Internazionale: Bianca Knight, freccia nera
Nel consueto report internazionale l'epilogo della stagione mondiale indoor, con i campionati universitari, e le corse su strada, oltre all'attività su pista e la marcia. NCAA, degno sipario sulle indoor Le premesse lasciavano presagire un'edizione un po' in sordina dei campionati universitari statunitensi, invece da Fayetteville è arrivata più di una bomba. Il colpo grossissimo l'ha realizzato la diciannovenne Bianca Knight (11.36 e 22.97 lo scorso anno all'aperto, ma che a 15 anni già correva in 22.94!), capace di correre per due volte i duecento metri al di sotto della precedente migliore prestazione mondiale junior di Sanya Richards (22.49). La Knight, iridata a Marrakech sui cento ed argento sui 200 in occasione dei mondiali under 18 (all'età di 15 anni), ha corso in 22.48 in batteria ed in 22.40 in finale, tempo che la colloca al nono posto nelle graduatorie assolute di tutti i tempi, ad un solo centesimo da Marita Koch, con un miglioramento personale di circa mezzo secondo. Nelle due sessioni di finale si sono registrati ben sei "personal best" su otto concorrenti. Benissimo anche le giamaicane Anderson (22.62) e Facey (22.94). La Knight, sabato, è salita sul podio pure sui sessanta metri, terza in 7.21 dietro il duo Baptiste-Anderson (una di Trinidad, l'altra USA), ancorate a 7.17. Thompson e Wiliams, due lampi Anche in campo maschile se ne sono viste delle belle nella velocità. Il trinidegno Richard Thompson ha eguagliato per due volte la migliore prestazione mondiale stagionale dei 60 metri, correndo in 6.51. La scorsa stagione ha corso in 10.09 e 9.95 ventoso. Rubin Williams, protagonista annunciato dei 200 assieme a Dix, ha avuto vita facile per l'assenza di quest'ultimo (tonsillite) correndo in 20.36 (anche 20.47 in batteria) battendo il ventenne Charlie Clark (20.50). Si è corso per diciotto volte sotto i venti secondi, tra batterie e due serie di finale. Non male per una stagione così così. Whiting 21.73! Nel peso maschile autentica deflagrazione per il duo Whiting-Winger. Dei due lanciatori americano parliamo da alcune settimane per via dei loro primati personali a ripetizione: a fine mese Whiting era approdato a 21.47 e Winger a 21 metri. Nella gara di Fayetteville, all'ultimo lancio, Whiting (faccia da bravo studente col mento ornato di barba) ha sparato un sensazionale 21.73, tredicesima prestazione mondiale di tutti i tempi che lo erge davanti a specialisti di gran nome quali Albritton, Oldfield, Feuerbach, solo per citare alcuni dei grandi degli anni '70. Anche Winger, rossissimo nella chioma e nella barba, si è migliorato con 21.29. Tra Whiting ed il terzo classificato, il serbo Jotanovic, più di due metri di differenza. Questi due ragazzi, con Nelson, Cantwell, Hoffa e Taylor (senza dimenticare Godina (tornato a buon livello lo scorso anno), potrebbero dar vita ad una delle gare più eccitanti dei Trials estivi. Lassù nell’Arizona Nelle altre gare maschili menzione speciale per la finale dei 60 ostacoli, vinta in 7.53 da Drew Brunson, separato solo dai millesimi di secondo da Jason Richardson, eterna promessa alla miglior gara della sua vinta al coperto. Bene anche il biondissimo Jonas (2,31 nell'alto) ed il lungo con la novità Cole (8.12), sconosciuto fino alla scorsa stagione ed ora in grado di competere con regolarità attorno agli otto metri. Knight a parte, le gare femminili hanno laureato campionessa universitaria Tiffany Ofili, bronzo mondiale junior a pechino 2006, che ha vinto il titolo dei sessanta ostacoli in 7.94. La tanto attesa Reese si è divisa, come annunciato, tra lungo (6.76 vincente) ed alto (1.86, terza). Nel triplo la già nota McLain ha vinto il titolo con 14.20. Nel peso con maniglia Brittney Riley ha sfiorato la migliore prestazione mondiale (già sua), lanciando a 25.34. Trionfo "collegians" a tutto tondo per la squadra di Arizona State. Fine dell'attività al coperto anche nel vecchio continente: l'ultimo risultato importante è dsa attribuire alla saltatrice ceka Iva Strakova, salita a 1.98 al meeting di Cejkovice. Nella gara maschile vittoria di Baba con 2.22. Appunti di Coppa Oltre venti primati personali (tra i quali quello di Marco Lingua) hanno contribuito ad animare l'edizione 2008 della Coppa Europa invernale di lanci, dalla quale la nazionale italiana femminile torna con un eccellente affermazione di squadra. Sorpresa per il successo della polacca Wlodarczyk nel martello femminile sulla campionessa del mondo Heidler. Nel peso Marco Fortes ha lanciato nuovamente sopra i venti metri (record nazionale portoghese), migliorando quanto fatto a Valencia oltre un mese fa: il lanciatore lusitano è un altro a distanza di una stagione. A Yalta lo ricordiamo non arrivare a 18.50 e con una tecnica rotatoria da rivedere. Le sorprese dalla slovena Ratej, che ha messo il giavellotto nel corridoio aereo più lungo di ogni sua aspettativa (63.16), e dal 20enne Sedyuk, discobolo russo che ha vinto la gara degli under 23 con 63.20. Il tanto atteso bambino prodigio Nesterenko (ucraino non ancora diciassettenne e re giovanile del disco), ha sbattuto contro la dura legge dei lanci nulli, ben sei. Nel frattempo a Quinta do Anjo (Portogallo) il discobolo cubano Frank Casanas ha lanciato in due giorni a 66.57 e 66.81. Powell allunga Sabato prossimo, a Kingston, Asafa Powell tornerà in pista dopo il debutto in Australia, e correrà i duecento metri, dove vanta un personale di 19.90. L'occasione sarà il cinquantenario dell'Università della Tecnologia, che ospiterà il primo meeting giamaicano della storia sotto l'egida di una struttura universitaria. In gara molti dei migliori sprinter dell'isola, oltre a Powell: i velocisti Carter e Frater, la Simpson, la Foster-Hylton. Quasi settanta ma non li dimostra La plurimedagliata giovanile Bianca Perie (Romania, 17 anni) ha migliorato il primato nazionale junior del martello femminile lanciando a 69.59 a Bucarest, pochi giorni prima della partenza per la Coppa Europa di Spalato, dove ha gareggiato nel gruppo delle migliori classificandosi ottava. Mokoena 8.24, ma non vince Nei campionati sudafricani di Stellenbosch è sceso in pedana il fresco campione mondiale indoor Mokoena, che pur saltando 8.24 non si è laureato campione nazionale. A batterlo è stato il ventenne Keenan Watson (7.85 la scorsa stagione), capace di portarsi improvvisamente a 8.26 ma con vento oltre i limiti (2.7). Il vento ha vanificato anche le aspettative del settore velocità: tutte le gare si sono svolte contro un muro d'aria (anche oltre nove metri al secondo di vento contrario). Etiopia con tutti i migliori Ad Edinburgo, sede dei mondiali di cross tra due settimane, l'Etiopia sarà rappresentata da tutti i talenti migliori in circolazione, nel tentativo di far dimenticare la prestazione di un anno fa a Mombasa, non all'altezza delle aspettative. Gareggeranno Bekele, Dinkesa, Sihine e Gebremariam tra gli uomini, mentre le ragazze saranno rappresentate dalla Dibaba, la Melkamu e la Burika. Marcia Ai campionati nazionali cinesi di Zhengzhou risultati tutto sommato nella norma senza particolari exploits, eccezion fatta per la venti chilometri maschile, dove il titolo è andato a titolo a Wang Diping in 1:19:46 davanti all'incredibile Chen Ding (1:20:16), 15-anni-15!. In Spagna, nei pressi di Ibiza, vittorie per Ilya Markov in 1:23:39 e la spagnola Pascual 843:25 sui dieci chilometri). Korir re di Seul, Haile vince ancora Sammy Korir (37 anni) ha vinto la maratona di Seul in 2:07:32 su Jason Mbote (2:07:37) ed Edwin Komen (2:07:45). Il primo coreano è solo settimo, preceduto da altri tre specialisti kenyani. Colpaccio delle cinesi nella corsa femminile, dove si è imposta Zhang Shujing in 2:26:11 su Wang Xueqin (2:28:39). Molte altre gare in programma a livello internazionale: la più importante a Lisbona, dove Haile Gebrselassie ha dominato in 59:19, allunganndo l'imbattibilità sui ventuno chilometri. Ora pensa di tornare in pista per un grande diecimila (Hengelo?) in prospettiva olimpica. A Lisbona decimo posto per il due volte campione del mondo di maratona Jaouad Gharib (1:04:28)e quindicesimo per la campionessa d'Europa dei diecimila metri Abitova (1:13:36). Patrick Makau Musyoki ha vinto la mezza maratona de L'Aja in 1:00:08 su Joseph Maregu (1:00:12) e Denis Ndiso (1:00:33), mentre Pauline Wangui (1:09:49) ha largamente superato la tedesca Hahn (1:11:29). In Giappone Yukiko Akaba ha vinto la mezza maratona di Yamaguchi in un ottimo 1:08.11, precedendo la novità kenyana Cheyech (1:09:06), mentre l'etiope Gebretsadil ha vinto la mezza maschile in 1:01:40. A Matsue successo della inglese Mara Yamauchi in 1:09:59. Per il resoconto completo della stagione indoor appena conclusa, è possibile scaricare dalla sezione statistiche le graduatorie mondiali indoor con tutti i recenti risultati. La prima edizione delle graduatorie all'aperto sarà invece disponibile nelle prossime ventiquattro ore. Marco Buccellato
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