La Isinbayeva non tradisce, record a 5,05



Terzo record mondiale in quattro giorni ai Giochi Olimpici di Pechino per quanto riguarda l'atletica. Ma stavolta è un record quasi annunciato, perché Yelena Isinbayeva ha voluto onorare nel migliore dei modi la "formalità" della conquista della medaglia d'oro. Durante la finale era chiaro che non c'era storia per il successo, la russa ha valicato con facilità 4,70 e 4,85 chiudendo il discorso con tutte le avversarie. Ha faticato oltre il dovuto a 4,95, superati alla terza prova, poi ha tentato i 5,05 del nuovo primato, un centimetro meglio di quanto fatto quest'anno a Montecarlo (e due del Golden Gala) riuscendovi al terzo tentativo con notevole margine. La "zarina" si conferma campionessa capace di mettere la sua impronta non solo sulla competizione, ma sull'intera rassegna olimpica, affiancando personaggi come Bolt o Phelps nel ruolo di personaggi copertina di Pechino 2008. Argento alla statunitense Stuczynski con 4,80, bronzo alla russa Feofanova con 4,75, a distanza siderale dalla Isinbayeva.

La sessione serale non presentava azzurri, quindi lo spazio va agli altri protagonisti, ad esempio Irving Saladino, che nel lungo orfano di Andrew Howe regala a Panama la prima medaglia d'oro nella storia dei Giochi Olimpici mandando in visibilio tutto un Paese. Finale un po' sottotono (e questo accresce il nostro rammarico) con il centroamericano che vince con 8,34 raggiunto a fatica, davanti al sudafricano Mokoena con 8,24 e al cubano Camejo con 8,20. Di ben altro spessore la finale degli 800 femminili, lanciata a ritmi folli dalla campionessa mondiale, la keniana Jepkosgei che ha provato a dare subito scacco matto alla sua connazionale Jelimo, passata in testa però a metà gara per chiudere in 1:54.87, quinto tempo mondiale di sempre e record iridato juniores. Argento alla Jepkosgei (e pensare che le donne keniane finora non avevano mai vinto un oro olimpico, qui fanno addirittura doppietta...) con 1:56.07 e bronzo all'immarcescibile marocchina Hasna Benhassi, già finalista otto anni fa e bronzo anche ad Atene 2004, in 1:56.73.

Doppio oro per gli Usa. Nei 400hs la scuola a stelle e strisce si conferma inavvicinabile per gli avversari, ma il nome del vincitore risulta una piccola sorpresa: Angelo Taylor, dopo aver trovato la strada sbarrata lo scorso anno ai Mondiali da Wariner e Merritt, è tornato all'antico amore reimpadronendosi di quel trono che aveva lasciato otto anni fa a Sydney. Ottimo il 47.25 finale per lo statunitense davanti ai più giovani connazionali Clement (47.98) e Jackson (48.06). Nel disco la sorpresa è assoluta, per la vittoria di Stephanie Brown-Trafton, che nei Trials non era stata altro che terza e che con un primo lancio a 64,74 non è più stata raggiunta. Argento alla cubana Barrios con 63,64, bronzo all'ucraina Antonova con 62,59. Finale di livello assai modesto (il primato italiano di Agnese Maffeis è di 63,66 e questo dà l'idea del valore delle prestazioni) con una misura vincente che dal 1968 non era così bassa. Ma a ben pensarci, trattandosi di lanci, questo potrebbe anche non essere un aspetto negativo...

Nei 3000 siepi scontata vittoria kenyana grazie al campione del mondo Brimin Kipruto, già argento quattro anni fa, che vince in 8:10.34 davanti al sorprendente francese Mekhissi-Benhabbas in 8:10.49 e all'altro kenyano Kipkemboi Mateelong in 8:11.01. E Bolt? C'era anche lui, che nei quarti di finale dei 200 metri ha continuato a "scherzare" vincendo in 20.29 smettendo di correre a metà rettilineo e arrivando quasi al passo. Ci sarebbe da sperare che gli avversari riescano a stimolarlo almeno un po', per permettergli tra domani e mercoledì l'assalto al 19.32 di Michael Johnson.

Domani altra doppia sessione di gare: al mattino qualificazioni per il giavellotto femminile con Zahra Bani inserita nel primo gruppo e batterie dei 200 femminili con Vincenza Calì impegnata nella quinta, la stessa dell'ex campionessa olimpica, la giamaicana Veronica Campbell. Nel pomeriggio, oltre ai quarti dei 200, vedremo Campioli nella finale dell'alto, la Weissteiner nelle batterie dei 5000, Licciardello nelle semifinali dei 400 e in chiusura di serata Obrist che proverà a ottenere un piazzamento di rilievo nella finale dei 1500. Le altre finali previste sono per gli uomini il disco, per le donne 400 e 100hs.

Gabriele Gentili

Nelle foto: la russa Yelena Isinbayeva (foto Giancarlo Colombo per Omega/Fidal)

File allegati:
- TUTTI I RISULTATI DELLA GIORNATA
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