo. La punta è l’ucraina Lishchynska, bronzo mondiale nei 1500 ma attenzione anche all’uzbeka Khubbieva, 11.20 sui 100. Macchiut nei 100hs, Ceccarelli nei 400hs, Giordano Bruno nell’asta, Claretti nel martello sono le altre speranze di vittoria individuale, da loro parte la caccia alla riconferma tricolore. Gs Valsugana Trentino La squadra ha per obiettivo la salvezza, quanto arriverà di più sarà tanto di guadagnato. La punta del team trentino è Claudia Baggio che gareggerà su 100 e 200 e due impegni individuali sono chiesti anche alla Canali (800 e 1500), alla Zanei (lungo e triplo) e alla Saturni (peso e disco). Da seguire la giovane Francesca Grana nei 3000 siepi. Us Quercia Rovereto Le cronache dicono che la formazione roveretana arriva alla finale al massimo della forma per ottenere la sospirata salvezza. Se da Tomasini e Giovanetti potrebbero arrivare punti pesanti nella velocità, molto importante sarà il contributo della keniana Jepchumba impegnata su 1500 e 5000 metri. Attenzione anche alla Chiusole sui 3000 siepi. Gabriele Gentili Nella foto: Margaret Macchiut nella vittoriosa finale dei 100hs ai Societari 2006 (foto Giancarlo Colombo per Omega/Fidal) File allegati:
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